Ciclismo, posizione in bici

Il ciclismo è uno sport che solo agli occhi di chi non lo ha mai provato può sembrare semplice.In realtà il ciclismo non è semplicemente “prendere una bici e pedalare”. Il ciclismo praticato è un mondo talmente vasto e variegato che non smetto mai di stupirmi di quanti aspetti e tematiche si possono approfondire.

E diciamo la verità, questo è anche il bello di questo sport, e a dirla tutta è lo scopo per cui è nato questo blog.

La mia continua ricerca di esperti in varie aree tematiche, da cui poter imparare cose nuove da condividere, mi ha portato ad incontrare Giuseppe De Servi, un ciclista come noi, con una spropositata passione per la biomeccanica applicata al ciclismo, materia che studia e mette in pratica con grande passione da oltre 11 anni.

E siccome la posizione in sella è un argomento importantissimo che non abbiamo ancora affrontato nel blog, ho coinvolto Giuseppe in una collaborazione con CiclismoPassione per darci un po’ di utili informazioni su questo delicato tema.

Di Giuseppe mi ha colpito la straordinaria competenza ma soprattutto la passione e la sua voglia di migliorare e imparare sempre cose nuove, che è una caratteristica comune di chi studia da autodidatta, dedicando il proprio tempo libero, per una materia che lo appassiona. 

Come prima cosa ho chiesto a Giuseppe quali sono i problemi più comuni che possiamo incontrare se non siamo “messi bene in sella”. 

Questo è l’interessante articolo che Giuseppe De Servi ha scritto per noi:

5 problemi (più 1), causati da una scorretta posizione in bicicletta

di Giuseppe De Servi

Salire in sella e mettersi a pedalare, una volta imparato da bambino, è la cosa più semplice del mondo.

Ma cosa andiamo incontro se non siamo posizionati in bicicletta nel modo corretto?

Partiamo dal presupposto che una volta in sella, il ciclista non va da casa all’edicola e poi rientra, una volta in sella macina chilometri e ore sulla strada, il movimento del ciclista è un movimento ciclico.

Vi siete mai chiesti quante rotazioni fanno le vostre gambe in un centinaio di km?

Fate il conto di quante ore pedalate e quale è la media delle vostre RPM (rotazioni per minuto) come minimo superate le 20.000 (ventimila !) rotazioni in una sola uscita.

In sella siamo praticamente vincolati al mezzo in 3 punti: pedali , sella e manubrio e in quella posizione rimaniamo per ore, ed alla fine di una stagione per giorni !

Se non assumiamo la giusta posizione andiamo incontro non solo a limiti prestativi, ma a problemi che poi si ripercuoteranno sulla nostra vita di tutti i giorni (non siamo ciclisti professionisti, abbiamo moglie, fidanzata, figli e un lavoro).

Quali sono i problemi più comuni causati da una posizione scorretta in bicicletta?

1. Dolori alle ginocchia, sempre fastidiosissimi e i più lunghi da guarire, sono spesso dovuti a:

  • Una errata posizione delle tacchette sulle scarpe
  • Una sella posizionata troppo bassa
  • Misura non corretta delle pedivelle: spesso si vuole adottare delle leve più lunghe per “fare più potenza”, ma la cosa alla lunga risulta molto deleteria per le articolazioni

2. indolenzimento a glutei e schiena, anche qui le cause di questo fastidioso problema sono molteplici:

  • Una sella posizionata troppo alta 
  • Una posizione errata delle tacchette sulle scarpe
  • Un arretramento sella troppo elevato rispetto alla reale necessità
  • Un telaio che possiede una misura del tubo orizzontale troppo ridotta rispetto alle proprie misure antropometriche.
  • Lunghezza dell’attacco manubrio “ridotta”

3. Dolori cervicali dovuti spesso ad una errata ripartizione del peso sugli assi di ruote anteriore e posteriore

4. Formicolio a mani e piedi che potrebbero dipendere da parecchi fattori, uno in particolare oppure presenti contemporaneamente.

Per quanto riguarda le mani il problema potrebbe presentarsi per:

  • Una posizione errata delle mani che impugnano la curva (per la bdc) o la barra (per la mtb)
  • Una ripartizione del peso sugli assi di ruote anteriore e posteriore non corretto
  • Un telaio che possiede una misura del tubo orizzontale troppo elevata rispetto alle proprie misure antropometriche.
  • Una lunghezza dell’attacco manubrio troppo “importante”
  • Una errata posizione dei comandi cambio sulla curva manubrio

Il formicoli ai piedi invece è spesso causato da una non corretta posizione delle tacchette sulle scarpe.

5. Bruciore ai piedi (come se qualcuno ci avesse acceso un fiammifero sotto le scarpe) dovuto anch’esso ad errata posizione delle tacchette.

Alcune volte questi problemi scompaiono appena si scende dalla bici, ma spesso ci vogliono giorni per “riaggiustare” il tutto e questo ci può costringere a restare lontani dalla bicicletta anche per parecchi giorni. Il vero problema è che spesso si tende a risolvere il sintomo senza ricercare la causa del problema, con il risultato che la situazione si ripresenterà periodicamente e ogni volta i tempi di recupero saranno più lunghi e soprattutto a lungo andare potremmo andare incontro a problemi di salute più seri.

C’è poi un altro punto che ho tenuto per ultimo perchè non riguarda la salute, ma che reputo comunque molto importante.

6. Perdita di efficienza / resa nella pedalata; dispersione della potenza applicata al pedale. 

Il ciclismo è uno sport di fatica, tutti ne facciamo indipendentemente dal nostro livello, quindi pensare che gran parte della fatica che facciamo vada dispersa inutilmente, credo non faccia piacere a nessuno.

E’ infatti dimostrato che tra due ciclisti, a parità di “motore” e di allenamento, la differenza la fa la capacità di trasferire potenza dalle gambe alla bicicletta nel modo più efficace possibile.

E’ per questo che spesso i professionisti per migliorare a cronometro fanno i test addirittura nel tunnel del vento. Certo stiamo parlando di atleti di alto livello , ma il concetto è uguale per tutti.

Il “motore” è importante ma saper sfruttare al massimo il nostro potenziale è fondamentale.

Per oggi è tutto, ma ho chiesto a Giuseppe di preparare qualche altro articolo sull’argomento, che sono certo interessa a molti.

Invertire l’invecchiamento

Come invertire l’invecchiamento
Wellness

Come invertire l’invecchiamento

Uno dei più grandi desideri dell’uomo in tutti i tempi è sempre stato quello di vivere una “vita sana e lunga”. Spendiamo fortune per cercare di allungare la nostra speranza di vita mantenendoci in buona salute. Spendiamo pure un’enorme quantità di tempo, per ricercare le cause dell’invecchiamento e i metodi per invertire i processi che lo determinano, tutte teorie complicate e non facili da comprendersi e quindi da realizzarsi.

Lavoriamo duramente per cercarci uno spazio nella vita (Studio, Lavoro, Vita sociale, Famiglia, Ricerca del successo, ecc.) per arrivare verso i 42-45 anni, ma molte volte anche prima, con corpi che iniziano a deteriorarsi, senza speranza apparente.

Sarebbe opportuno invece prenderne atto e cercare le ragioni scientifiche di questo fenomeno (Invecchiamento Precoce) comunque la vera “Buona Notizia” è che possiamo fermare e invertire il nostro declino.

PRINCIPALI CAUSE DELL’INVECCHIAMENTO (Alcune Scoperte Scientifiche)

Quando vengono a mancare i Bicarbonati (sostanze tampone) nel nostro corpo il sangue non riesce più a neutralizzare gli acidi velenosi come: Acido Urico, Acido Fosforico, Acido Solforico ecc. con il risultato di un organismo che entra in difesa aggredendo e sottraendo Calcio alle Ossa per tamponare il processo acidificante in corso, formando Urati, Fosfati e Solfati. Tale processo instaura una sorta di protezione che finisce nel formare in molti casi i famigerati “Calcoli Renali” (precipitazioni di residui liquidi che si solidificano), il mondo e l’opinione comune accettano questi eventi (diminuzione dei Bicarbonati e accumulo di Acidi) come l’inevitabile conseguenza dell’Invecchiamento che sta avanzando.

Ma ciò non è accettabile, infatti ho scoperto che la diminuzione naturale dei Bicarbonati nel sangue non è la CONSEGUENZA DIRETTA DELL’INVECCHIAMENTO, ma la CAUSA!!

Se riuscissimo e la cosa si può fare, a trovare il modo di rifornire l’organismo di Bicarbonati, come si ricarica una batteria NON INVECCHIEREMO PIU’!!

Eminenti scienziati asseriscono che intorno al 6° Ciclo della nostra vita, ( la speranza di vita per l’uomo dovrebbe essere di almeno 18-20 cicli di 7 anni c. u. pari quindi a 120 -140 anni) ovvero a 42 anni, sia il punto di svolta e quindi l’età media in cui cominciano a comparire i primi sintomi di malattie come: Diabete, Artrite, Ipertensione, Osteoporosi, Cancro,ecc. il mio parere è che tutto ciò in molti casi (visto il tipo di vita che conduciamo) inizia purtroppo molto prima.

I Ricercatori ci confermano che le Cellule Acide sono quelle Malate, mentre quelle Alcaline sono quelle Sane, (il Cancro non può svilupparsi in un ambiente Alcalino).

Solo con la presenza costante di Bicarbonati ci proteggeremo dall’aggressione di Malattie come quelle sopra descritte, in effetti è l’eccesso di sostanze Acide nel nostro Organismo la causa diretta di due delle maggiori Malattie in cui va incontro l’uomo: le Malattie di origine Infettivo –Contagiose e quelle Degenerative indotte dagli Acidi, la Scienza Medica tratta soprattutto le malattie di origine Infettivo-Contagioso, in quanto l’accumulo di Acidi non risulta così evidente, ma con il tempo i sintomi diventano così pronunciati che difficilmente si possono curare, lasciandoci nella più disperata speranza di guarigione ( l’uomo da per scontato di Invecchiare, Ammalarsi e Morire) tutto ciò è vero sino ad un certo punto?!

PERCHE’ PERDIAMO “BICARBONATI”

Quando ci nutriamo una certa quantità di Nutrienti, sia Acidi che Alcalini entra,attraverso le varie trasformazioni più o meno note, nel nostro “Flusso Sanguigno”. Nel tempo, se non si segue un’Alimentazione Corretta” (a secondo del proprio Gruppo Sanguigno) si verificano una serie di problemi (Malattie) dovuti all’accumulo di Sostanze Acide, che entrano quindi prepotentemente nel nostro Flusso Sanguigno.

Il sangue fa del suo meglio per ovviare e ridurre queste Sostanze Acide, per esempio attraverso l’Apparato Renale, con la Sudorazione, la Defecazione, ecc. instaurando un’azione di “Bilanciamento” per mantenere costante il PH del Sangue (7.365).

La sopravivenza è una “Priorità Assoluta” per il nostro Organismo. In molti casi tutto funziona al meglio l’Equilibrio Organico si attiva, ma quando gli Acidi introdotti, attraverso il cibo sbagliato, sono troppi, iniziano i veri problemi (Malattie). Tutto ciò è dovuto al nostro stile di vita fatto di eccessi, di diete inadeguate, stress quotidiano, ambienti inquinati, pretendere sempre il massimo da noi stessi, ecc. tutte condizioni che creano “Acidi” nell’Organismo, con conseguenze che gravano sulla “Barriera Alcalina”.

I peggiori Alimenti che distruggono i Bicarbonati sono: sopratutto le bevande acide gassate, come la Coca Cola e vanno quindi assolutamente eliminate ( per eliminare gli effetti nefasti di un bicchiere di Coca Cola, servono 32 bicchieri di Acqua Alcalina).

L’Uomo nasce con un alto tasso di elementi Alcalini che circolano nel suo Organismo ma, con il passare del tempo, questi elementi, tendono a diminuire, tutto ciò avviene, come prima accennato a partire dai 42 anni, e forse anche prima. E’ a secondo del nostro stile di vita che possiamo anticipare o posticipare tale momento.

Possiamo e Dobbiamo comunque fare tutto il possibile per rallentare le perdite di Bicarbonati, seguendo alcune Regole Naturali come: un’Alimentazione sana a secondo del nostro

“Gruppo Sanguigno”, bere Acqua Alcalina con PH di non meno di 7.5- e fino a 8.5/9, praticare dell’attività fisica e mentale costante ed adeguata, naturalmente a secondo delle proprie possibilità e capacità, bandendo Fumo, Alcool, Alimenti troppo Grassi, Fritti, ecc.

Solo così potremo sperare di vivere a lungo e in Buona salute

CHE COSA E’ L’INQUINAMENTO

Ci sono circa 75 Trilioni di Cellule nel Corpo Umano. Queste cellule vivono per circa quattro settimane. Alla fine del loro ciclo vitale, il Nucleo delle Cellule con il DNA e con le sue informazioni, si divide in due unità, ognuna delle quali va alla ricerca di Proteine ed Enzimi per duplicarsi (Mitosi); in questo modo una Cellula diventa due Cellule identiche.

Se ogni Cellula si duplicasse, ci sarebbero circa 150 Trilioni di Cellule sempre ogni quattro settimane; comunque, sta di fatto che manteniamo sempre circa 75 trilioni di Cellule. Questo significa che solo una metà si rigenera, mentre l’altra metà si distrugge.

La domanda è: quali Cellule si rigenerano e quali si distruggono? La dura regola della Natura vuole che le Cellule forti e sane si rigenerino; e che le Cellule deboli, malate, infette, inquinate o morte vengano eliminate. Ecco come la Salute e l’Omeostasi (equilibrio interno dell’organismo) si mantiene in questo Mondo pieno di inquinamento, radiazioni, insetticidi, pesticidi, ecc.

Poiché 75 Trilioni di Cellule si distruggono in quattro settimane, lasciandone altre 75 trilioni in vita, possiamo calcolare che perdiamo circa 10 Milioni di Cellule ogni Secondo della nostra Vita.

Alla fine queste Cellule Morte diventeranno Residui Acidi. Se nel nostro sangue ci saranno abbastanza Bicarbonati questi residui acidi verranno neutralizzati e con la loro eliminazione creeremo un equilibrio mantenendoci in Buona Salute, diversamente, ci Ammaleremo.

Molte persone sono ossessionate dagli agenti inquinanti e mangiano solo Alimenti Biologici.

Non è necessario fare tutto ciò, basta seguire una dieta equilibrata a secondo del proprio

“Gruppo Sanguigno” e bere regolarmente dell’Acqua Alcalina con PH di 7.5–8.5/9, in questo modo avremo acquisito e quindi introdotto grosse quantità di Bicarbonati nel nostro flusso Sanguignio.

CONCLUSIONI

Come già detto, appena cominciamo a perdere Bicarbonati nel sangue, intorno ai 42 anni, cominciamo fisiologicamente ad invecchiare. Questa è la nuova “Teoria dell’Invecchiamento”.

Tutto ciò che dobbiamo fare per smettere di Invecchiare e mantenere una buona salute è rifornire il sangue di Bicarbonati. “Questa è la nuova teoria dell’Inversione dell’Invecchiamento”. Non sto parlando di un qualcosa che rimuove le rughe o del Botox (trattamento con Collagene). L’ingrediente chiave della vita e della longevità è avere Bicarbonati nel sangue. Vi ho mostrato i fatti scientifici, le ragioni e alcuni semplici metodi per ottenere ciò; “adesso tocca a voi”.

Quando vi imbattete in un prodotto definito buono per la vostra salute, “chiedetevi se quel prodotto apporta Bicarbonati al vostro Sangue” e se si, come? Sono disponibili molti metodi ed apparecchiature per migliorare la salute: Diete, Esercizi, Yoga, Integratori Alimentari, Vitamine, Erbe, Alimenti Biologici, Apparecchi Magnetici, Antiossidanti, Agopuntura, Disintossicanti, Acqua Ossigenata, Massaggi, Saune.

Migliorano la salute e fanno bene il più delle volte, ma nessuno di essi rifornisce effettivamente il sangue di Bicarbonati.

In confronto a ciò che fanno i Bicarbonati nel nostro corpo, gli altri metodi ed apparecchiature forniscono solo “Sollievi Sintomatici”.

E per finire poi ecco una vera “chicca” per le donne in cinta: con un alto livello di Bicarbonati nel sangue, non proverebbero più, le fastidiose nausee mattutine e ancora meglio, non soffrirebbero in seguito alla maternita di Osteoporosi.

Stipendi dei ministri

Italia
Monti dichiara 1,5 milioni
a cura della Redazione onlineCronologia articolo21 febbraio 2012Commenti (148)
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Argomenti: Arte | Struttura delle società | Politica economica | Grosseto | Paola Severino | Francesco Profumo | Italia | Assonime | Fondazione Golinelli
..Storia dell’articoloChiudi Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2012 alle ore 23:20.
L’ultima modifica è del 21 febbraio 2012 alle ore 09:29.
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Monti dichiara 1,5 milioni (Lapresse)
Il giorno della trasparenza per il Governo Monti con tutti i redditi dei ministri pubblicati nero su bianco, su Internet. A tarda sera è arrivato anche l’ultimo e il più atteso, ovvero quello del presidente del Consiglio, che ha comunicato come ultima dichiarazione completa quella del 2010 e ha dichiarato 1,515.744 milioni. Sul sito del Governo sono state pubblicate, per la precisione, oltre al modello Unico, anche la posizione patrimoniale e reddituale di Mario Monti (qui l’Unico di Monti) e della moglie Elsa Antonioli (qui l’unico della consorte).

Quanto alla prima parte del resoconto il premier dichiara 708.016 euro nel 2009, 1.350.965 milioni nel 2010 e 1.010.000 nel 2011, importo, quest’ultimo, «stimato», in quanto l’importo definitivo dipenderà da credi ti in essere a fine 2011 per prestazioni professionali effettuate prima del 10 novembre dello stesso anno. Come detto il reddito complessivo 2010 sale a 1.515.744 euro.

fotoEcco i redditi dei ministri del Governo Monti (clicca sulla foto)

documentiLa posizione patrimoniale e reddituale del premier Mario Monti

Redditi ministri: la scheda del Viminale

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Sul piano del patrimonio ci sono i beni immobili (le nove unità a Varese, gli appartamenti in uso a Milano, quota 100%, e Bruxelles, a metà con la moglie, un negozio a Varese, più la metà di un altro appartamento a Milano e il 40% di un ufficio e due negozi ancora a Milano. Due automobili, le vecchie Lancia Dedra (1995) e Kappa (1998) di cui si è molto scritto. E una precisazione che suona quasi ironica: aeromobili nessuno, imbarcazioni da diporto nessuna.

Consistenti le attività finanziarie. Il premier dichiara di non possedere azioni di singole società, ma dispone di investimenti in fondi comuni (azionari e obbligazionari), Etf e liquidità presso Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Ing (a Bruxelles) e Ubi Banco di Brescia per 10,8 milioni di euro.

La signora Elsa Antonioli ha dichiarato nel 2010 un reddito di 20.894 euro. Anche per lei quote di proprietà immobiliari, seppure in misura minore, tra le quali il 50% della casa di campagna – con giardino – a Lesa (Novara). Tra i beni mobili registrati un’altra Lancia, una Musa, immatricolata nel 2009; a dimostrazione che la famiglia Monti sostiene non da oggi il made in Italy. Anche nel caso della moglie del premier la precisazione: zero aerei, zero barche. Infine attività finanziarie per poco più di 2 milioni di euro, anche in questo caso fondi, Etf, liquidità ma nessuna quota azionaria in singole società.

E, dopo il premier, la compagine di governo. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera un reddito 2011 di circa 3,5 milioni. Da membro dell’Esecutivo il compenso scenderà a 220mila euro circa. Ma la più «ricca» è Paola Severino, responsabile della Giustizia: il Guardasigilli ha totalizzato nel 2011 (redditi riferiti al 2010) un imponibile netto di 7.005.649 di euro e ha versato tasse, contributi e imposte per 4.017.761 di euro. Il compenso annuo lordo per l’attività ministeriale sarà pari a 195.225,20 euro. Nel pomeriggio è stato comunicato sul sito del dicastero del Lavoro anche l’imponibile dichiarato dal ministro Elsa Fornero nel 2011, pari a 402mila euro.

Cucina

Bucatini all’amatriciana

PRIMI PIATTI

ORIGINE:

LAZIO

DIFFICOLTÀ:

minima

PREPARAZIONE:

20 minuti

COTTURA:

30 minuti

IL VINO GIUSTO

Con l’amatriciana, salsa sapida ma non paragonabile ai più corposi ragù, servite un bianco di buona struttura, come il secco e morbido Frascati Superiore o il Sicilia Grillo.


INGREDIENTI PER 4 PERSONE

  • 350 g di bucatini
  • 150 g di guanciale o pancetta
  • 1 cipolla
  • 1 peperoncino rosso piccante
  • 5-6 pomodori perini ben maturi
  • 100 g di Pecorino Romano grattugiato
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale
 
TUTTO SU…
IL VINO
LA SPECIALITÀ
 
 

PREPARAZIONE

In un tegamino fate rosolare a fuoco vivo nell’olio il guanciale tagliato a pezzetti, poi scolateli dal condimento e teneteli da parte in caldo.
Nello stesso fondo di cottura mettete la cipolla, mondata e tritata, e il peperoncino diviso a metà. Quando la cipolla sarà ben dorata, versate anche i pomodori, mondati e tagliati a filetti; salate il tutto e fate cuocere per 10 minuti, mescolando spesso.
Portate a ebollizione abbondante acqua in una pentola, salatela e cuocetevi i bucatini. Mentre la pasta cuoce, togliete dal sugo i due pezzetti di peperoncino e unitevi il guanciale; scaldate il tutto.
Scolate i bucatini al dente e versateli in un piatto da portata caldo. Conditeli con la salsa e con metà del pecorino, mescolate e servite, portando in tavola il pecorino restante di cui ogni commensale si servirà a piacere.

Questa salsa è talvolta chiamata “matriciana”, ma è più corretto definirla “amatriciana”, in quanto è nata ad Amatrice, cittadina in provincia di Rieti. Va detto che, prima dell’attuale suddivisione regionale, Amatrice dipendeva amministrativamente da L’Aquila e pertanto il piatto che porta il suo nome ha spirito abruzzese. Si aggiunga che originariamente era una salsa bianca (“alla gricia”) e l’aggiunta del pomodoro è tipicamente laziale.

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COMMENTI
non si puo’ sentire …..

08.09.11|11:09

ervicolo

La cipolla non ci va’ e neanche la pancetta ma il guanciale il pecorino deve essere di amatrice xke’ è un po piu’ dolce qll romano ne altera il sapore altri errori dopo qll della carbonara, ciao dalla trattoria er vicolo

ORRRE !!!

17.05.11|11:35

thompson

La cipolla ???? Noooooooo…..!!!!

basta modificarla

10.11.10|08:48

franco101

nella pasta all’amatriciana non va assolutamente la cipolla

picchio57

13.10.10|15:17

picchio57

arieccoce quà. L’amatriciana è una ricetta DOP depositata allaCCIA di Rieti ed è la seguente: guanciale a listarelle messo a sudare in padella di ferro o di alluminio quando il grasso diviene trasparene e inizia ad imbrunire si sfuma con del vino rosso, sfumato ilvino si toglie il guanciale e dentro l’intingolo nella padella si buttabo i pomodori si fanno sobbollire per 6 minuti poi ci si rituffa il guanciale e si fà cuocere per altri cinque minuti. si condisce la pasta e ognuno si mette il pecorino che vuole. La carbonara e l’amatriciana si fanno con una peparazione base identica che si chiama la gricia. la dop prevede spaghetti ma vanno pure bene i bucatini

modificate la ricetta!!!!!

29.04.10|19:50

franco101

nella amatriciana non è prevista la cipolla.

ETERNIT

ggiornato il: 13/02/2012 | autore ANSA

Condanna per Eternit sedici anni ai manager

La sentenza al termine del processo per l’amianto . Maxirisarcimenti alle parti civili. Gli imputati sono stati ritenuti colpevoli di disastro doloso. Guariniello: ‘ Reale sogno di giustizia’. Familiari vittime: ‘Rende giustizia’. Balduzzi: ‘E’ storica’. Cgil: ‘Esemplare’

Condanna per Eternit sedici anni ai manager

Condanna per Eternit

Condanna per Eternit

Reazioni in aula durante la lettura della sentenza

Il pm Raffaele Guariniello

Eternit condannata, sedici anni ai manager

Eternit condannata, 16 anni ai manager

Il presidio di familiari delle vittime ed ex lavoratori all'ingresso principale del palazzo di giustizia

Nella foto d'archivio il marchio della Eternit dal documentario 'Indistruttibile' di Michele Citoni

TORINO  – Il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere ciascuno il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier alla fine del processo Eternit. I due rispondevano di disastro doloso e rimozione di cautele

Il tribunale, secondo quanto si ricava dalla lettura del dispositivo della sentenza, che e’ tuttora in corso, ha ritenuto i due imputati colpevoli di disastro doloso solo per le condizioni degli stabilimenti di Cavagnolo (Torino) e Casale Monferrato (Alessandria). Per gli stabilimenti di Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli) i giudici hanno dichiarato di non doversi procedere perche’ il reato e’ prescritto. Il Presidente del Tribunale Giuseppe Casalbore e’ passato ora a elencare gli indennizzi a favore delle parti civili, che sono alcune migliaia. 

GUARINIELLO,E’ REALE SOGNO GIUSTIZIA A FAMIGLIE – “Con la sentenza di oggi abbiamo realizzato il sogno di dare giustizia a molte famiglie”. Questo il primo commento a caldo del pm Raffaele Guariniello, alla fine della lettura della sentenza del processo Eternit, durata oltre tre ore.

LACRIME IN AULA A LETTURA SENTENZA  – Alcuni parenti delle vittime della strage collegata agli stabilimenti Eternit sono scoppiati in lacrime alla lettura della sentenza che condanna i due alti dirigenti della multinazionale a 16 anni di reclusione. Il giudice Giuseppe Casalbore, presidente del collegio che ha emesso la sentenza, ha iniziato a leggere la lunghissima lista di risarcimenti per le parti civili, soprattutto parenti delle vittime e delle persone ammalate a causa dell’amianto

MINISTRO BALDUZZI, SENTENZA STORICA – “E’ una sentenza che senza enfasi si puo’ definire davvero storica, sia per gli aspetti sociali che per gli aspetti strettamente tecnico-giuridici”: e’ il commento del Ministro della Salute, Renato Balduzzi, alla sentenza del Tribunale di Torino

MAXI RISARCIMENTI ALLE PARTI CIVILI  – Risarcimenti milionari sono stati decisi dal Tribunale di Torino a favore delle parti civili che si sono costituite nel processo Eternit, la cui sentenza e’ in corso di lettura nel capoluogo piemontese. Spiccano i risarcimenti decisi a favore del Comune di Casale Monferrato (25 milioni di euro), della Regione Piemonte (20 milioni) e dell’Inail (15 milioni) e del comune di Cavagnolo (4 milioni). Alle centinaia di familiari viene riconosciuto un risarcimento medio di 30.000 euro ciascuno

FAMILIARI VITTIME, SENTENZA RENDE GIUSTIZIA  – “Rende giustizia alle famiglie”: e’ il commento di Bruno Pesce, presidente della Aneva, l’associazione che riunisce i familiari delle vittime dell’amianto, alla sentenza emessa dal Tribunale di Torino contro i vertici dell’Eternit. “I 16 anni inflitti agli imputati – ha aggiunto Pesce – dimostrano che nell’accaduto vi furono consapevolezza e dolo. Purtroppo – ha concluso – il disastro che hanno provocato e’ ancora in corso”

CGIL, PROCESSO STORICO E SENTENZA ESEMPLARE  – “Un processo storico e una sentenza esemplare”: cosi’ il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, commenta la decisione del tribunale di Torino di condannare a 16 anni di reclusione, nell’ambito del processo Eternit, Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier De Marchienne, gli ultimi due proprietari dell’Eternit in Italia. Scudiere ringrazia “la magistratura che -afferma – con questa sentenza da’ giustizia alle migliaia di morti per amianto. L’auspicio e’ che questa stessa sentenza funga da monito a quanti continuano a ritenere che il nostro Paese puo’ essere competitivo senza garantire la sicurezza ai lavoratori e ai cittadini”. Per Scudiere “la sicurezza non puo’ essere piu’ considerata un costo per le imprese ma uno degli elementi fondamentali per renderle avanzate e competitive, altrimenti il rischio per l’Italia e’ che possa rappresentare l’area europea del lavoro a basso costo e a massimo rischio”. Oltre alla magistratura, infine, la Cgil ringrazia “la tenacia con cui – conclude Scudiere – i sindacalisti di Casale Monferrato, i nostri legali e l’associazione vittime amianto hanno negli anni tenuto accesa la richiesta di giustizia per garantire il massimo della sicurezza per il futuro dei loro figli e per il futuro del nostro paese”

LUNGA CODA DAVANTI IL TRIBUNALE – Una lunga coda si e’ formata all’ingresso del Tribunale di Torino dove stamani e’ prevista la lettura della sentenza del maxi processo Eternit. Gli accessi alla maxi-aula in cui si terra’ la lettura del dispositivo sono stati aperti alle 8.30. Fuori dal Palazzo di Giustizia un gruppo di parenti delle vittime ha esposto pannelli che ritraggono Stephan Schmidheiny, uno dei due imputati del processo, dietro le sbarre di una prigione. 

Sono entrati in camera di consiglio i giudici del processo Eternit, che si concludera’ oggi davanti al Tribunale di Torino. Il presidente Giuseppe Casalbore ha informato che la lettura del dispositivo della sentenza comincera’ alle 13:15. Secondo le previsioni della vigilia, la lettura potrebbe durare anche piu’ di un paio d’ore. 

Schmidheiny, miliardario svizzero di 64 anni, e’ imputato insieme al barone belga Louis de Cartier, 90 anni, di disastro ambientale doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. Per i due, che sono stati alti dirigenti della multinazionale svizzera Eternit, l’accusa ha chiesto una condanna a 20 anni di reclusione. Il processo e’ durato oltre due anni e si e’ articolato in 65 udienze. Ai dirigenti vengono contestate le morti di 2.100 persone e le malattie che hanno colpito altre 800 persone nelle zone degli stabilimenti di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli). Le parti civili che si sono costituite in giudizi sono oltre seimila. 

SINDACO CASALE, MI ASPETTO CONDANNE ESEMPLARI – Il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, si aspetta “condanne esemplari per entrambi gli imputati” del processo Eternit la cui sentenza e’ prevista per oggi. “La nostra comunita’ – ha aggiunto Demezzi – ha pagato un pesante tributo in termine di vite umane e soltanto una condanna esemplare potra’ fare in modo che certe lavorazioni non si ripetano e che le generazioni future non debbano soffrire quanto i nostri concittadini stanno soffrendo nel corso di questi anni”. 

GUARINIELLO, COMUNQUE VADA E’ UN PROCESSO STORICO  – “Comunque vada quello che si conclude oggi sara’ un processo storico”: lo ha detto il pm Raffaele Guariniello entrando nell’Aula dove sara’ emessa la sentenza del maxiprocesso Eternit, a Torino. “Si e’ trattato – ha aggiunto – del piu’ grande processo del mondo ed e’ la dimostrazione che un processo si puo’ fare anche su tematiche come questa. Abbiamo avuto l’interessamento di molte comunita’ e l’aiuto di diverse amministrazioni. Ora e’ il momento – ha concluso – che venga fatta giustizia

GRECIA

Grecia, parlamento approva nuovo piano di austerity. Banche in fiamme

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Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2012 alle ore 12:37.

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(Reuters)(Reuters)

Poco prima della mezzanotte il Parlamento greco ha raggiunto la maggioranza dei sì sul nuovo piano di tagli richiesti da Bruxelles in cambio degli aiuti. «È l’ora delle decisioni», aveva detto in aula il premier Lucas Papademos, affermando che «abbiamo davanti un piano che ci aiuterà a uscire dalla crisi economica» in dispensabili per evitare il disastro. A favore delle misure presentate dal governo Papademos hanno votato 199 parlamentari, 74 i voti contrari. Oltre 40 deputati sono stati espulsi dai partiti della coalizione di governo per non aver appoggiato il piano. Il voto è stato preceduto da un infuocato dibattito, nel corso del quale i rappresentanti del governo hanno evocato scenari drammatici per la Grecia nel caso di bocciatura del piano di austerità.

All’esterno del Parlamento intanto si erano radunate migliaia di persone (80.000 secondo le autorità) per protestare contro le nuove misure. Gruppi di manifestanti, fra cui i black bloc, hanno letteralmente messo a ferro e fuoco il centro della capitale, scontrandosi con la polizia e appicando incendi in banche, negozi e uffici. Almeno 54 persone sono rimaste ferite, ha riportato il ministero della Sanità. Anche a Salonicco ci sono state manifestazioni di protesta e almeno sei banche sono state danneggiate.

Il capo del governo aveva inoltre ripetuto che una decisione sbagliata del voto sul piano porterebbe un «catastrofico default, l’isolamento e l’uscita dall’euro». La maggioranza dei parlamentari lo ha ascoltato e ha votato sì alle nuove misure, ma la piazza di Atene è stata per molte ore oggetto di proteste anche violente, soprattutto a opera dei cosiddetti black bloc.

 

Molotov, bombe carta, lacrimogeni, scontri. Ma soprattutto incendi. Brucia Atene, dove migliaia di manifestanti hanno per ore assediato il Parlamento greco chiamato a varare il pacchetto di austerity “lacrime e sangue” preteso dall’Ue e dal Fmi per dare il via libera al secondo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro. «La scelta non è tra i sacrifici e non fare sacrifici, ma tra i sacrifici e qualcosa di inimmaginabile», ha detto intervenendo in Parlamento il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos.

Sono andati in fiamme la sede di una banca, due cinema e una serie di negozi, nei pressi dell’università, e le fiamme si sono estese ai primi piani dei palazzi che li ospitavano. Sul posto sono arrivati i pompieri, che stanno tentando di domare le fiamme. In piazza Syntagma, tra fuochi e gas lacrimogeni, sono rimasti solo gruppi di anarchici e black bloc fronteggiati da poliziotti con maschere antigas in assetto antisommossa. Un agente sarebbe rimasto ferito. Anche il leggendario compositore greco Mikis Theodorakis, 88 anni, autore del sirtaki e storico attivista politico è tra i dimostranti. Il voto è arrivato attorno alla mezzanotte. L’approvazione di questa nuova manovra ha portato alle dimissioni dei ministri del partito di estrema destra. Per questa ragione oggi c’era una qualche incertezza attorno al dibattito e all’esito del voto parlamentare.

 

 

Il rispetto delle regole

Questa “Amaca” di Michele Serra me l’ero persa: me l’hanno fatta ritrovare. Centratissima, spietata:” Zapping casuale (e fulminante) domenica sera. Su Rai tre, Gherardo Colombo sostiene che il vero problema del nostro Paese non è giudiziario, è culturale: la maggioranza degli italiani non capisce a che cosa servono le regole, e fino a che non lo capirà anche il più equo dei sistemi giudiziari potrà fare ben poco. Su Raidue, in quel preciso momento, Fabio Capello, uno dei più stimati allenatori italiani, a domanda risponde che Luciano Moggi è stato un eccellente dirigente sportivo (il giovane Andrea Agnelli, pochi giorni prima, aveva detto: il migliore di tutti). Neanche mezza parola sul processo per frode sportiva, sulle schede telefoniche estere regalate agli arbitri, sull’intera, complicata ma ineludibile vicenda che chiamiamo Calciopoli.Capello ha risposto, indirettamente, a Gherardo Colombo. Confermandone la tesi. Moggi è stato “il migliore di tutti” perché ha vinto moltissimo, non importa con quali mezzi, né trasmettendo quali valori al suo gruppo di lavoro. Le ombre etiche e le macchie giudiziarie sono considerate irrilevanti perché irrilevante, in fin dei conti, è il rispetto delle regole.
 
Per molti italiani, anche di livello (Capello lo è), le regole sono considerate, infondo, l’ultima risorsa dei deboli e degli invidiosi. (da La Repubblica del 7 febbraio).

30 cm di neve!!!!!!!!!!!!

Neve: in centro Italia decine di paesi isolati, esercito in campo. Ad Avezzano un camionista muore nel suo tir bloccato

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2012 alle ore 06:59.

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Trenta centimetri di neve e l’Italia è andata in tilt. Si chiude con altri morti un fine settimana da incubo per l’Italia nella morsa del maltempo. L’ultima vittima accertata è un camionista bolognese di 68 anni, trovato privo di vita nella cabina del suo mezzo, incolonnato lungo la superstrada del Liri, alle porte di Avezzano (L’Aquila), a causa della neve. Per accertare le cause del decesso sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Avezzano che, tra molte difficoltà, stanno cercando di portare sul posto il medico legale. La Marsica è una delle zone dell’Abruzzo (la Regione ha anche dichiarato lo statao d’emergenza) più colpita dalla violenta ondata di maltempo.

Ancora disagi per chi viaggia, paesi isolati, migliaia di famiglie senza energia elettrica (Enel ha reso noto che le forniture interrotte nel centro sud sono scese a 41.960, mentre erano 59mila alle 19 di ieri), allarme per i consumi di gas, verso livelli record. Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha dichiarato però che «la situazione è sotto controllo». Sulla questione delle forniture di gas, la Commissione Ue ha fatto sapere di essere in «stretto contatto» con le autorità italiane e di essere pronta «a fornire il suo aiuto se sarà richiesto».
A Roma le polemiche dei giorni scorsi fra il sindaco Gianni Alemanno ed il capo della Protezione civile Franco Gabrielli si sono estese anche al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Annunci di class action contro Enel ed Fs. Esercito in campo con 530 uomini e 90 mezzi. Ed un nuovo allerta meteo segnala altro freddo e neve in arrivo, che colpirà soprattutto l’area adriatica: in Molise, intanto, è già ripreso a nevicare.

Nel frusinate sono migliaia le utenze elettriche da ripristinare, gruppi elettrogeni che o sono agli sgoccioli o non sono abbastanza, divese case sono senza riscaldamento, manca l’acqua e i telefoni non funzionano. Praticamente «la provincia di Frosinone» è l’unica zona dove «permangono difficoltà», visto che «per il resto del Paese la situazione si è normalizzata», stando alle parole del ministro dell’Interno.

I morti
A pagare soprattutto senzatetto ed anziani, le categorie più a rischio. I cadaveri di clochard sono stati rinvenuti in un parco ad Ostia (Roma), alla Stazione Termini, sempre nella Capitale (una donna di 78 anni), in un capannone abbandonato a Lucca (un cingalese di 37 anni). Anche lo sforzo di spalare neve è costato caro a qualcuno: sono stati stroncati da infarto un 51enne di Mosciano (Teramo), un 87enne di Archi (Chieti), un 79enne di San Severino Marche (Macerata). Una novantunenne è poi morta a Trieste dopo essere caduta per una raffica di bora.

film Hugo Cabret

 

image thumb7 Rubrica sui Film da non perdere: hugo Cabret

Film Consigliato

In queste giornate di freddo sicuramente la voglia di stare in giro è minore! Con questo articolo, vi aiutiamo a trovare una valida alternativa per trascorrere il vostro tempo libero, seduti in poltrona al caldo con il film Hugo Cabret!

 

Trama Film Hugo Cabret

Parigi negli anni ‘30, il giovane Hugo è un orfano di dodici anni che vive in una stazione ferroviaria. Il suo passato è un mistero, come il suo futuro. Trascorre le sue giornate a riparare gli orologi della stazione. Però il suo sogno è riparare l’uomo meccanico che conserva con cura, e che l’unico legame con il padre defunto. Da qui nasce la storia sua storia controversa, che non svegliamo troppo per non togliere sapore durante la visualizzazione del film.

Hugo Cabret, con ben 11 nomination per premi Oscar, è sicuramente il Film de momento che consigliamo di vedere, soprattutto in queste giornate fredde invernali.

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