Ma in Friuli vince il Pd…e Grillo cala

Ma in Friuli vince il Pd…e Grillo cala

 

 

Dal Friuli una boccata d’ossigeno per un Pd in gravissima crisi e quasi sull’orlo di una scissione. Mentre a Roma il partito democratico è nel caos e attende in piena bagarre interna la direzione di domani (almeno per stabilire chi deve rappresentarlo alle consultazioni di Napolitano visto che dopo Bersani l’intera segreteria è dimissionaria), nelle regionali in Friuli Venezia Giulia il Pd ha vinto con Debora Serracchiani, che non era neanche favorita (“Solo un miracolo mi può far vincere” aveva detto ieri). Un’inversione di tendenza che è stata salutata con enorme soddisfazione dal Pd nazionale “in un momento così critico”. Soddisfatto anche  Vendola, l’alleato nella coalizione del centrosinistra che a Roma minaccia di far nascere un nuovo partito. In un tweet il leader di Sel ha parlato di “aria nuova”. La Serracchiani, 42 anni, avvocato, ha battuto di un soffio, per appena duemila voti, con il 39,37%, il candidato del centrodestra Tondo, governatore uscente (39,03%), che si è complimentato con la vincitrice. 12.000 le schede nulle, 6.000 le bianche. In fortissimo calo l’affluenza: solo il 50% contro il 72% delle recenti politiche. Ma l’altro dato nuovo e inatteso uscito dalle urne friulane è il calo dei consensi al Movimento 5 Stelle che pure si aspettava una vittoria (Grillo ipotizzava il Friuli come prima Regione a guida M5S): il candidato grillino, Saverio Galluccio, si è piazzato solo al terzo posto con il 19,2% (in buona parte voti personali, M5S ha ottenuto il 13,8% mentre alle politiche di febbraio aveva ottenuto il 27,2%). 

NUCLEARE: IN ITALIA GESTIONE DISASTROSA DELLE SCORIE

NUCLEARE: IN ITALIA GESTIONE DISASTROSA DELLE SCORIE

 

di Guido Grassadonio

 

Fonte: EuroNews

 

Lo ripetiamo spesso: in Italia il nucleare esiste ed esiste un problema scorie. Un problema serio, che le istituzioni politiche tendono sempre a dimenticare. Intanto, questo è dovuto al processo di decommissioning delle vecchie centrali, spesso lontano dall’essere concluso.

Si tratta di un lavoro durissimo e molto delicato, dato che a dover essere recuperati e messi in sicurezza non sono solo le scorie ma qualsiasi cosa abbia fatto parte della centrali, finanche i guanti utilizzati decenni fa all’interno della stessa centrale.

Ma le scorie non arrivano solo dai vecchi impianti civili. Abbiamo alcuni impianti nucleari costruiti per motivi di ricerca e abbiamo, soprattutto, scorie prodotte per usi medici: circa 500 mc annui.

La legge dello Stato che regola la gestione del problema non è, paradossalmente, essa stessa a norma UE. L’Italia ha tempo fino ad agosto per adeguarsi alle normative comunitarie, ma difficilmente il nuovo governo avrà testa per pensare anche a questi “dettagli”.

Ricordiamo, poi, come sia ancora da trovare il sito definitivo per lo stoccaggio delle scorie italiane. A chi pensa all’attuale centro di raccolta nei pressi di Saluggia, l’amministratore delegato SOGIN Giuseppe Nucci ha risposto così: “No, guardi una cosa è certa un deposito non può stare vicino all’acqua. E quindi quel deposito è per definizione temporaneo. Noi faremo adesso il Cemex, una grandissima opera che era ferma da molti anni: significa trasformare da liquido a solido i rifiuti ad alta attività. Quei rifiuti dovranno essere portati poi in deposito. Saluggia non lo sarà mai, non lo potrà essere e soprattutto ritengo una cosa: che noi dobbiamo veramente ridare il territorio decontaminato ai cittadini. Perché da molti anni questo materiale è fermo lì”.

Il problema è che per mettere su un sito di stoccaggio ci vogliono, oltre ai soldi, anche 5 anni di lavoro. E nel 2020 la Francia è tenuta a rispedirci le scorie che sta intanto trattando per nostro conto nelle sue centrali. Per allora la sede dovrà essere pronta. Il rischio sono multe e rinegoziazioni economiche dei patti con Parigi, che possono essere piuttosto onerosi.

Le aziende come la SOGIN che si occupano di questi problemi sono formate da tecnici della cui professionalità non abbiamo motivo di dubitare. Ma per risolvere questi problemi occorre anche un intervento politico. Restano pochi mesi per cambiare una legge e un paio d’anni per trovare un sito, con il beneplacito degli abitanti della zona. Intervenire ed evitare multe e pericoli ci sembra davvero sacrosanto. Pensare di risolvere tutto all’ultimo minuto, magari imponendo dall’alto le decisioni al territorio, stile Val di Susa, al contrario sarebbe per lo meno irresponsabile.

Sequestrato nel casertano bunker Casalesi: era costruito secondo il metodo “scatole cinesi”

Sequestrato nel casertano bunker Casalesi: era costruito secondo il metodo “scatole cinesi”

Adnkronos
Caserta, 23 apr. (Adnkronos) – Scoperto e sequestrato un sofisticato nascondiglio-bunker, utilizzato da affiliati al clan dei Casalesi, fazione Schiavone, costituito da due piccoli vani, con il secondo nascosto all’interno del primo, accessibili mediante due congegni idraulici nel pavimento. Nell’ambito dell’attività di indagine coordinata dalla Dda di Napoli, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno eseguito nei giorni scorsi una serie di perquisizioni nell’agro aversano, tra le quali ha dato esito positivo il controllo eseguito in un’abitazione nel comune di Villa Literno di proprietà di C. V., con piccoli precedenti penali ma, almeno formalmente, estraneo ai clan camorristici.
Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno scoperto il meccanismo idraulico che consentiva, grazie ad una botola occultata perfettamente nel pavimento di una stanza dell’abitazione, di accedere ad un primo locale di circa 8-10 mq. Le forze dell’ordine, ricordando la conformazione del bunker in cui venne arrestato Francesco Schiavone Sandokan, hanno continuato a perforare anche il pavimento del primo bunker, riuscendo a individuare una seconda botola nascosta nel pavimento che, tramite lo stesso meccanismo idraulico, conduceva a un secondo vano di circa 3 mq.
Il bunker, ideato sul principio delle ‘scatole cinesi’, era dotato di una lampada e un tubo di areazione; all’interno della stanza, che consentiva l’accesso al primo vano, i militari hanno trovato una paletta rifrangente, riproduzione fedele di quelle in uso alla Polizia, e un monitor collegato a un impianto di videosorveglianza esterno all’abitazione, che consentiva di prevenire l’arrivo delle forze dell’ordine e consentire al latitante di nascondersi. I militari hanno notificato al proprietario dell’abitazione un’ordinanza di sequestro preventivo, provvedimento emesso dall’Ufficio gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Istat, sette famiglie su dieci fanno la spesa al discount.

Istat, sette famiglie su dieci fanno la spesa al discount. In recupero la fiducia dei consumatori

La crisi ha modificato profondamente i modelli di consumo delle famiglie. Oltre sette famiglie su 10 (71%) hanno modificato quantità e qualità dei prodotti alimentari acquistati, sono state poi quasi eliminate le spese per visite mediche, analisi cliniche e radiografie, mantenendo quella incomprimibile per i medicinali. Lo ha detto il presidente Istat Enrico Giovannini in audizione.
Si svuota il carrello della spesa per i prodotti base per l`alimentazione, dalla frutta (-4%) agli ortaggi (-3%), dal grana padano (-7%) al parmigiano reggiano (- 3%) fino alla carne bovina che registra – secondo Coldiretti – un calo delle macellazioni del 7% nel primo trimestre nel 2013.
Aumentano le famiglie che fanno la spesa nei discount –  La situazione di disagio degli italiani è confermata dal fatto che sei italiani su dieci hanno fatto la spesa al discount con un aumento del 9% secondo l’Istat.
In recupero la fiducia dei conumatori – Da segnalare tuttavia qualche dato positivo. Ad aprile 2013 l’indice del clima di fiducia dei consumatori segna un rialzo, aumentando a 86,3 da 85,3 di marzo. Lo rileva l’Istat. Il miglioramento arriva dopo il calo del mese precedente e vede l’indice posizionarsi al livello più alto dallo scorso luglio, ovvero da nove mesi. Nel dettaglio, il clima economico e quello futuro salgono ai massimi da oltre un anno (da marzo 2012).

25 aprile, Napolitano: “Coraggio e fermezza nei momenti cruciali”.

25 aprile, Napolitano: “Coraggio e fermezza nei momenti cruciali”. Polemiche tra Marino e M5S

“Siamo in giornate di un tempo di crisi ed è venendo in un posto come questo, in generale tutti i luoghi in cui è cominciata la resistenza, che abbiamo molto da imparare sul modo di affrontare i momenti cruciali: coraggio, fermezza e senso dell’unità che furono decisivi per vincere la battaglia della resistenza”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse di questo 25 aprile 2013, “in pieno tempo di crisi politica”. Lo scambio di battute è avvenuto a via Tasso al termine di una visita che il capo dello Stato ha fatto al Museo della Liberazione.
Marino (Pd) “M5S è un insulto alle tante persone morte” – “E’ un insulto alle tante persone che sono morte, che sono state torturate e che hanno visto i loro familiari rinchiusi nei treni piombati e portati via”. Così il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Ignazio Marino ha commentato, a margine della commemorazione al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, le dichiarazioni fatte da Marcello De Vito del Movimento 5 stelle che ha definito il 25 aprile una “commedia”. “Ho avuto un papà deportato – ha aggiunto il senatore dimissionario del Pd – era alto quanto me ma quando è tornato pesava 41 chili. Quindi non voglio neanche commentare le parole del Movimento 5 stelle”.
Crimi (M5S) replica citando Pertini –  ” Cita il Presidente Sandro Pertini il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi per festeggiare il 25 Aprile. “Oggi la nuova Resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioé, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà l’onestà l’onestà” riporta Crimi sulla sua pagina di Fb dove insiste, facendo proprie, e del M5S, le parole del Presidente rivolte ai giovani: “la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se – diceva Pertini – c’é qualche scandalo. Se c’é qualcuno che dà scandalo; se c’é qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato

Ritrovata morta la 13enne scomparsa a Brunico.

Ritrovata morta la 13enne scomparsa a Brunico. Il corpo era in una zona di montagna

E’ stata trovata morta ai piedi di un burrone, poco lontano dalla casa del nonno ad Anterselva, Laura Winkler, la ragazzina di 13 anni scomparsa da domenica. Con ogni probabilità la ragazza è precipitata, dopo essere finita durante una gita in una zona particolarmente esposta. La salma è stata trovata dagli uomini del soccorso alpino di Valdaora che, dopo aver partecipato per tutta la giornata alle ricerche, hanno scelto un dirupo nelle vicinanze del maso del nonno della bambina per un’esercitazione. Proprio durante questo allenamento in parete è stato avvistato ai piedi del dirupo il corpo senza vita della 13enne. Il cadavere è stato quindi recuperato con un elicottero e portato alla cappella mortuaria di Anterselva di Mezzo.
Il pm Axel Bisignano, che coordina l’inchiesta, non ha voluto rilasciare dichiarazioni – Secondo i Carabinieri intervenuti sul posto, allo stato attuale delle indagini, dovrebbe trattarsi di una disgrazia. Per escludere ogni dubbio, domani mattina carabinieri rocciatori del Centro addestramento alpini della Val Gardena assieme ai militari della sezione investigativa di Bolzano ripercorreranno ogni metro della gita di Laura Winkler, dalla casa del nonno fino al luogo di ritrovamento. Secondo una prima valutazione fatta dal soccorso alpino ai carabinieri, la posizione del corpo e la zona di ritrovamento confermerebbero l’ipotesi dell’incidente in montagna.
La tragica notizia si è diffusa velocemente in valle. Dopo due giorni di ansia e angoscia, per i parenti ora è il momento del silenzio e del lutto. Laura lascia i genitori e due sorelle più grandi. Domenica, con il papà e la mamma, aveva fatto, come quasi ogni fine settimana, visita al nonno materno. Dopo pranzo Laura aveva fatto una passeggiata verso il paese, per poi rientrare verso le 15. Un’ora dopo, quando i genitori hanno deciso di tornare a casa, Laura era scomparsa. Hanno chiesto informazioni ai vicini e controllato i dintorni del maso, ma della ragazzina non c’era traccia. A questo punto hanno chiamato i Carabinieri. Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno passato al setaccio l’intera vallata, controllando con dei cani metro per metro ogni singolo maso, fienile, pozzo e torrente.
Per le ricerche utilizzati anche i cani molecolari – La zona è stata anche perlustrata dall’alto con degli elicotteri e con un drone con una telecamera ad alta risoluzione e con telecamere a calore. Sono intervenuti anche i cani molecolari, già utilizzati per il caso di Yara Gambirasio. Tracce univoche avevano portato le unità cinofili verso la strada statale della valle, ma le forze dell’ordine da subito non hanno dato troppo affidamento a questa circostanza. Laura non è stata rapita e non è scappata, la ragazzina dopo una prima passeggiata è nuovamente uscita di casa per un’altra camminata. Durante questa gita è scivolata e precipitata nel vuoto.

Bankitalia, tasse elevate,peso su onesti

Bankitalia: “Pressione fiscale esagerata sugli onesti. Serve la crescita, necessaria una manovrina dal 2015”

La pressione fiscale al 44 per cento è “molto elevata” sia a livello storico sia nel confronto internazionale – 3 punti sopra paesi Ue – e “l’elevato livello di evasione fiscale rende il carico sui contribuenti onesti ancora più ingente” ed “é ostacolo alla crescita”. A dirlo non è un pericoloso sovversivo ma Daniele Franco di Bankitalia in audizione sul Def al Senato.
Correzioni per il pareggio nel 2015 – “Per mantenere il pareggio di bilancio anche dal 2015 sarà necessario introdurre ulteriori correzioni, sia pure di dimensioni limitate rispetto a quanto fatto in passato”, ha detto il direttore centrale per la ricerca economica. Affinché il risultato del pareggio di bilancio “sia riconosciuto anche a livello europeo “vanno però immediatamente dissipate le incertezze sulla stabilità del gettito legato al vigente sistema di imposizione degli immobili”, ha spiegato Franco. Nel testo non viene comunque fatto alcun riferimento esplicito all’Imu mentre in un altro capitolo si fa riferimento alla riforma del catasto per eliminare iniquità.
Serve anche la crescita economica – “La gravità della situazione richiede un’azione di politica economica ampia e organica, che coniughi l’equilibrio dei conti pubblici e le azioni strutturali volte a innalzare il potenziale di crescita dell’economica con il sostegno in tempi brevi del sistema produttivo e delle fasce deboli della popolazione”, sostiene l’uomo di Bankitalia.

Enrico Letta: “Governo ma non a tutti i costi”.

Enrico Letta: “Governo ma non a tutti i costi”. Napolitano: “Massimo accordo fra i partiti”

Incarico di formare il governo a Enrico Letta. Il presiente della Repubblica scioglie la riserva e convoca al Quirinale il vicesegretario del Pd. Dopo le consultazioni lampo circolava insistemente il nome di Matteo Renzi come papabile per Palazzo Chigi, oltre a Giuliano Amato. Ma già questa mattina il cerchio si è stretto intorno al giovane Letta, nipote dell’ex sottosegretario dle governo Berlusconi, Gianni Letta. Enrico sarà il più giovane presidente del Consiglio d’EuropaLa diretta: 
17:13 – Marino: “Letta brillante ma sarà prova difficilissima” – “I partiti hanno combinato un disastro. Non sono stati capaci di eleggere un presidente della Repubblica e adesso Napolitano che avrebbe preferito non esserlo sta cercando un candidato. Penso che Letta sia una persona brillante ed è messo ad una prova difficilissima”. Così il candidato a sindaco di Roma Ignazio Marino risponde su SkyTg24. “La fase del presidente della Repubblica – ha aggiunto – non é stata gestita nel migliore dei modi. A differenza di altri membri del mio partito io potevo attraversare piazza Montecitorio senza la paura di essere aggredito”.
16:32 – Angeletti: “Ha nostra stima, ci attendiamo scelte giuste” – Enrico Letta “é una persona capace, equilibrata e perbene. Speriamo che riesca nell’impresa di formare il Governo. Da lui ci attendiamo scelte giuste ed efficaci”. Lo afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, auspicando che “tagli davvero i costi della politica, riduca le tasse sul lavoro, finanzi la cassa integrazione in deroga, risolva il problema degli esodati e, oltre alla nostra stima, avrà anche il nostro sostegno e il nostro plauso”.
16.29 – Gasparri: “Governo sia politico e restituisca Imu” – “Ieri ci siamo visti con Berlusconi e si è ribadito che i contenuti per noi sono essenziali. L’abbattimento del prelievo fiscale per le nuove assunzioni e restituzione dell’Imu sono esigenze irrinunciabili. I contenuti sono la prima cosa e devono essere molto chiari”. Lo dice in diretta a Tgcom24 Maurizio Gasparri (Pdl) nel giorno dell’incarico a Enrico Letta. Sulla matrice politica del nuovo governo ha aggiunto: “Letta non è un tecnico. In un governo ci possono essere anche figure tecniche, ma l’impianto del governo deve essere politico con esponenti chiaramente riconoscibili. Se si mandano le controfigure allora ci si disimpegna e sarebbe un motivo di non fiducia”.
16:22 – Boccia (Confindustria): “Partiti convergano per risolvere problemi” – C’é soddisfazione in Confindustria per gli sviluppi in queste ore della crisi politica. Da Milano, dove si trova per partecipare alla presentazione di alcune rassegne nel settore della grafica, il vicepresidente Vincenzo Boccia, si augura ora che si acceleri la formazione del nuovo Governo. “Il lavoro dei Saggi di Napolitano – ha detto Boccia – dimostrano che partiti diversi possono convergere per risolvere i problemi del Paese. 
16:08 – Civati: “Governo è politicissimo, non sono d’accordo” – “Mi dispiace, ma continuo a non essere d’accordo”. Pippo Civati, con un post sul suo blog, conferma il suo dissenso dal governo guidato da Enrico Letta. “Soprattutto perché il governo, di ora in ora, si irrobustisce, e il governo di scopo sta diventando un governo di scopone (scientifico) – aggiunge il deputato Pd – un governo politicissimo, basato sulla collaborazione Pd-Pdl, senza scadenza, non a caso presieduto dall’ultimo dirigente del Pd che non si è dimesso (perché eletto dall’assemblea, ma non solo)”. “Le cose, dal mio punto di vista – conclude – stanno peggiorando”. 
15.40 – Nota di Monti: Letta saprà consolidare la credibilità dell’Italia – “Il presidente del Consiglio uscente Mario Monti, anche a nome del governo – si afferma in una nota diffusa da Palazzo Chigi – si è rallegrato con il presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta e gli ha augurato pronto e pieno successo nella formazione del nuovo governo. Grazie all’articolata e significativa esperienza già maturata malgrado la giovane età in campo politico, culturale e sociale, il presidente Letta saprà guidare efficacemente l’Italia nell’impegnativo percorso di riforme istituzionali ed economiche necessarie per realizzare una crescita sostenibile, una maggiore equità e un rinnovato rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni”.
15.32 – Nuovo profilo twitter di Letta – “Unico profilo ufficiale. Vicesegretario del Pd”. Lo precisa sul suo profilo il presidente incaricato Enrico Letta dopo la nascita su twitter di un nuovo account ‘Enricolettagov’.
15.30 – Monti: governo uscente a disposizione per agevolarlo – “Mario Monti e l’intero governo uscente sono fin d’ora a disposizione del presidente incaricato Letta per agevolarlo il più possibile nell’assunzione del gravoso compito a lui affidato dal Capo dello Stato”: così una nota di palazzo Chigi con cui il premier uscente si rallegra con Enrico Letta.
15.10 – Marcucci: veto a REnzi, ma non era berlusconino? – “‘Renzi no, quello ci frega’. Così il Cav avrebbe messo il veto sul sindaco. Lo ricordo a chi per mesi ha definito Matteo un berlusconino”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Andrea Marcucci.
15.01 – Svp: valuteremo rispetto autonomie – Il segretario Svp Richard Theiner saluta con favore la nomina di Enrico Letta. “L’Italia non può restare un solo giorno in più in questo stato comatoso”, afferma Theiner che sollecita la riforma della legge elettorale, la riforma del Parlamento e misure per il rilancio dell’ economia. “I parlamentari Svp – annuncia – valuteranno il governo sulla base del rispetto delle autonomie”.
15.00 – Caltagirone: al paese serve un nocchiero – “Valuto positivamente che a due mesi dalle elezioni l’Italia finalmente abbia un governo, perché ne ha bisogno: il momento è difficile”. Francesco Gaetano Caltagirone risponde così, a margine dell’assemblea di Caltagirone Spa, ad una domanda sull’incarico di formare un governo affidato oggi dal Capo dello Stato a Enrico Letta. “La cosa importante – dice – è che ci sia responsabilità perché come diceva Dante, e lo diceva dell’Italia di qualche secolo fa, ‘nave senza nocchiero in gran tempesta’”.
14:55  – Su Twitter nasce account ‘enricolettagov’  – “Benvenuti! Apro questo nuovo account Twitter mentre mi reco al Quirinale per ricevere l’incarico di Governo dalle mani del Presidente”. Lo scrive Enrico Letta inaugurando un nuovo account twitter. “Intendo far divenire questo account – scrive – che gestirò personalmente, un luogo di informazione e discussione sul Governo che intendo formare”. “Grazie a tutti coloro che vorranno seguirmi (e consigliarmi)”. L’account ha già 1.500 follower il primo account che Letta ha seguito è quello del Papa.
14:45 – Letta, incontro con Boldrini? E’andato benissimo – “E’ andato benissimo”. Così il premier incaricato Enrico Letta commenta il breve colloquio avuto negli uffici di Montecitorio con la presidente della Camera, Laura Boldrini.
14:30 – Letta per 15 minuti da Grasso al Senato – E’ durato circa 15 minuti al Senato l’incontro tra il premier incaricato, Enrico Letta, e il presidente, Pietro Grasso. Al termine, il vicesegretario del Pd è andato via senza rilasciare dichiarazioni, ma , ad una signora che lo ha salutato incoraggiandolo, ha risposto: “Dita incrociate”, facendo anche il gesto con entrambe le mani.
14.15 – Letta: risposta lal’mergenza giovani – Bisogna dare una risposta all’emergenza giovani e questa sarà una priorità. Lo ha affermato Enrico Letta nell’affermare di aver accettato con riserva l’incarico di formare un nuovo governo.
13:55 – Letta, dopo l’incarico dai presidenti delle Camere – Il presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta, direttamente dal Quirinale ha raggiunto prima palazzo Montecitorio e poi palazzo Madama per comunicare l’incarico ai presidenti delle Camere Laura Boldrini e Pietro Grasso, come da prassi.
13:50 – Napolitano: Si affermi massimo rispetto reciproco – Serve un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche. E’ l’invito rivolto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo il conferimento dell’incarico a Enrico Letta. “E’ essenziale in questa fase, in cui ancora si sentono le ricadute polemiche di stagioni precedenti, che si affermi un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche impegnate a collaborare – ha detto Napolitano – si riconosca il ruolo di ciascuno nel governo di larga convergenza. E’ importante che ieri il Pd abbia assunto questa decisione, sappiamo quale sia l’impegno del Pdl ribadito ieri nel modo più categorico da Berlusconi. Tutti cooperino, anche i mezzi di informazione, per favorire il massimo di distensione piuttosto, che rinfocolare vecchie tensioni, per il bene del paese”.
13:40 – Napolitano:Letta mia scelta autonoma, non c’erano veti – Giorgio Napolitano conferma di aver ricevuto carta bianca dai partiti che ieri sono saliti al Quirinale per le consultazioni sulla formazione del governo. “La scelta che mi toccava fare l’ho compiuta tenendo conto delle consultazioni di ieri, in particolare da chi era già predisposto a collaborare al governo non sono state poste pregiudiziali circa il nome della persona a cui dare l’incarico – ha detto il Presidente della Repubblica- perciò ho avuto la più assoluta libertà e autonomia come da prassi costituzionale”.
13:27 – Napolitano: “Ora massima collaborazione tra partitI” – “E’ importante – prosegue il Capo dello Stato dopo aver conferito l’incarico a formare il governo ad Enrico Letta – che si riconosca il ruolo che ciascuna forza deve avere, è importante la decisione presa ieri da Pd come ha ricordato le stesso Letta e sappiamo l’impegno del Pdl che mi è stato ribadito in modo categorico ieri da Berlusconi”.
13:25 – Napolitano: Sono fiducioso, Letta avrà successo – Il presidente della Repubblica è “pienamente fiducioso” sul tentativo di Enrico Letta di far nascere il suo primo governo, convinto che il premier incaricato “avrà successo”. Lo ha detto lo stesso Giorgio Napolitano al Quirinale, dopo l’incarico a Letta. Napolitano ha sottolineato “l’esigenza di assoluto rispetto fra tutte le forze politiche” per far nascere il governo, ricordando “l’impegno categorico per il Pdl preso dal presidente Berlusconi”. E ha rivolto anche un invito “a tutti, compresi i mezzi di informazione, a contribuire e cooperare per non rinfocolare tensioni e rasserenare” il clima del confronto politico.
13:20 – Napolitano: Letta con larghe intese unica maggioranza – L’incarico a Enrico Letta per una “larga intesa per far nascere il Governo di cui il Paese ha assolutamente bisogno ora è stata la sola soluzione possibile” per “dare una maggioranza parlamentare stabile sia alla Camera che al Senato”. Lo ha detto, dopo l’incarico a Letta, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
13: Appello Letta: mi rivolgo a tutte le forze politiche – Enrico Letta ha rivolgo un “appello a tutte le forze politiche presenti in parlamento”, in vista delle consultazioni che farà da domani per la formazione del governo e ha aggiunt, parlando al Quirinale dopo aver ricevuto l’incarico di Presidente del Consiglio: “parlerò con tutti, soprattutto sulle riforme: dovremo farle insieme con la più larga partecipazione”.
13:17 – Letta, Governo è di servizio nazionale, non nasce a ogni costo – Il primo governo Letta va considerato un “governo di servizio nazionale” che “non nascerà ad ogni costo” ma del quale “il Paese ha assolutamente bisogno”. Lo ha sottolineato il premier incaricato, scegliendo lui la definzione a suo giudizio più idonea per il suo tentativo che dovrà vedere un'”intesa forte” per farlo nascere, basata sul “confronto con tutte le forze poliiche” e “ovviamente per primo con il Pdl”.
 13:15 – Letta:, italiani stanchi giochetti politica, cambiare – “Questo governo non nascerà a tutti i costi ma se ci saranno le condizioni. Io ce la metterò tutta perché gli italiani non ce la fanno più dei giochetti della politica. Con grande umiltà e senso del limite ma con una determinazione fortissima a dare seguito alla volontà del presidente della Repubblica”, ha detto Letta.
13:10 – Letta:  domani consultazioni, poi scioglierò riserva – Enrico Letta condurrà nella giornata di domani le consultazioni per la formazione del nuovo governo, “terminate le quali tornerò spero nel più breve tempo dal presidente della Repubblica a sciogliere la riserva”. Lo ha reso noto lui stesso al Quirinale dopo l’incarico, sottolineando che si “tratta di un tentativo molto complesso e difficile”. Letta ha voluto esprimere “un pubblico ringraziamento al presidente Napolitano per le sue scelte e il suo operare al quale il Paese è grato”.
13.03 – Letta: mia sorpresa pari a senso di responsabilità. Ho accettato con riserva.
13.01 – Napolitano dà l’incarico a Letta che accetta con riserva – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dato l’incarico di formare il governo a Enrico Letta, il quale ha accettato con riserva. Lo ha comunicato il segretario generale del Quirinale Donato Marra.
12.47 – Papà Letta: contento ma terrorizzato dal momento – “Sono contento ma sono anche terrorizzato perché il momento è così complicato che non è facile fare il capo del governo in queste circostanze”. Così dalla sua villetta a Colignola, frazione di Pisa, il padre di Enrico Letta, Giorgio, ha commentato l’incarico che il figlio deve ricevere dal presidente Napolitano.
12.36 – Letta da solo al Quirinale guidando la sua Fiat Ulisse – Da solo, guidando la sua Fiat Ulysse. Così il probabile neoincaricato premier, Enrico Letta, è entrato al Quirinale, dove è atteso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
12.26 – Bersani: beinissimo Letta – Pierluigi Bersani ha commentato con grande soddisfazione l’incarico a Enrico Letta. “Bene, benissimo” ha detto entrando alla sede del Pd.
12.20 – Amato: soddisfatto per Letta – Soddisfatto di Enrico Letta presidente del Consiglio incaricato? “Assolutamente sì”. Sono le uniche parole di Giuliano Amato, arrivato ora al Vittoriano per la presentazione della mostra su Machiavelli.
12.15 – Enrico Letta arrivato al Quirinale – Il vicesegretario dle Pd è giunto al Quirinale per incontrare il capo dello Stato, dal quale riceverà l’incarico di formare un nuovo governo. 
11.30- Napolitano convoca Letta al Quirinale – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha convocato per le 12.30 Enrico Letta al Quirinale per conferirgli l’incarico di formare un nuovo esecutivo. Secondo fonti parlamentari, il vice-segretario del Pd sarebbe stato preferito a Giuliano Amato, il cui nome è circolato insistentemente nei giorni scorsi.
11.00 – Alfano: no ad un governicchio balneare – Dal Pdl arriva intanto un avvertimento ai democratici. “E’ bene chiarire al Pd che per noi non ci sarà un nuovo caso Marini, non daremo il sostegno a uno di loro cui loro non daranno un sostegno reale, visibile e con un programma fiscale chiarissimo ed inequivocabile”, dice Angelino Alfano. “Se si tratta di un governicchio qualsiasi, semibalneare, lo faccia chi vuole, ma noi non ci stiamo”, precisa il segretario.
10.30 – Le consultazioni – Ieri durante le consultazione del presidente Giorgio Napolitano, sono emerse le posizioni note dei partiti. Dal Pdl é giunta la richiesta di un governo “forte e duraturo” con un accordo politico tra i partiti che lo sostengono e un sì ad Amato; sulla stessa onda Scelta Civica, mentre Sel e Lega si sono chiamati fuori, annunciando di voler stare all’opposizione. Una cosa che preoccupa Pd e Pdl che temono di ripetere lo schema del governo Monti, con le due rispettive estreme che cavalcano l’opposizione sociale. In tal senso non è chiaro se il “no” della Lega a Amato sia una scusa per tenersi fuori dal governo o é il motivo reale di tale scelta.
Complicata la posizione del Pd – La Direzione ha approvato a stragrande maggioranza il sì ad appoggiare il governo del Presidente, con propri uomini nella compagine governativa. Ma le quasi due ore di permanenza al Quirinale della delegazione, guidata da Enrico Letta e non dal dimissionario Pier Luigi Bersani, indica che il partito con più voti in Parlamento ha seri problemi. Il primo di essi è che i gruppi parlamentari non rispecchiano la Direzione del partito, come si è visto la scorsa settimana, e c’é quindi un margine di incertezza su eventuali defaillance al momento di votare la fiducia o anche nei mesi successivi. La richiesta fatta a Napolitano è che il profilo del governo non dia l’immagine dell'”inciucio” di basso profilo, e abbia un certo tasso di discontinuità.
Il toto ministri – Per le altre caselle si parla di Fabrizio Saccomanni al Tesoro, di Mario Monti agli Esteri. Qui potrebbe essere chiamato Massimo D’Alema così come alla Difesa, mentre è plausibile la conferma di Anna Maria Cancellieri all’Interno. La sua collega Paola Severino vuole invece lasciare la Giustizia e a via Arenula potrebbe approdare Niccolò Zanon. Infine c’é il tema dei vice premier con Enrico Letta (nel caso dovesse prevalere alla fine Amato al comando), Mario Mauro e Angelino Alfano in pole position, ma con qualche mal di pancia del Pd a vedere il proprio numero due a fianco di quello del Pdl.

Gli hacker “bucano” le mail dei parlamentari del M5s: “Pubblicheremo tutto”

Gli hacker “bucano” le mail dei parlamentari del M5s: “Pubblicheremo tutto”

Le caselle di posta elettronica di una trentina di parlamentari del Movimento 5 Stelle sono state “bucate” per mesi e il loro contenuto letto e “salvato”. I “pirati”, che si autodefiniscono “Gli hacker del Pd”, in un messaggio sul loro sito (http://glihackerdelpd.bitbucket.org/) pubblicato anche su youtube, minacciano il M5S di rendere noto il contenuto integrale delle mail dei parlamentari se non verranno esaudite le loro richieste: la “pubblicazione immediata” dei “Redditi e patrimoni di ‘Giuseppe Grillo’ e ‘Gianroberto Casaleggio'”, nonché il “dettaglio dei ricavi derivanti dal sito ‘www.beppegrillo.it’ e correlati”. A dare notizia del presunto “ricatto” è il sito de l’Espresso.
Nell’articolo si afferma che i giornalisti del settimanale hanno parlato con i responsabili dell’azione. Nel video si legge, mentre scorrono immagini di esponenti del movimento di Grillo: “Vi abbiamo osservato per lungo tempo. Abbiamo studiato ogni vostra mossa… E siamo rimasti delusi. Un movimento che poteva portare una speranza è finito per arricchire pochi.
Promuovete la trasparenza… ma non la praticate in casa. E’ venuto il momento della resa dei conti. Abbiamo una copia di tutte le vostre email. Se non le volete vedere pubblicate dovete soddisfare alle nostre richieste”.
Gli hacker minacciano di pubblicare ogni settimana il contenuto della casella email di un parlamentare ‘stellato’ diverso. Si tratta, sempre, di caselle che i parlamentari hanno presso provider privati e non di quelle di Camera e Senato: l’operazione sarebbe cominciata infatti nel novembre dello scorso anno, quando gli esponenti ‘spiati’ non erano ancora stati nemmeno candidati.
La prima casella “pubblicata”, annunciano, è quella di Giulia Sarti, deputata ventiseienne del M5S, capolista grillina per l’Emilia-Romagna. Si tratta di una casella di Hotmail. Il link fornito dagli hacker, almeno al momento, non sembra funzionare e risulta impossibile scaricare il file “zippato” che dovrebbe contenere le mail “rubate”.

Arrestato l’ex tesoriere della Lega Belsito

Arrestato l’ex tesoriere della Lega Belsito: associazione a delinquere. Gip: yacht da 2,5 milioni a Riccardo Bossi

L’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per associazione a delinquere e truffa aggravata in relazione all’inchiesta sui fondi del Carroccio. Nell’inchiesta spunta anche uno yacht del valore di 2,5 milioni di euro acquistato da Riccardo Bossi, figlio di Umberto. 
Era già indagato – Belsito era già indagato per appropriazione indebita e truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini. Inchiesta che un anno fa, con le prime perquisizioni e le prime informazioni di garanzia, aveva travolto la Lega, portando anche alle dimissioni da segretario del Senatur, Umberto Bossi. L’ex leader della Lega, infatti, è indagato da mesi per truffa ai danni dello Stato, mentre i suoi due figli, Renzo il ‘Trota’ e Riccardo, sono accusati di appropriazione indebita. L’inchiesta era prossima alla chiusura e poi è arrivata la svolta di stamani con gli arresti anche per l’ipotesi di associazione per delinquere. Da quanto si è saputo, nelle nuove misure cautelari (due persone sarebbero ricercate dalla Gdf di Milano) è contestato anche il riciclaggio. Nell’ambito delle indagini i pm, stando a quanto era emerso nelle scorse settimane, avevano quantificato in circa 19 milioni di euro le spese sospette con fondi pubblici ottenuti dalla Lega, quando a guidare la tesoreria c’era Belsito.
Arrestato anche Bonet, l’uomo degli investimenti in Tanzania – Con Francesco Belsito è stato arrestato anche Stefano Bonet l’uomo degli investimenti del Carroccio in Tanzania. Altri due indagati sono ricercati. A vario titolo le accuse sono di associazione per delinquere, truffa aggravata, appropriazione indebita e riciclaggio.
La polemica sui diamanti – Proprio nei giorni scorsi i diamanti acquistati dall’ex tesoriere erano stati motivo di polemica. I “diamanti di Belsito”, mostrati a Pontida da Roberto Maroni sono stati “una cazzata”, aveva detto Umberto Bossi, conversando con i cronisti a Montecitorio. “Doveva portare i soldi, vendere i diamanti e portare i soldi dicendo alla gente: ‘ogni sede riceve tot soldi”, aveva spiegato. 
Pm: con Belsito comitato d’affari – Un “comitato d’affari” che utilizzava la propria influenza per gestire presunti rapporti illeciti nel mondo dell’imprenditoria italiana. Lo ipotizza la Procura di Milano che, in base agli approfondimenti sul capitolo Fincantieri, ha portato in carcere Belsito. Nell’inchiesta, per la quale sono stati arrestati anche l’imprenditore Stefano Bonet e il procacciatore d’affari Romolo Girardelli (e una quarta persona é ricercata all’estero) sono indagati per associazione per delinquere, tra gli altri, anche Bruno Mafrici, professionista calabrese che aveva un ufficio nello studio milanese Mgim e il promotore finanziario Paolo Scala. Questo filone di indagine ha ‘fotografato’ una serie di presunti rapporti illeciti ‘costruiti’ da Belsito, che in passato è stato nel cda di Fincantieri, grazie all’influenza acquisita per via dei suoi incarichi a livello di partito e politici. Infatti, oltre ad aver ricoperto il ruolo di tesoriere in via Bellerio, è stato anche sottosegretario del Ministero per la Semplificazione normativa all’epoca guidato da Roberto Calderoli. La tranche dell’indagine che riguarda le ordinanze di custodia cautelare di oggi, e nella quale è contestato anche il riciclaggio in relazione ai fondi della Lega investiti in Tanzania e a Cipro, è distinta dall’altro filone ribattezzato ‘The family’ e che riguarda le spese della famiglia Bossi e che é in via di chiusura.

Richiesta carcere risale a fine ottobre – La richiesta di custodia cautelare in carcere dei pm di Milano nei confronti di Francesco Belsito, dell’imprenditore Stefano Bonet, del procacciatore d’affari Romolo Girardelli e di una quarta persona è stata inoltrata al gip Gianfranco Criscione alla fine dello scorso ottobre. La richiesta è arrivata dopo gli approfondimenti del capitolo che riguarda anche Fincantieri e gli investimenti con i fondi della Lega in Tanzania e a Cipro.

Gip: yacht da 2,5 milioni a Riccardo Bossi – Spunta anche uno “yacht del valore di 2,5 milioni di euro” acquistato da Riccardo Bossi, figlio di Umberto, nell’inchiesta milanese che stamani ha portato in carcere Belsito. Lo yacht, stando all’ordinanza del gip, sarebbe stato comprato con l’appropriazione indebita dei fondi del Carroccio. Nell’ordinanza del gip di Milano, Gianfranco Criscione, che ha firmato gli arresti richiesti dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, si fa riferimento, infatti, a una nota di polizia giudiziaria del 3 ottobre scorso, dalla quale si evince che l’espulsione di Belsito dalla Lega “ha tutt’altro che interrotto il criminoso e criminogeno rapporto tra il medesimo Belsito e Girardelli, da ultimo incentrato sulle questioni relative a uno yacht”. Si tratta di uno yacht “del valore di 2,5 milioni di euro, che Riccardo Bossi, figlio di Umberto Bossi, avrebbe a suo tempo acquistato avvalendosi di un prestanome grazie a un’ulteriore appropriazione indebita di Belsito”. La stessa nota della Gdf, chiarisce il gip, “fa emergere pure che Belsito tuttora intrattiene poco trasparenti rapporti d’affari con un’esponente della Lega Nord di Chiavari, tale Dujany Sabrina”. Il gip sottolinea, infine, per i quattro arrestati il “concreto e fortissimo pericolo di reiterazione dei reati”. 
Gip: Era fulcro di rete criminosa – Francesco Belsito “era il fulcro di una rete” di persone tra loro “stabilmente” legate da un “generico accordo criminoso” che aveva lo scopo di sfruttare in modo “illecito” le “molteplici e rilevante ‘entrature’ politiche, imprenditoriali e bancarie vantate”. E’ quanto si legge nel provvedimento del gip di Milano Gianfranco Criscione. Secondo la ricostruzione del giudice le “entrature” sarebbero state “usate per facilitare il conferimento alle società del gruppo di Bonet”, titolare di Po.La.Re, di Marco Polo Technology e Fi.Tecno, “di ingenti commesse di ricerca e sviluppo pressoché totalmente fittizie” da parte di Siram, società del settore dell’energia e della tutela ambientale. Commesse che, secondo la ricostruzione del giudice, “erano esclusivamente o quasi esclusivamente finalizzate alla maturazione di un falso credito di imposta da parte del committente” e che riguarda gli esercizi del 2009 e del 2010. Per questo a Belsito e a Bonet, in concorso con alcuni dipendenti di Siram, è stato contestato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per poco più di 8 milioni di euro.