Museo Soumaya: la scultura architettonica di F. Romero |
Edificio dalla forma amorfa rivestito da 16mila moduli esagonali di alluminio |
Autore: cecilia di marzo |
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Museo Soumaya: la scultura architettonica di F. Romero |
Edificio dalla forma amorfa rivestito da 16mila moduli esagonali di alluminio |
Autore: cecilia di marzo |
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Un terribile incendio ha devastato una delle più frequentate discoteche della città di Santa Maria. Il bilancio è pesante: sarebbero almeno 200 corpi estratti dalle macerie. I ragazzi sono morti asfissiati o calpestati dalla folla che cercava si scappare
Brasilia, 27 gennaio 2013 – Una tragedia immane. Almeno 245 persone, in gran parte adolescenti, sono morte nell’incendio divampato in un locale notturno a Santa Maria, nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul. “Una scena spaventosa”, ha raccontato la polizia accorsa sul posto assieme ai soccorritori. mentre la presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, in lacrime ha fatto rientro in Brasile.
L’incidente è avvenuto al Nightclub Kiss, nel centro della città. La zona è stata isolata. Secondo una testimonianza tra le vittime ci sarebbero cognomi di oriundi italiani.
Nel locale Kiss della città di Santa Maria, a 260 chilometri da Porto Alegre, erano presenti 2.000 persone quando uno spettacolo di fuochi d’artificio ha scatenato un incendio.
Una densa nube di fumo si sarebbe sviluppata quando l’isolante acustico che ricopriva le pareti del locale ha preso fuoco.
L’emittente Globo TV riferisce che i soccorritori hanno rimosso numerosi corpi dalla scena dell’incendio, sulla quale sono accorsi vigili del fuoco, polizia e numerosi volontari.
Il governatore dello Stato, Tarso Genro,ha espresso su Twitter il proprio cordoglio, definendo quella odierna una “triste domenica” e assicurando che sono state adottate “misure adeguate” per fronteggiare la tragedia.
Il fuoco ”ha avuto origine dal tetto” del locale. Lo ha detto alla tv ‘GloboNews’ una superstite dell’incendio, Luana Santos Silva. La giovane ha confermato che, al momento del rogo, una banda stava suonando dentro il nightclub e che le fiamme sono iniziate ”lentamente”. ”Mia sorella mi ha trascinato verso l’uscita”, ha raccontato la ragazza, spiegando cosi’ di essersi cosi’ salvata.
I ragazzi hanno fatto una fine orrenda, morti asfissati o calpestati dalla folla che tentava di uscire dal locale una volta divampate le fiamme. Lo ha spiegato il maggiore di polizia, Gerson da Rosa Ferreira. Secondo l’ufficiale, il numero dei morti – 180 accertati finora – è ”destinato a salire a duecento”.
Santa Maria è una zona che vede una folta presenza della comunità italiana. E secondo una testimonianza ci sarebbero cognomi di oriundi italiani tra le vittime. Ma la notizia non ha ancora conferme ufficiali.
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha abbandonato il vertice fra Unione Europea e Comunita’ degli Stati dell’America Latina e Caraibi (Celac), in corso in Cile, per rientrare con urgenza in Brasile e seguire da vicino i soccorsi a Santa Maria, teatro della tragedia ella discoteca ‘Kiss’. Roussef, riferisce la presidenza, ha offerto ”tutto l’aiuto necessario” al governatore del Rio Grande do Sul, Tarso Genro.
I PRECEDENTI – L’incendio della discoteca ‘Kiss’ non è il solo incidente del genere capitato in un locale notturno negli ultimi anni. In un club di Luoyang, in Cina, il 25 dicembre 2000 un rogo partito da un’operazione di saldatura causò la morte di 309 persone.
Almeno 194 persone morirono in un nightclub sovraffollato frequentato da operai nel 2004 a Buenos Aires, in Argentina. Il 5 dicembre del 2009 un serie di fuochi d’artificio fecero bruciare il soffitto in plastica decorato con rami della discoteca ‘Lame Horse’ a Perm, in Russia, uccidendo 152 persone.
Un incendio scoppiato in un nightclub statunitense nello stato del Rhode Island, nel 2003, uccise 100 persone. Come nel caso del ‘Kiss’, un gruppo rock aveva eseguito un gioco con fuochi d’artificio che aveva fatto bruciare il materiale alle pareti per l’insonorizzazione del locale. Ad esibirsi fu il gruppo rock anni ’80 Great White.
Un terribile incendio ha devastato una delle più frequentate discoteche della città di Santa Maria. Il bilancio è pesante: sarebbero almeno 200 corpi estratti dalle macerie. I ragazzi sono morti asfissiati o calpestati dalla folla che cercava si scappare
Brasilia, 27 gennaio 2013 – Una tragedia immane. Almeno 245 persone, in gran parte adolescenti, sono morte nell’incendio divampato in un locale notturno a Santa Maria, nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul. “Una scena spaventosa”, ha raccontato la polizia accorsa sul posto assieme ai soccorritori. mentre la presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, in lacrime ha fatto rientro in Brasile.
L’incidente è avvenuto al Nightclub Kiss, nel centro della città. La zona è stata isolata. Secondo una testimonianza tra le vittime ci sarebbero cognomi di oriundi italiani.
Nel locale Kiss della città di Santa Maria, a 260 chilometri da Porto Alegre, erano presenti 2.000 persone quando uno spettacolo di fuochi d’artificio ha scatenato un incendio.
Una densa nube di fumo si sarebbe sviluppata quando l’isolante acustico che ricopriva le pareti del locale ha preso fuoco.
L’emittente Globo TV riferisce che i soccorritori hanno rimosso numerosi corpi dalla scena dell’incendio, sulla quale sono accorsi vigili del fuoco, polizia e numerosi volontari.
Il governatore dello Stato, Tarso Genro,ha espresso su Twitter il proprio cordoglio, definendo quella odierna una “triste domenica” e assicurando che sono state adottate “misure adeguate” per fronteggiare la tragedia.
Il fuoco ”ha avuto origine dal tetto” del locale. Lo ha detto alla tv ‘GloboNews’ una superstite dell’incendio, Luana Santos Silva. La giovane ha confermato che, al momento del rogo, una banda stava suonando dentro il nightclub e che le fiamme sono iniziate ”lentamente”. ”Mia sorella mi ha trascinato verso l’uscita”, ha raccontato la ragazza, spiegando cosi’ di essersi cosi’ salvata.
I ragazzi hanno fatto una fine orrenda, morti asfissati o calpestati dalla folla che tentava di uscire dal locale una volta divampate le fiamme. Lo ha spiegato il maggiore di polizia, Gerson da Rosa Ferreira. Secondo l’ufficiale, il numero dei morti – 180 accertati finora – è ”destinato a salire a duecento”.
Santa Maria è una zona che vede una folta presenza della comunità italiana. E secondo una testimonianza ci sarebbero cognomi di oriundi italiani tra le vittime. Ma la notizia non ha ancora conferme ufficiali.
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha abbandonato il vertice fra Unione Europea e Comunita’ degli Stati dell’America Latina e Caraibi (Celac), in corso in Cile, per rientrare con urgenza in Brasile e seguire da vicino i soccorsi a Santa Maria, teatro della tragedia ella discoteca ‘Kiss’. Roussef, riferisce la presidenza, ha offerto ”tutto l’aiuto necessario” al governatore del Rio Grande do Sul, Tarso Genro.
I PRECEDENTI – L’incendio della discoteca ‘Kiss’ non è il solo incidente del genere capitato in un locale notturno negli ultimi anni. In un club di Luoyang, in Cina, il 25 dicembre 2000 un rogo partito da un’operazione di saldatura causò la morte di 309 persone.
Almeno 194 persone morirono in un nightclub sovraffollato frequentato da operai nel 2004 a Buenos Aires, in Argentina. Il 5 dicembre del 2009 un serie di fuochi d’artificio fecero bruciare il soffitto in plastica decorato con rami della discoteca ‘Lame Horse’ a Perm, in Russia, uccidendo 152 persone.
Un incendio scoppiato in un nightclub statunitense nello stato del Rhode Island, nel 2003, uccise 100 persone. Come nel caso del ‘Kiss’, un gruppo rock aveva eseguito un gioco con fuochi d’artificio che aveva fatto bruciare il materiale alle pareti per l’insonorizzazione del locale. Ad esibirsi fu il gruppo rock anni ’80 Great White.
“La situazione è sotto controllo, il Monte è solido”. Così il presidente dal 2012 di Mps sui cosiddetti conti extra bilancio. Profumo poi assicura: “E’ stata fatta pulizia e almeno per quanto riguarda la situazione interna… L’obiettivo è quello di tornare a fare utili già nell’esercizio in corso”. L’ad Viola: “Le in chieste? Fiducia nella giustizia. se saranno appurate tangenti ci tuteleremo con tutte le nostre forze”
Siena, 27 gennaio 2013 – Parlano il presidente Profumo e l’ad Viola. E poi arriva il post su Facebook per tran quillizzare dipendenti e risparmiatori: “La situazione è sotto controllo”. E’ questa la domenica del Monte dei Paschi di Siena alle prese con la bufera.
“Sogno un socio finanziario di lungo termine. Se c’è stata una tangente sull’acquisto di Antonveneta siamo pronti a rivalerci nei confronti di chi ne ha beneficiato anche fuori dalla banca”. Così Alessandro Profumo in un’intervista al ‘Sole 24 ore’, fa il punto sul futuro di Mps di cui è presidente dal 2012. “Siamo completamente autonomi dai partiti” aggiunge Profumo.
“La situazione è sotto controllo, il Monte è solido”. Così il presidente dal 2012 di Mps sui cosiddetti conti extra bilancio, Profumo ammette: “La struttura operativa aveva delle deleghe per agire in autonomia, oggi la governance è cambiata”.
“E’ stata fatta pulizia e almeno per quanto riguarda la situazione interna abbiamo portato alla luce del sole tutto”. Profumo assicura su eventuali manleve concesse agli operatori che in passato ‘coprivano’ i buchi di bilancio: “Non ci sono manleve, abbiamo tutto lo spazio per agire”. Infine il rapporto con Mussari: “Non lo sento da quando sono a Siena”.
I Monti bond saranno emessi ‘’entro il mese di febbraio’’ ma, assicura, ‘’non siamo in presenza di una nazionalizzazione’’ perché ‘’non è previsto alcun diritto di governance’’. E le due manovre di capitale da 4,5 miliardi e da 2 miliardi, autorizzate dall’ultimo Cda, precisa ‘’servono esclusivamente a tutelare in via teorica lo Stato che vogliamo assolutamente rimborsare per cassa nel giro di cinque anni con il reddito generato dalla banca’’.
L’obiettivo, ribadisce Profumo, è ‘’quello di tornare a fare utili già nell’esercizio in corso’’. Intanto, quando si procederà al primo aumento di capitale da un miliardo, autorizzato a ottobre scorso, il ‘’passo preventivo’’, spiega, sarà quello di ‘’togliere il vincolo’’ del tetto statutario del 4% al diritto di voto.
Profumo, rispetto anche alla polemica politica, chiede ‘’un po’ di rispetto per i 31mila dipendenti e i 6 milioni di clienti della banca, che negli ultimi tempi sono stati messi sotto stress senza motivo’’ perché ‘’la situazione è sotto controllo e la banca è solida’’. ‘’Siamo stati noi – aggiunge – a fare pulizia e a portare alla luce le operazioni oggi sotto indagine’’ e ‘’se fosse vero quello che si legge sui giornali e l’acquisto di Antonveneta nascondesse una tangente per alzare il prezzo ‘’siamo pronti a rivalerci nei confronti di chi ne ha beneficiato anche fuori dalla banca’’.
Intervistato da Sky, è intervenuto anche l’ad di Monte dei Pashi, Fabrizio Viola. Il nuovo vertice del Montepaschi, presieduto da Alessandro Profumo, ”ha voluto impostare una gestione della banca
caratterizzata da una totale autonomia dal mondo politico, che rispettiamo, ma che evidentemente non vogliamo che abbia un’influenza sulla gestione” del gruppo.
Quanto alle notizie sulle inchieste penali, Viola dice: “Leggo come tutti la notizia di queste indagini su presunte tangenti e l’unica cosa che posso dire e’ che la banca ha l’assoluta fiducia nella giustizia” ha detto Viola, intervistato da SkyTg24. “Qualora dovesse essere appurato qualcosa del genere – ha aggiunto- la banca evidentemente tutelera’ con tutte le sue forze, gli interessi nelle sedi opportuni”.
E siccome siamo nell’era social,Il Montepaschi risponde al pubblico via Facebook dopo che nei giorni scorsi la rabbia era montata anche sul noto social network. E con un post l’istituto senese torna a ribadire che la situazione e’ sotto controllo. ”La Banca, dal consiglio di amministrazione a tutti i dipendenti, – si legge – non smettera’ di lavorare, non mostra alcun problema ed e’ in piena e normale operativita’ mentre il finanziamento oneroso dello Stato (Monti bond, ndr), garantira’ l’adeguamento patrimoniale ai parametri richiesti”.
L’ex premier assopito durante la cerimonia – Il leader del Pdl Silvio Berlusconi si è assopito a tratti nel corso dell’inaugurazione del Memoriale della Shoah mentre si succedevano i vari interventi. L’ex premier era seduto tra il coordinatore del Pdl lombardo, Mario Mantovani, e la moglie del presidente del Consiglio, Mario Monti, Elsa, che ha preso parte all’appuntamento milanese con il marito.
La comunità ebraica: parole molto gravi – Le parole di Silvio Berlusconi sul fascismo e le leggi razziali “sono molto gravi”, perché “un ex presidente del Consiglio ed esponente di uno dei maggiori partiti italiani non può esimersi dal condannare il fascismo nell’interezza della sua disfatta ideologica”. Ne è convinto Daniele Nahum, vicepresidente e portavoce della Comunità ebraica di Milano e candidato alle elezioni regionali in Lombardia nella lista Con Ambrosoli presidente. “Non dimentichiamoci che, oltre le leggi razziali, il regime di Mussolini ha cancellato la libertà di pensiero e di espressione – ha proseguito -, è stato autore delle stragi in Etiopia e creò quel tessuto discriminativo contro omosessuali, rom e tutte le altre minoranze a lui invise”. Secondo Nahum Berlusconi “emettendo un giudizio storico parziale dimentica quello che accadde in Italia, che ebbe non solo una connivenza inconsapevole ma specifiche responsabilità nell’Olocausto”. “Emettere un giudizio parziale nel Giorno della memoria è un’offesa e una grave mancanza di rispetto – ha concluso – e non basta essere presenti alle cerimonie per dirsi amici di un popolo”.
Vendola: “Il Cavaliere è un falsario” – “Berlusconi è un falsario, sia quando parla del presente sia quando parla del passato”. Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. “Berlusconi è un falsario – prosegue il leader di Sel – che prova a strizzare l’occhio ai sentimenti dell’estrema destra che torna ad alzare la testa in Italia e in Europa, che torna ad ubriacare frammenti di società ed opinione pubblica con la retorica del razzismo e dell’antisemitismo. Berlusconi è un falsario, quando presenta l’esperienza del ventennio fascista come un’esperienza fatta di luci ed ombre, su cui evidentemente bisogna operare un recupero. Berlusconi è un falsario, quando dimentica cosa è stata la privazione delle libertà fondamentali, la censura sulla libera stampa, le violenze squadriste e di regime, che cosa è stato l’esilio, il carcere, la tortura, la morte per la parte migliore dell’Italia di allora”
Di Pietro: “Berlusconi offende vittime Olocausto” – Berlusconi “offende le vittime dell’Olocausto” con i suoi giudizi sul fascismo, commenta il leader Idv, Antonio Di Pietro. “Non conosce vergogna e ha perso un`occasione per tacere. Affermare, proprio nel Giorno della Memoria, che Mussolini `per tanti versi aveva fatto bene` e che le leggi razziali sono state la sua colpa peggiore costituisce un insulto alla memoria e alle vittime dell`Olocausto. Il regime fascista rappresenta una ferita aperta nella storia dell’umanità e bisogna fare di tutto per evitare che si ripeta”. “Evidentemente – ha aggiunto Di Pietro – Berlusconi non sa che la nostra Costituzione è nata dalla Resistenza partigiana anche per scongiurare qualsiasi rigurgito nazifascista. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica”.
21/01/2013 – L’installazione di un impianto fotovoltaico può essere agevolata con la detrazione Irpef del 50% o del 36% riconosciuta agli interventi di ristrutturazione edilizia. L’Agenzia delle Entrate ha però precisato che per avere diritto al bonus è necessario rinunciare agli incentivi del Quinto Conto Energia.
A livello centrale, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito ogni dubbio affermando che la Risoluzione 207/E/2008 sulla riqualificazione energetica degli edifici tratta anche il tema delle ristrutturazioni. Allo stesso tempo, con il DM 19 febbraio 2007 il Ministero dello Sviluppo Economico fornisce una conferma implicita affermando che le tariffe del Conto energia non sono applicabili all’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici che hanno beneficiato della detrazione del 36% per il recupero del patrimonio edilizio.
Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, sollecitato dalla rivista QualEnergia, è utile per due motivi. In primo luogo perché gli incentivi del Quinto Conto Energia sono ormai in esaurimento (Leggi Tutto). A fine dicembre, infatti, il Gse – Gestore dei servizi energetici ha annunciato il superamento dei 6,5 miliardi di euro, lasciando intendere il prossimo raggiungimento del tetto dei 6,7 miliardi, che fisserà la fine del sistema incentivante.
Dall’altro lato, al momento gli interventi di ristrutturazione edilizia sono agevolati con una detrazione Irpef del 50% e con un tetto di spesa di 96 mila euro. Si tratta di una situazione a termine più conveniente, introdotta dal DL Sviluppo 83/2012, che ha elevato le percentuali dei bonus per le spese di riqualificazione edilizia sostenute entro il 30 giugno 2013. Dopo questa data si tornerà infatti alla situazione iniziale, con detrazioni al 36% e tetto di spesa su cui calcolare l’agevolazione a 48 mila euro.
Nel caso in cui si scegliesse di fare domanda per gli incentivi sulle ristrutturazioni, per capire a quale percentuale di detrazione si ha diritto si deve fare riferimento al criterio di cassa. Bisogna cioè considerare la data in cui è effettuato il pagamento.
Considerando che il DL Sviluppo è entrato in vigore il 26 giugno 2012, le spese sostenute fino al 25 giugno 2012 rientrano nella vecchia normativa e usufruiscono della detrazione del 36%. Le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 beneficiano invece del 50%.
Se i lavori si svolgono a cavallo dei due periodi, bisognerà tenere presenti le spese già pagate nel 2012 che concorrono al raggiungimento del tetto dei 96 mila euro. Dopo il 30 giugno2013, inoltre, si dovrà fare attenzione al tetto di spesa, che torna automaticamente a 48 mila euro. Se nel periodo precedente è stata spesa una cifra superiore, le ulteriori spese potrebbero quindi non beneficiare di nessuna agevolazione.
15 ALIMENTI CHE AIUTANO A DEPURARE IL FEGATO
di Marta Albè
Il fegato è l’organo principale a cui il nostro organismo deve i processi necessari al metabolismo non soltanto degli alimenti, ma anche di tossine e farmaci. Un’alimentazione ricca di frutta e verdura può contribuire ad alleggerire il lavoro del fegato, in quanto alcuni frutti e ortaggi contengono sostanze in grado di favorire l’attività del fegato e di migliorare i processi di eliminazione delle tossine. Ecco 15 tra gli alimenti più adatti alla depurazione del fegato.
1) Aglio
Piccole quantità di aglio sono in grado di attivare quegli enzimi che a livello del fegato aiutano il corpo a liberarsi delle tossine. L’aglio presenta inoltre elevati quantitativi di selenio e allicina, due sostanze naturali che contribuiscono alla depurazione del fegato.
2) Pompelmo
Ricco sia di vitamina C che di antiossidanti, il pompelmo è in grado di migliorare i naturali processi di depurazione del fegato. Un bicchiere di succo di pompelmo appena spremuto contribuisce ad incrementare la produzione di enzimi che favoriscono la disintossicazione del fegato e l’eliminazione delle tossine.
3) Barbabietole e carote
Entrambe estremamente ricche di flavonoidi e di betacarotene, le barbabietole e le carote aiutano a migliorare e a stimolare globalmente tutte le funzioni dell’organismo che contribuiscono alla depurazione del fegato.
4) Tè verde
Il tè verde rappresenta una delle bevande amiche del fegato, in quanto ricco di antiossidanti e di catechina, un componente noto per la propria capacità di contribuire al funzionamento generale del fegato.
5) Rucola e spinaci
Rucola e spinaci, ma anche cicoria e tarassaco e l’insieme degli ortaggi a foglia verde scuro, sono ricchi di clorofilla e contribuiscono a purificare il sangue dalle tossine, neutralizzando metalli pesanti e pesticidi e svolgendo allo stesso tempo un’azione di tipo protettivo nei confronti del fegato.
6) Avocado
L’avocado aiuta l’organismo a produrre il glutatione, un aminoacido solforato con funzione antiossidante utile per contrastare i danni provocati dai radicali liberi e necessario al fegato al fine di liberare l’organismo da pericolose tossine. Recenti studi hanno mostrato come un consumo regolare di avocado possa contribuire a migliorare la salute del fegato.
7) Mele
Ricche di pectina, le mele contengono i componenti chimici necessari al nostro organismo per purificarsi e favorire l’eliminazione delle tossine dal tratto digestivo. Ciò rende più semplice per il fegato occuparsi del carico di tossine durante il processo di purificazione del nostro corpo.
Oli spremuti a freddo come l’olio extravergine d’oliva, l’olio di semi di canapa e l’olio di semi di lino sono considerati benefici per il fegato, se utilizzati con moderazione, in quanto possono apportare una base lipidica in grado di incorporare una parte delle tossine presenti nell’organismo, alleggerendo il carico delle stesse sul fegato.
9) Cereali integrali
I cereali integrali, con particolare riferimento al riso integrale, sono ricchi di vitamine del gruppo B, nutrienti noti per essere in grado di migliorare sia il metabolismo dei grassi che il funzionamento del fegato. Dal medesimo punto di vista, è preferibile scegliere prodotti alimenti preparati con farine integrali, piuttosto che con farine raffinate.
10) Broccoli e cavolfiori
Il consumo di broccoli e cavolfiori può contribuire all’incremento della presenza di glucosinolati, degli enzimi naturali considerati in grado di contribuire all’eliminazione da parte dell’organismo di tossine, anche cancerogene, diminuendo il nostro rischio di esposizione a malattie tumorali.
11) Limoni
I limoni presentano un contenuto elevato di vitamina C, che aiuta l’organismo a sintetizzare i materiali tossici in sostanze che possano essere assorbite dall’acqua ed in seguito eliminate dall’organismo. Bere del succo fresco di limone al mattino aiuta a stimolare il fegato.
12) Noci
Le noci sono ricche di un aminoacido denominato arginina, che contribuisce ad aiutare il fegato a depurarsi e disintossicarsi, in particolare per quanto riguarda sostanze come l’ammoniaca. È consigliabile masticare molto bene le noci prima di inghiottirle, in modo da favorire la loro digestione.
13) Cavoli
Come avviene nel caso dei broccoli e dei cavolfiori, il consumo di cavoli permette di stimolare l’attivazione degli enzimi più cruciali nella depurazione del fegato e nell’eliminazione delle tossine.
14) Curcuma
La curcuma rappresenta la spezia da favorire per la depurazione del fegato. Essa può essere aggiunta per il condimento di pietanze a base di verdure o di legumi, per amplificarne gli effetti benefici. La curcuma assiste l’attività degli enzimi che contribuiscono attivamente all’eliminazione delle tossine, con particolare riferimento a sostanze dal potere cancerogeno.
15) Asparagi
Studi recenti hanno rilevato come gli asparagi, con particolare riferimento alle loro foglie, siano da considerare un alimento utile alla protezione del fegato, con particolare riferimento al consumo eccessivo di alcol ed al loro prezioso contenuto di amminoacidi e sali minerali. Il consumo di asparagi può offrire un ottimo contributo nel facilitare la depurazione del fegato.
Mentre infuria la polemica politica sul Monte dei Paschi di Siena con Monti e Bersani a ‘darsene’ di santa ragione (“Il Pd c’entra, eccome” ha detto il premier, “Non è vero, chiediamo rispetto ma solo ora si accorge dei nostri difetti?” ha replicato stizzito il segretario Pd) l’assemblea degli azionisti della banca senese ha approvato a grandissima maggioranza (98%) l’operazione di ricapitalzzazione per 3,9 miliardi di euro che sarà effettuata con un prestito corrispondente da parte dello Stato (i cosiddetti Monti-bond). Durante l’assemblea anche lo show di Beppe Grillo, piccolo azionista di MPS, che ha tuonata contro lo ‘scandalo’ di una banca’ che – ha detto – ha un buco da 14 miliardi. Grillo se l’è presa con la politica, quindi il Pd, e con il Governo, quindi Monti, che avrebbero fatto “di una banca un partito e di un partito una banca”. Il comico genovese è stato rimbeccato dal presidente di MPS, Profumo, che ha negato l’esistenza del buco ed ha invitato Grillo a portare le prove delle sue accuse. In Borsa il titolo MPS è risalito alla grande, guadagnando un 11% dopo tre giorni di perdita secca (-25% complessivamente). Rientrata invece la polemica tra il ministro Grilli e Bankitalia: stima e apprezzamenti reciproci dopo una frase allusiva sui controlli pronunciata ieri dal titolare di via XX settembre. Anche Monti si è preoccupato di gettare acqua sul fuoco di un contrasto con palazzo Koch, molto pericoloso per le due istituzioni. E forse hanno avuto effetto le parole prounciate da Napolitano sulla “grave” vicenda del Monte dei Paschi: il capo dello Stato ha ribadito pubblicamente la sua fiducia in Bankitalia.