Isaac è diventato un uragano

Isaac è diventato un uragano. Obama: “Pronti a evacuare New Orleans”

La tempesta tropicale Isaac è diventata uragano. Lo conferma il National Hurricane Centre. Isaac ha raggiunto la forza di uragano di “Categoria 1”, con venti fino a 75 miglia orarie (120 chilometri orari). Il governatore della Louisiana, Bobby Jindal, ha spiegato che sono attesi “venti forti per almeno 36 ore”. L’andatura dell’uragano – spiegano gli esperti – è infatti piuttosto lenta. La principale preoccupazione però non è quella dei venti, ma quella delle possibili inondazioni.
L’appello di Obama – Intanto Barack Obama ha lanciato un appello alla popolazione in vista dell’arrivo dell’uragano: “Ascoltate le autorità: se vi dicono di evacuare, evacuate”. Il presidente americano ha detto che nel sud del Paese si sta per ”affrontare una grande tempesta”, confermando che Isaac arriverà sulla costa meridionale degli Usa stasera. Obama – rivolgendosi in Tv ai cittadini americani delle zone in cui è stato dichiarata l’emergenza – ha spiegato che a causa della tempesta tropicale, che si è trasformata in uragano, ci potrebbero essere “significative inondazioni”. Il presidente ha quindi invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico sottolineando come la FEMA, la Protezione civile americana, sia al lavoro già da una settimana per far fronte nel migliore dei modi all’emergenza.
Sindaco di New Orleans: no a evacuazione  – Nelle ore precedenti il sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu, aveva escluso  un ordine di evacuazione obbligatoria dalla città messa in ginocchio dall’uragano Katrina, esattamente cinque anni or sono. Come si legge sulla stampa Usa online, Landrieu ha detto che ordinerà l’evacuazione solo se Isaac si trasformerà in uragano di livello 3 (Katrina, con oltre 1.800 morti, raggiunse il livello 5).
Da tempesta a uragano – Da tempesta tropicale, Isaac si è trasformato in uragano per il prolungato contatto con le acque temperate del Goldo del Messico, ma secondo gli esperti difficilmente supererà il livello 1, o nella peggiore delle ipotesi il livello 2. “C’è un punto al di là del quale una evacuazione obbligatoria non è più possibile, e siamo giunti a questo punto – ha spiegato Landrieu – . E non ci aspettiamo un evento analogo a Katrina, con gli argini che si rompono”.
Evacuazione solo per le zone più a rischio – E’ stato chiesto invece agli abitanti di alcuni dei comuni vicini a New Orleans, specialmente in quelli non protetti da argini, a rischio inondazione, di evacuare l’area. In Alabama, il governatore Robert Bentley ha dichiarato lo stato di emergenza, ordinando l’evacuazione a chi vive nei pressi della città di Mobile. Lo stesso ha fatto il suo collega del Mississippi Phil Bryant, chiedendo di evacuare le aree costiere. In Louisiana, lo stato di emergenza a livello federale è stato dichiarato lunedì dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
I morti sono 19 ad Haiti – Col passare delle ore Isaac – che ha già fatto 19 morti e centinaia di feriti ad Haiti – si rafforza sempre di più e punta dritto verso la costa meridionale degli Stati Uniti, quella che si affaccia sul Golfo del Messico, dove dovrebbe arrivare nelle prossime ore. A New Orleans torna l’incubo Katrina, il terribile uragano che proprio il 29 agosto del 2005 distrusse gran parte della città, causando oltre 1.800 morti in tutta la Louisiana e provocando oltre 80 miliardi di danni: la più grave calamità naturale della storia degli Stati Uniti, almeno in termini economici. Isaac difficilmente raggiungerà la potenza distruttrice di Katrina (che fu di Categoria 3, con venti oltre i 170 chilometri orari), ma – avverte lo Us National Hurricane Center di Miami – rappresenta comunque “una seria minaccia per le vite umane”.
Stato di emergenza in 4 stati – Così, lo stato di emergenza è stato proclamato in ben quattro Stati: Florida, Louisiana, Alabama e Mississipi. In migliaia sono già in fuga dalle proprie abitazioni. Solo in Louisiana sono state evacuate oltre 50.000 persone, e molte altre potrebbero essere invitate ad abbandonare la propria zona nelle prossime ore. Le autorità locali, da Tampa a New Orleans a Mobile, invitano la popolazione a non farsi prendere dal panico, ma a tenersi comunque pronta per ogni emergenza, compreso il pericolo di inondazioni e di blackout. Attualmente i venti viaggiano ad una velocità di 65 miglia all’ora, oltre i 100 chilometri orari. Ma se Isaac si trasformerà in uragano sono attesi venti fino a 150 chilometri orari. Gli esperti, comunque, ancora non escludono che il tragitto di Isaac – al momento praticamente identico a quello di Katrina – possa alla fine deviare dalla sua attuale traiettoria.
Grande preoccupazione della protezione civile – Ma i vertici della Fema (Federal Emergency Management Agency), la protezione civile americana, esprimono grande preoccupazione, invitando a non sottovalutare per nessun motivo la situazione. Lo stesso presidente statunitense, Barack Obama, ha assicurato che tutte le risorse disponibili per far fronte alle calamità naturali saranno messe a disposizione degli Stati in pericolo, e persino il Pentagono ha messo a disposizione decine di aerei ed elicotteri per fronteggiare gli eventuali soccorsi. Le grandi compagnie aeree (per ora la United e la Delta) stanno invece cancellando a raffica i voli verso New Orleans e l’Amtrak, la società ferroviaria statunitense che gestisce l’alta velocità, ha sospeso i collegamenti verso New Orleans da domani al 29 agosto.
28 agosto 2012
Isaac è diventato un uraganoultima modifica: 2012-08-28T19:50:27+02:00da ugo565
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