Biden fa cose di sinistra che la sinistra italiana non sa nemmeno immaginare

 

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Agf

La saga delle elezioni presidenziali americane (una saga, come non dovrebbe essere ma lo è, anche a causa di un sistema elettorale vetusto) è stata uno specchio nel quale il centro-sinistra italiano si è riflesso, desideroso di indentificarsi con una grande vittoria. Ma in alcuni casi, quel riflesso è valso a mettere in mostra piccoli e meno piccoli difetti. Per esempio, col magnificare la prima donna vice presidente, Kamala Harris (per giunta rappresentativa di un miscuglio di minoranze razziali) la sinistra ha messo in grandissima luce il suo monocromatismo maschile. L’Italia ha un record straordinario, che i partiti che afferiscono al campo della sinistra (tradizionali fari di emancipazione) poco o nulla hanno fatto per correggerlo: le istituzioni democraticamente elette, dai sindaci delle medio-grandi città ai presidenti delle Regioni, sono incredibilmente mono-genere. Se mettessimo tutti questi eletti in una stanza il colpo d’occhio sarebbe immediato. Vista da fuori, la sinistra istituzionale ha tanto monocromatismo maschile da impressionare chiunque. Ma nessuno sembra accorgersene o impressionarsi, neppure mentre brinda alla prima donna Vice presidente degli Stati Uniti. Si dirà che non il genere, ma la bravura politica deve essere il criterio di selezione. E qui casca l’asino due volte. Prima di tutto perché se il genere fosse un fatto irrilevante non si capisce perché l’elezione di Harris sia stata accolta con tanto entusiasmo. In secondo luogo, perché sulla competenza di molti politici, locali e nazionali, ci sarebbe da stendere un velo pietoso – sarebbero molte le donne capaci di eguagliarli senza sforzo.

Se ci spostiamo verso la periferia di destra dello schieramento istituzionale della sinistra, le cose non vanno meglio. Da queste parti non si è persa l’occasione per salutare quella di Joe Biden come una vittoria ottenuta grazie al centro. Nulla di più impreciso, per non dire sbagliato. I democratici hanno vinto grazie, in primo luogo, alla campagna sincera e convinta di Berny Sanders – come non era avvenuto con Hillary Clinton, che non riuscì infatti a mobilitare il voto dei giovani e delle classi lavoratrici, ovvero molto di quel che i moderati di centro nostrani definiscono con un qualche disgusto “i radical”. Biden rappresenta una coalizione tutt’altro che moderata e centrista. Le diverse richieste politiche di giustizia sociale e redistributiva, di lotta alla discriminazione razziale “sistemica” (parole della Vice Harris), di alleggerimento e anche cancellazione dei debiti degli studenti dei college, di revisione in meglio (cioè con più impegno del pubblico) della riforma sanitaria di Obama (in giudizio alla Corte Suprema), di miglioramento delle condizioni salariali (che ora costringono molti lavoratori al doppio o triplo lavoro, poiché il lavoro certo c’è ma è molto malpagato) – queste richieste sono tutto fuor che centriste. Sono egualitarie e hanno avuto un peso notevole nella vittoria dei democratici. E poi, dove si pensa si trovare “il centro” in un teatro politico e sociale così polarizzato come quello prodotto da quattro anni di retorica violenta e manichea di Trump?

Biden fa cose di sinistra che la sinistra italiana non sa nemmeno immaginareultima modifica: 2020-11-15T22:46:37+01:00da ugo565
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