50 “italiani” tra gli jihadisti, in Italia 200 reclutatori. Allarme per terroristi infiltrati tra migranti

50 “italiani” tra gli jihadisti, in Italia 200 reclutatori. Allarme per terroristi infiltrati tra migranti

25 Agosto 2014. Politica

 

Cresce il pericolo jihadista in Italia con il risciò di gravi attentati. 50 giovani di seconda generazione sono già’ partiti per la Siria o l’Iraq. I servizi segreti italiani segnalano che sono partiti soprattutto dalle città’ del nord, da Milano a Ravenna. I più’ pericolosi sono pero’ i reclutatori, agenti residenti in Italia, rientrati dopo un periodo di addestramento in Afghanistan. Sarebbero pronti ad organizzare attentati. Intanto prosegue il contrabbando di uomini al posto del petrolio. In Libia e’ diventato il business principale. c’e’ pero’ il problema che gli jihadisti hanno conquistato il vecchio aeroporto e che cominciano a dettare legge anche in quel paese. E così, approfittando del contrabbando di uomini e spesso di morte, potrebbero cominciare ad infiltrate tra i migranti terroristi addestrati. E certo, visto i costi dell’addestramento, non li metterebbero su barche della morte, ma su imbarcazioni sicure di arrivare a Lamdepusa. L’Italia deve sbrigarsi a rivedere tutta la sua politica sui profughi o sarà tropo tardi. Sempre che già non lo sia. Impossibile contropporre solidarietà ad una guerra apertamente dichiarata.  La difesa e’ la prima regola per ogni democrazia.