Vuoi diventare un imprenditore? Usufruisci dei finanziamenti a fondo perduto!

Vuoi diventare un imprenditore? Usufruisci dei finanziamenti a fondo perduto!

Il tuo sogno è metterti in proprio? Se sì abbiamo buone notizie per te! E’ possibile infatti usufruire di finanziamenti a fondo perduto che consentono di aprire un’attività. Il bando scade il 19 ottobre

di Valentina Vacca23 agosto 2012
 

Ammonta a 4,1 milioni di euro il fondo messo a disposizione dalla Nazionale Politiche Giovanili per il finanziamento di progetti ideati da giovani che intendano aprire un’attività in proprio. Ogni progetto potrà essere finanziato fino a 25 mila euro e dovrà far parte di uno dei seguenti ambiti:

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a)Tutela e valorizzazione del territorio (sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico);

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b) Sviluppo dell’economia della conoscenza e dell’innovazione (innovazioni di prodotto e di processo, media e comunicazione, nuove tecnologie)festa_giovani;

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c) Inclusione sociale e cittadinanza attiva (qualità della vita, contrasto all’emarginazione sociale, disabilità, antirazzismo, fenomeni migratori, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, impegno civile)

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CHI PUO’ PRESENTARE DOMANDA
Il bando “Principi Attivi” (questo il nome dell’iniziativa) è rivolto ai giovani con un’età compresa tra i 18 e i 33 anni residenti nella regione Puglia. I gruppi di lavoro devono essere composti da minimo due persone e in caso di approvazione del progetto questi si devono impegnare a costituire un soggetto giuridico.

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Per informazioni, presentazione della domanda e per consultare il bando vi invitiamo a consultare il sito dell’iniziativa “Principi Attivi“.

Al via il concorso per l’assunzione di quasi 12 mila insegnanti

Al via il concorso per l’assunzione di quasi 12 mila insegnanti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato quattro decreti presidenziali in base ai quali è stato approvato un nuovo piano assunzioni che prevede la regolarizzazione di 12 mila insegnanti mediante un maxi concorso che verrà fatto entro quest’anno

di Valentina Vacca27 agosto 2012
 

E’ il primo maxi concorso dal 1999 destinato agli insegnanti, ma non solo. Prevista infatti anche l’assunzione, oltre che di docenti e personale educativo e di docenti per le Accademie e i Conservatori di Musica, anche di dirigenti scolastici, personale tecnico-amministrativo e tre unità di direttore amministrativo per il settore AFAM.

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Ecco come si articolerà il maxi concorso:

– assunzione di 1213 dirigenti scoinsegnanti_felicilastici, trattenuta in servizio di 134 dirigenti scolastici per l’a.s. 2012/2013, assunzione di 21.112 unità di personale docente ed educativo;

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-assunzione di 60 docenti di I e II fascia per le Accademie e i Conservatori;

-assunzione di 280 unità di personale tecnico-amministrativo e 3 unità di direttore amministrativo

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Per quanto concerne l’assunzione dei 11.892 docenti, il 24 settembre sarà pubblicato il bando di concorso (scadrà il 24 ottobre) per titoli ed esami su base regionale e inoltre altrettanti posti saranno messi a disposizione dal Miur attingendo dalle attuali graduatorie. La procedura concorsuale avverrà secondo modalità innovative per favorire l’ingresso nella scuola di insegnanti giovani, capaci e meritevoli. Visto l’elevato numero di potenziali candidati, vi sarà una prova selettiva da svolgersi alla fine di ottobre, su una batteria di test uguale per tutte le classi di concorso.

E’ necessaria l’abilitazione?
 Sì, anche se il Ministero ha affermato che potranno partecipare anche i non abilitati in caso non ci dovesse essere un numero sufficiente di abilitati (un’ipotesi abbastanza surreale secondo noi..). Il Ministero sta vagliando l’ipotesi di destinare circa il 10-15% dei posti disponibili agli under 30 ma su questo fatto non vi sono ancora certezze.

I COSTI DEL CONCORSO E LE ULTIME DICHIARAZIONI DI PROFUMO, Leggi qui >>

A gennaio sarà svolta la prova scritta (consistente anche in una prova strutturata di verifica delle competenze disciplinari), in modo da avere i tempi per svolgere la prova orale (con l’inserimento di una simulazione di una lezione per verificare l’abilità didattica) e pubblicare le graduatorie in tempo utile per l’immissione in ruolo per l’a.s. 2013/2014. A questo primo bando seguirà un secondo entro maggio 2013, disciplinato dalle nuove regole di reclutamento, attualmente in fase di preparazione.

La Merkel promuove Monti

ertice a Berlino, la Merkel promuove Monti:
“Eccezionale l’agenda delle riforme dell’Italia
Azione del premier decisiva contro lo spread”

Monti: “In 7 mesi progressi del governo”. Merkel: “Sosterremo Draghi”. Poi saluta: “E’ stato bello!”

“Abbiamo contatti molto stretti fra Italia e Germania. A livello bilaterale abbiamo rapporti eccellenti’’. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel a Berlino in conferenza stampa col premier italiano Mario Monti. ‘’Abbiamo un’agenda molto ambiziosa per le prossime settimane”

 
Berlino, vertice bilaterale Monti-Merkel
Il vertice Monti-Merkel (Afp)

Berlino, 29 agosto 2012 – Abbiamo fatto progressi contro la crisi del debito sovrano ‘’ma non ci si può fermare quando c’è qualche parvenza di un qualche risultato, bisogna andare avanti con determinazione’’. Così Mario Monti da Berlino, nella conferenza stampa cha ha fatto seguito al vertice bilaterale con la cancelliera Angela Merkel. “I progressi dell’Italia sono stati riconosciuti anche dai mercati”.

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“Sono molto grato alla cancelliera Merkel per questo invito e per la conversazione molto approfondita, cordiale e costruttiva che abbiamo avuto su temi bilaterali, europei e anche mondiali. Io mi sono trovato qui al suo fianco per la prima volta nel mese di gennaio: non sono passati molti mesi ma mi sembra di poter dire che sono stati realizzati nei singoli paesi Ue e in Europa progressi significativi in questi sette mesi”.

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“GRAZIE AI PARTITI” – “Ho detto più volte che sono compiaciuto e grato del senso di responsabilità in questi mesi di tre partiti, che in passato erano in grosse polemiche gli uni con gli altri, ma che hanno saputo dimostrare sostegno all’azione di governo in una situazione difficile per il paese”. “Siamo in una fase – ha proseguito -in cui, fatte importanti riforme strutturali, stiamo andando avanti risolutamente nella spending review per tagliare i costi nel settore pubblico”.

 ANGELA MERKEL PROMUOVE L’ITALIA – “Abbiamo contatti molto stretti fra Italia e Germania. A livello bilaterale abbiamo rapporti eccellenti’’. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel a Berlino in conferenza stampa col premier italiano Mario Monti. ‘’Abbiamo un’agenda molto ambiziosa per le prossime settimane. Con gli strumenti giusti possiamo stabilizzare l’euro e renderlo più forte’’.

Angela Merkel ha poi lodato l’azione del governo Monti: ‘’L’agenda di impegni di impegni di Roma è eccezionale’’. “E’ una mia convinzione che il governo italiano guidato da Monti sta dando un contributo rilevante” e che lo “spread tra Btp e Bund potrà abbassarsi. Abbiamo completa fiducia che il governo italiano potrà prendere tutte le misure necessarie”. “Non abbiamo parlato di questo in maniera oggettiva – aggiunge la Merkel rispondendo a chi le chiedeva se avesse suggerito una richiesta dell’Italia al fondo salva-stati per avere garanzie per il dopo voto in Italia – non siamo arrivati a questo”.

L’EUROZONA – “Siamo d’accordo sul fatto che abbiamo un’agenda ambiziosa. Ma abbiamo i mezzi necessari per stabilizzare l’eurozona”. Merkel ha aggiunto che in questo senso l’Esm è fondamentale. “Non ho preoccupazioni sul fatto che possoiamo continuare il processo di integrazione europea”. “La governance è forte – aggiunge – Non c’è ancora abbastanza stabilità, dobbiamo fare ancora molto, ma abbiamo anche fatto tanto. Non c’è preoccupazione su questo”.

DRAGHI – L’Esm “è fondamentale”, “possiamo renderlo più forte”, ma “vorrei citare Draghi, è anche la mia convinzione che una licenza bancaria dell’Esm non è compatibile con i trattati”. “Sosterremo il lavoro del presidente della Bce Draghi, come di Van Rompuy e di Juncker”.

IL SALUTO FINALE – Entusiastico apprezzamento di Angela Merkel per Mario Monti al termine della comune conferenza stampa alla Cancelleria. Prima di congedarsi dai giornalisti il cancelliere ha rivolto all’ospite italiano un “grazie, è stato bello con lei!”, affermazione rilevata immediatamente con grande meraviglia dal cronista della televisione pubblica tedesca che commentava l’evento. “Non capita molto spesso di ascoltare dalla bocca della Merkel un apprezzamento del genere”, e’ stata la stupita, ma compiaciuta sottolineatura dell’eccellente clima personale in cui si sono svolti oggi i colloqui tra il presidente del Consiglio ed il capo del governo tedesco.

Meteo, autunno in arrivo

Meteo, autunno in arrivo: neve in montagna
Crollano le temperature:
15 gradi in meno

Week-end all’insegna del maltempo

Da giovedì pomeriggio arriva Poppea, la prima depressione autunnale. Neve sulle Alpi, crollo delle temperature anche di 15 gradi, piogge e temporali

 
In arrivo temporali e grandine sulla Lombardia (Newpress)

In arrivo temporali e grandine sulla Lombardia (Newpress)

Roma, 29 agosto 2012 – “L’estate subira’ uno scossone, da venerdi’ e’ in arrivo la prima depressione di stampo autunnale, che interessera’ tutta l’Italia, con pioggia, neve in quota e colonnina in picchiata anche di 15 gradi”. Lo segnala il direttore di 3bmeteo.com, Sergio Brivio: “Ci saranno piogge, temporali e tornera’ anche la neve sulle Alpi, a quote insolite per il mese di agosto: anche sotto i 2000 metri”.

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Da giovedi’ pomeriggio temporali, anche a carattere di nubifragio, interesseranno Piemonte, Liguria e poi alta Lombardia. Venerdi’ il maltempo interessera’ tutto il nord e anche Toscana, Lazio e Umbria. Nel weekend la fase di maltempo riguardera’ tutta l’Italia. Le temperature subiranno un vero e proprio tracollo, specie al centronord: si perderanno talora fino a 15 gradi in sole 48 ore. Quello che si formera’, spiega Brivio, “e’ il primo ciclone mediterraneo della stagione autunnale. Dove con il termine ciclone intendiamo un’intensa perturbazione a riccio (vortice), che si forma in seguito all’interazione tra l’aria fredda in discesa dal nord Europa con le calde acque del Mediterraneo, originando un centro di bassa pressione attorno al quale fa perno la perturbazione stessa. Normalmente questo tipo di configurazione si verifica durante il mese di settembre: siamo dunque un po’ in anticipo sulla tabella di marcia. La presenza di un mare decisamente ancora caldo (piu’ caldo del normale anche di 3 – 4 gradi) dara’ energia ai fenomeni, che potrebbero essere molto intensi”. 

La depressione rimarra’ sul posto per diversi giorni, tanto che anche per l’inizio della prossima settimana piogge e temporali interesseranno ancora gran parte dell’Italia, seppure in forma piu’ attenuata. Questo non significa che l’estate sia finita: infatti, gia’ dalla meta’ della prossima settimana avremo gradualmente il passaggio a un tempo piu’ soleggiato e con una graduale ripresa delle temperature, pur senza i picchi di calore delle ultime settimane.

Antonio Sano’, direttore del portale IlMeteo.it, che ha denominato la depressione “Poppea”, conferma che il vortice rimarra’ sul Mediterraneo nel week end e che dopo una breve tregua nella giornata di domenica, ci sara’ un nuovo peggioramento che si concretizzera’ in altre piogge all’inizio della settimana. “Il mese di settembre – sottolinea Sano’ – si preannuncia altalenante con periodi piovosi alternati a fasi piu’ calde”.

Isaac diventa uragano e punta su New Orleans.


Isaac diventa uragano e punta su New Orleans. Obama parla alla nazione «pronti a evacuare»

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Argomenti: Politica | Barack Obama | Robert Bentley | NasaFema | Golfo del Messico | Phil Bryant | Mitch Landrieu |Stati Uniti d’America

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«Ascoltate le autorità: se vi dicono di evacuare, evacuate» dice il presidente americano Barack Obama in vista dell’arrivo di Isaac sulle coste del Golfo del Messico. Il presidente, rivolgendosi in tv ai cittadini americani delle zone in cui è stato dichiarata l’emergenza – fra cui Louisiana e Mississippi – ha spiegato che a causa della tempesta tropicale ora uragano, ci potrebbero essere «significative inondazioni». Il presidente ha quindi invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico sottolineando che la Fema, la Protezione civile americana al centro delle critiche per l’uragano Katrina causa della devastazione di New Orleans nel 2005, è al lavoro già da una settimana per far fronte nel migliore dei modi all’emergenza. Obama, forse consapevole che nonostante gli uragani siano fenomeni abituali molti americani continuano a morire per il maltempo, avverte: «Non è il momento di sfidare il destino, ascoltate le autorità locali». «Come presidente -dice – continuerò a fare tutto il possibile per aiutare i residenti ad affrontare e superare l’arrivo di Isaac».

La Fema ha allestito delle basi operative in Alabama e Florida, oltre che in Louisiana e nel Mississippi mentre l’uragano si avvicina alle coste, fa sapere la Casa Bianca. Alla velocità di 70 miglia orarie, circa 110 chilometri, Isaac si avvicina alla costa Usa del Golfo del Messico e si prepara ad attraversare la città di New Orleans, minacciando anche la Florida e Tampa dove si aprirà tra breve la convention dei repubblicani americani in vista delle elezioni del 6 novembre.

 

A New Orleans che rivive in queste ore l’incubo di Katrina, uragano che il 29 agosto del 2005 si abbatté sull’area distruggendo gran parte della città e uccidendo 1800 persone, è da poco iniziato a piovere, ed è già una città fantasma. Molti abitanti hanno comunque deciso di abbandonarla prima dell’ordine di evacuazione. Si prevedono venti molto forti, intorno ai 120 chilometri orari, e piogge fitte e intense, fino a 40-50 centimetri. Il sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu ha detto che ordinerà l’evacuazione solo se Isaac si trasformerà in uragano di livello 3 (Katrina, con oltre 1.800 morti, raggiunse il livello 5).

Lo spauracchio dell’uragano intanto in Florida ha frenato le proteste a Tampa, dove comunque l’allarme é rientrato, contro la Convention repubblicana. Al primo corteo svoltosi lunedì mattina hanno partecipato appena 200 persone, contro le 5mila previste. Molti manifestanti hanno deciso di non andare all’evento per via del maltempo: sono stati annullati 16 pullman in arrivo da New York, Miami e altre località. Il candidato Mitt Romney, che a Tampa verrà incoronato rivale ufficiale di Barack Obama, é atteso nel pomeriggio insieme alla moglie Ann che salirà sul palco del Bay Times Forum con l’obiettivo, secondo gli esperti, di «umanizzare» la figura del marito. Non é escluso che possa prendere la parola anche lo stesso Romney, nonostante il suo discorso sia in programma per giovedì. E Isaac ha fatto rimandare anche il lancio da parte della Nasa del Radiation Belt Storm Probes, due sonde a bordo di un razzo Atlas che dovranno investigare lo spazio a 40mila chilometri dalla Terra, e ora anche loro attendono il passaggio dell’uragano.

La Catalogna lancia l’Sos a Madrid

La Catalogna lancia l’Sos a Madrid. Rajoy: rischia l’insolvenza. La Ue: pronti ad aiutare la Spagna

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Mariano Rajoy e Herman VanRompuy - ReutersMariano Rajoy e Herman VanRompuy – Reuters

La Regione autonoma spagnola della Catalogna ha annunciato di voler chiedere un aiuto finanziario di 5,023 miliardi allo Stato centrale a causa di difficoltà nel rifinanziamento come già altre Regioni della Spagna. Come spiegato dal portavoce del Governo regionale, è stato deciso di «richiedere la partecipazione al fondo di liquidità» creato da Madrid per aiutare le Regioni.

Il premier spagnolo Mariano Rajoy spiega che Madrid ha deciso di aiutare la Regione perché rischia l’insolvenza. «La Catalogna – dice Rajoy nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio dell’Ue, Herman Van Rompuy – non ha abbastanza liquidità per far fronte ai pagamenti sul debito, per questo ha chiesto aiuto».

 
 

Crescono di conseguenza i timori per la Spagna: «siamo pronti ad intervenire sulla base di un breve preavviso» ha detto il presidente del consiglio Ue Herman Van Rompuy nel corso della conferenza stampa congiunta col premier spagnolo Mariano Rajoy. La Spagna ha intrapreso misure «decise e coraggiose» ha aggiunto Van Rompuy secondo Bloomberg.

Ma Rajoy sottolinea che Madrid «non sta negoziando con la Bce» aiuti per un possibile salvataggio del paese. Il premier spagnolo ribadisce che Madrid è in attesa che l’Eurotower dettagli le misure che intende prendere per dimunire la pressione sui costi di finanziamento della Spagna, prima di decidere eventuali richieste di nuovi aiuti internazionali.

Il portavoce del Governo regionale della Catalogna ha sottolineato che la Regione chiederà il sostegno dello Stato centrale «senza accettare alcuna condizione politica». La Catalogna è la prima regione spagnola a fornire un’indicazione esatta dell’aiuto finanziario di cui ha bisogno, ma altre regioni, come Valencia e la comunità autonoma di Murcia, hanno già detto di aver bisogno del sostegno dello Stato. È la Regione più indebitata del Paese (40 miliardi alla fine del primo trimestre 2012).

Governata dalla coalizione nazionalista CiU, aveva già preannunciato quest’estate di voler fare ricorso al fondo di liquidità anche in vista della necessità di rimborsare, nel secondo semestre di quest’anno, debito per 5,75 miliardi. Il fondo ha una dotazione complessiva di 18 miliardi ed è stato creato in luglio dal Governo per aiutare le regioni a rifinanziare il debito.

Usa, Romney incoronato a Tampa

Usa, Romney incoronato a Tampa: sarà lui a sfidare Obama nella corsa alla Casa Bianca

Dopo sei anni la nomination repubblicana è finalmente nelle mani di Mitt Romney. La convention inaugurata ieri a Tampa nel Massachuisset ha incoronato Mitt Romney candidato repubblicano per la Casa bianca. La sfida a Obama è partita quando il totale dei candidati a favore del senatore raggiunge quota 1.144, grazie ai 50 voti che arrivano dal New Jersey. 
“Mitt! Mitt! Mitt!” hanno urlato i presenti al Tampa Bay Times Forum, mentre in sottofondo partiva “Shout”, la hit portata al successo dagli Isley Brothers nel 1959. Giovedì Romney accetterà la nomination, poi inizierà la seconda fase dlel acampagna elettorale per cercare di prendersi la rivincita per la sconfitta di quattro anni fa (si era candidato, ma la nomination era andata al senatore John McCain).
Al termine della “roll call”, la procedura con cui i rappresentanti degli Stati assegnano uno alla volta i propri delegati al candidato alla presidenza prescelto (salvo improbabili sorprese, i voti vanno sempre a chi ha vinto le primarie nello Stato), la maggioranza dell’ex governatore del Massachusetts era schiacciante: 2.061 voti, contro i 193 di Ron Paul, lontanissimo secondo (9 voti sono andati a Rick Santorum, uno a testa a Michele Bachmann, Jon Huntsman e Christina Roemer; 20 gli astenuti e i voti non assegnati).
Al di là dei numeri, appunto scontati, fanno notizia i voti che Ron Paul è riuscito a ottenere. Voti di protesta, che dimostrano le divisioni interne al partito repubblicano. I fan del deputato del Texas hanno rumorosamente sostenuto il loro candidato, accogliendo con urla entusiastiche l’appoggio di Iowa, Nevada e Minnesota. “Let him speak”, fatelo parlare, ha urlato qualcuno, facendo riferimento al fatto che Paul non è stato incluso nella lista degli speaker.
Ann: Mitt è l’uomo di cui l’America ha bisogno – “Mitt Romney è l’uomo di cui l’America ha bisogno, non fallirà, non ci lasceerà cadere, rimetterà in piedi l’America”: lo ha dichiarato Ann Romney, moglie del candidato Repubblicano alla Casa Bianca, nel discorso pronunciato alla convention del partito a Tampa. “Stasera voglio parlarvi col mio cuore, voglio parlarvi dell’amore. Ho letto da qualche parte che il nostro è un matrimonio da favola: ma nelle favole che ho letto non ci sono mai lunghe e piovose sere invernali, con cinque bambini che urlano tutti insieme, e queste favole non hanno mai capitoli intitolati sclerosi a placche o tumore al seno. Nessun matrimonio da favola, il nostro è un matrimonio vero”, ha continuato Ann Romney. Al discorso era presente anche Mitt, che alla fine ha abbracciato la moglie e che dovrà tenere il proprio discorso di accettazione della nomination – ufficialmente concessagli ieri dalla convention – giovedì sera.

Triplice omicidio in Calabria

Triplice omicidio in Calabria, uccisi padre e due figli incensurati. C’è un sospettato, è irreperibile

C’è un sospettato nelle indagini sul triplice omicidio, costato la vita a Reno Borgese di 48 anni, e Antonio e Francesco Borgese, di 27 e 21 anni, compiuto la notte scorsa a Rizziconi, centro della piana di Gioia Tauro. La polizia sta cercando prove a conferma della propria tesi. E’ quanto si è appreso da fonti vicine all’inchiesta. La polizia, infatti, avrebbe concentrato le proprie attenzioni su un giovane, che al momento non è stato rintracciato, che avrebbe avuto una lite con una delle vittime, pare per una questione legata ad una ragazza. Allo stato, comunque, non è stato emesso alcun provvedimento. Per fare il punto sulle indagini, il procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Creazzo ed il pm Francesco Iglio, che coordinano l’inchiesta sul triplice omicidio, hanno incontrato il dirigente ed il vicedirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria, Gennaro Semeraro e Francesco Rattà, e del Commissariato di Gioia Tauro, Fabio Catalano. All’uscita bocche cucite da parte di tutti, ma la sensazione è che la soluzione del caso possa essere vicina.
Gli inquirenti sono sulle tracce del possibile responsabile – Secondo quanto si è appreso, Antonino Borgese, nipote e cugino delle vittime, sarebbe stato raggiunto da un proiettile ad una spalla. L’uomo è ricoverato nell’ospedale di Polistena e non è in pericolo di vita. Interrogato dagli inquirenti non avrebbe fornito indicazioni sul nome dell’omicida. Dalle indagini sarebbe comunque emerso il particolare di un’auto di colore grigio sul luogo del triplice omicidio.
Una prima ricostruzione non ancora definitiva – Nella serata di martedì uno dei figli di Remo Borgese, avrebbe avuto una lite con un altro giovane. Poche ore dopo, padre e figli, insieme ad un altro parente, Antonino, lo avrebbero incontrato per un chiarimento, ma il giovane, forse accompagnato da un amico, si sarebbe presentato all’appuntamento armato di pistola sparando una decina di colpi che hanno raggiunto Antonio e Francesco al torace e Antonino ad una spalla. Remo, invece, è stato colpito alle spalle, forse mentre stava tentando di fuggire. Tant’è che sulla strada, fino ad una distanza di una cinquantina di metri dal luogo della strage, sono state trovate varie macchie di sangue.
Escluso il movente mafioso – Remo è giunto già cadavere mentre il nipote era ferito. Sul posto sono stati recuperati sette bossoli di pistola calibro 9, ma gli investigatori ritengono che i colpi sparati siano stati di più, almeno una decina, e che alcuni siano andati persi nella confusione che si è creata subito dopo la strage. La polizia esclude al momento il movente mafioso. Le tre vittime erano tutte incensurate.

Isaac è diventato un uragano

Isaac è diventato un uragano. Obama: “Pronti a evacuare New Orleans”

La tempesta tropicale Isaac è diventata uragano. Lo conferma il National Hurricane Centre. Isaac ha raggiunto la forza di uragano di “Categoria 1”, con venti fino a 75 miglia orarie (120 chilometri orari). Il governatore della Louisiana, Bobby Jindal, ha spiegato che sono attesi “venti forti per almeno 36 ore”. L’andatura dell’uragano – spiegano gli esperti – è infatti piuttosto lenta. La principale preoccupazione però non è quella dei venti, ma quella delle possibili inondazioni.
L’appello di Obama – Intanto Barack Obama ha lanciato un appello alla popolazione in vista dell’arrivo dell’uragano: “Ascoltate le autorità: se vi dicono di evacuare, evacuate”. Il presidente americano ha detto che nel sud del Paese si sta per ”affrontare una grande tempesta”, confermando che Isaac arriverà sulla costa meridionale degli Usa stasera. Obama – rivolgendosi in Tv ai cittadini americani delle zone in cui è stato dichiarata l’emergenza – ha spiegato che a causa della tempesta tropicale, che si è trasformata in uragano, ci potrebbero essere “significative inondazioni”. Il presidente ha quindi invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico sottolineando come la FEMA, la Protezione civile americana, sia al lavoro già da una settimana per far fronte nel migliore dei modi all’emergenza.
Sindaco di New Orleans: no a evacuazione  – Nelle ore precedenti il sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu, aveva escluso  un ordine di evacuazione obbligatoria dalla città messa in ginocchio dall’uragano Katrina, esattamente cinque anni or sono. Come si legge sulla stampa Usa online, Landrieu ha detto che ordinerà l’evacuazione solo se Isaac si trasformerà in uragano di livello 3 (Katrina, con oltre 1.800 morti, raggiunse il livello 5).
Da tempesta a uragano – Da tempesta tropicale, Isaac si è trasformato in uragano per il prolungato contatto con le acque temperate del Goldo del Messico, ma secondo gli esperti difficilmente supererà il livello 1, o nella peggiore delle ipotesi il livello 2. “C’è un punto al di là del quale una evacuazione obbligatoria non è più possibile, e siamo giunti a questo punto – ha spiegato Landrieu – . E non ci aspettiamo un evento analogo a Katrina, con gli argini che si rompono”.
Evacuazione solo per le zone più a rischio – E’ stato chiesto invece agli abitanti di alcuni dei comuni vicini a New Orleans, specialmente in quelli non protetti da argini, a rischio inondazione, di evacuare l’area. In Alabama, il governatore Robert Bentley ha dichiarato lo stato di emergenza, ordinando l’evacuazione a chi vive nei pressi della città di Mobile. Lo stesso ha fatto il suo collega del Mississippi Phil Bryant, chiedendo di evacuare le aree costiere. In Louisiana, lo stato di emergenza a livello federale è stato dichiarato lunedì dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
I morti sono 19 ad Haiti – Col passare delle ore Isaac – che ha già fatto 19 morti e centinaia di feriti ad Haiti – si rafforza sempre di più e punta dritto verso la costa meridionale degli Stati Uniti, quella che si affaccia sul Golfo del Messico, dove dovrebbe arrivare nelle prossime ore. A New Orleans torna l’incubo Katrina, il terribile uragano che proprio il 29 agosto del 2005 distrusse gran parte della città, causando oltre 1.800 morti in tutta la Louisiana e provocando oltre 80 miliardi di danni: la più grave calamità naturale della storia degli Stati Uniti, almeno in termini economici. Isaac difficilmente raggiungerà la potenza distruttrice di Katrina (che fu di Categoria 3, con venti oltre i 170 chilometri orari), ma – avverte lo Us National Hurricane Center di Miami – rappresenta comunque “una seria minaccia per le vite umane”.
Stato di emergenza in 4 stati – Così, lo stato di emergenza è stato proclamato in ben quattro Stati: Florida, Louisiana, Alabama e Mississipi. In migliaia sono già in fuga dalle proprie abitazioni. Solo in Louisiana sono state evacuate oltre 50.000 persone, e molte altre potrebbero essere invitate ad abbandonare la propria zona nelle prossime ore. Le autorità locali, da Tampa a New Orleans a Mobile, invitano la popolazione a non farsi prendere dal panico, ma a tenersi comunque pronta per ogni emergenza, compreso il pericolo di inondazioni e di blackout. Attualmente i venti viaggiano ad una velocità di 65 miglia all’ora, oltre i 100 chilometri orari. Ma se Isaac si trasformerà in uragano sono attesi venti fino a 150 chilometri orari. Gli esperti, comunque, ancora non escludono che il tragitto di Isaac – al momento praticamente identico a quello di Katrina – possa alla fine deviare dalla sua attuale traiettoria.
Grande preoccupazione della protezione civile – Ma i vertici della Fema (Federal Emergency Management Agency), la protezione civile americana, esprimono grande preoccupazione, invitando a non sottovalutare per nessun motivo la situazione. Lo stesso presidente statunitense, Barack Obama, ha assicurato che tutte le risorse disponibili per far fronte alle calamità naturali saranno messe a disposizione degli Stati in pericolo, e persino il Pentagono ha messo a disposizione decine di aerei ed elicotteri per fronteggiare gli eventuali soccorsi. Le grandi compagnie aeree (per ora la United e la Delta) stanno invece cancellando a raffica i voli verso New Orleans e l’Amtrak, la società ferroviaria statunitense che gestisce l’alta velocità, ha sospeso i collegamenti verso New Orleans da domani al 29 agosto.
28 agosto 2012

Carbosulcis, i minatori minacciano: pronti a fare di tutto per salvare il lavoro

Carbosulcis, i minatori minacciano: pronti a fare di tutto per salvare il lavoro

TMNews
“Siamo pronti a tutto, anche a fare i matti”. I minatori della Carbosulcis che da ieri occupano la miniera di Nuraxi Figus a Gonnesa (Sulcis Iglesiente) sono decisi a non mollare la loro lotta. Con loro hanno, a loro detta, 690 chili di esplosivo e mille detonatori, circostanza che però le forze dell’ordine smentiscono. Fatto sta che la tensione è altissima.
I minatori chiedono al Governo di sbloccare il progetto di rilancio della miniera con la produzione di energia pulita dal carbone attraverso la cattura e lo stoccaggio di Co2 nel sottosuolo. In buona sostanza, una centrale elettrica sarà collegata direttamente alla miniera, cosa che permetterebbe di utilizzare il carbone estratto che non sarebbe più venduto all’Enel. L’energia elettrica prodotta, sarebbe poi venduta alle aziende di Portovesme come l’Alcoa, a prezzi sicuramete inferiori a quelli attuali. In ballo ci sono creazione di 1500 nuovi posti di lavoro a fronte di un investimento di circa 200 milioni di euro l’anno per otto anni. Il ‘niet’ da parte dell’esecutivo nazionale segnerebbe probabilmente l’atto di morte delle miniere del Sulcis Iglesiente.
Lo stipendio, per i minatori della Carbosulcis, arriverà fine a dicembre. E il dopo è quantomai incerto. In passato la miniera, che è ancora attiva e occupa attualmente 463 lavoratori, è stata occupata altre tre volte: nel 1984, nel 1993 e nel 1995, quando i lavoratori rimasero asserragliati in galleria per 100 giorni.
Intanto i minatori hanno trascorso la seconda notte nelle gallerie senza peraltro interrompere la produzione di carbone. Con loro, a quasi 400 metri sotto terra è anche il deputato iglesiente del Pdl, Mauro Pili che ha fatto sapere che starà con i minatori fino a quando “non sarà convocata la Camera per affrontare l’argomento”.