Esplosione a Gaza, muore reporter italiano.

Esplosione a Gaza, muore reporter italiano. E’ Simone Camilli, il padre: “Sono fiero di lui”

Simone Camilli, 35enne videoreporter italiano, è morto per l’esplosione di un missile israeliano durante il disinnesco da parte di esperti palestinesi. Da poco era diventato padre di una bambina. Siddi (segretario Fnsi): “E’ caduto un testimone di verità”

Gaza, 13 agosto 2014  – Simone Camilli dell’Associated Press è il giornalista italiano trentacinquenne rimasto ucciso oggi nella Striscia di Gaza, durante le operazioni di disinnesco di un missile israeliano. A riferirlo è il ministero della Sanità palestinese,e a confermalrlo è Mohammed Abedallah, del settore relazioni internazionali del ministero dell’Informazione del Governo di unità nazionale palestinese. (FOTO) Si tratta dell’unico reporter straniero morto da quando l’8 luglio, è iniziata l’offensiva israeliana contro hamas.

Camilli, giornalista professionista dal 2008, è stato investito dall’esplosione durante il tentativo di alcuni artificieri palestinesi di disinnescare un ordigno israeliano a Beit Lahiya, nel nord della Striscia. Ad avvertire le autorità della presenza dell’ordigno erano stati i residenti dell’area e sul posto si era recata un’unità di ingegneri specializzata in queste operazioni. Camilli è morto insieme ad almeno altre cinque persone, tra cui un giornalista palestinese e alcuni artificieri. Nell’esplosione sono rimaste ferite almeno altre sei persone. La Procura di Roma fa sapere di avere aperto un’indagine.

IL CORDOGLIO DEL MINISTRO MOGHERINI – La morte di Simone Camilli è una tragedia, per la famiglia e per il nostro Paese”, ha detto il ministro degli esteri Mogherini. “Ancora una volta è un giornalista a pagare il prezzo di una guerra che dura da troppi anni e per la seconda volta in pochi mesi piangiamo la morte di ragazzi impegnati con coraggio nel lavoro di reporter”, ha ricordato il capo della Farnesina. “Se ve ne fosse stato bisogno, l’uccisione di Simone dimostra ancora una volta quanto urgente sia arrivare a una soluzione finalmente definitiva del conflitto in Medio Oriente”, ha aggiunto. “Ai familiari e agli amici di Simone voglio esprimere a nome mio e di tutto il governo le condoglianze per questa perdita così dolorosa”, ha concluso Mogherini, che è ora in attesa della imminente convocazione del consiglio affari esteri a Bruxelles, sulle crisi a Gaza, in Iraq e Ucraina.

I PARENTI DI SIMONE: SEMPRE IN PRIMA LINEA – “Simone viveva da lungo tempo in quella zona ma in passato ha seguito anche altri conflitti in zone difficili del mondo, autore di numerosi reportage. E’ sempre stato in prima linea”. Lo raccontano alcuni parenti di Camilli. “Ci hanno comunicato quanto avvenuto i responsabili della sua agenzia – proseguono i parenti, che hanno raggiunto l’abitazione dove vivono a Roma i genitori del giornalista – Simone era stato autore di numerosi reportage e da parecchio tempo viveva nella zona di Gaza”.

IL PADRE –  “Sono fiero di mio figlio. Ha girato il mondo in tutti i posti più pericolosi. Gli ho parlato pochi giorni fa gli avevo detto di stare attento, mi ha detto ‘ma no, qui è tutto tranquillo'”. Queste le parole di Pier Luigi Camilli, padre del fotoreporter e sindaco di Pitigliano, in provincia di Grosseto, dove è stato dichiarato il lutto cittadino. “Potrei dire che è uno dei tanti giovani che vanno fuori per lavorare ma lui non è stato costretto, ha scelto di fare questo mestiere e lo faceva con grande passione” ha aggiunto il sindaco di Pitigliano.  “Simone lascia la moglie e una bambina splendida di tre anni”, ha detto Camilli, spiegando che la nuora è olandese. “Erano qui in vacanza fino a una settimana fa.”

SIDDI (FNSI): CADUTO UN TESTIMONE DELLA VERITA’ – “E’ una notizia terribile, sconvolgente. Nei luoghi di guerra si sa che i rischi sono sempre molto alti, ma la circostanza in cui ha perso la vita Simone Camilli rende ancora più drammatico, doloroso e angosciante quanto è accaduto. E fa rabbia questa nuova esplosione in cui ha perso la vita”. Lo ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, esprimendo il suo cordoglio per la morte del reporter italiano in un’esplosione questa mattina a nord di Gaza. “E’ caduto un testimone di verità, un professionista esperto e coraggioso che non stava dietro le quinte e sapeva muoversi con le dovute attenzioni.”

IL PAPA AI GIORNALISTI: “GRAZIE PER IL VOSTRO SERVIZIO” – Il Pontefice, in volo verso Seul, incontrando i giornalisti, ha fatto una preghiera silenziosa per Camilli. Al termine del silenzio ha commentato: “Queste sono le conseguenze della guerra, è così, grazie per il vostro servizio, per tutto quello che voi farete che non sarà un tour, sarà molto impegnativo”.

LA SITUAZIONE A GAZA – La fine della tregua di 72 ore è prevista per la mezzanotte di oggi, 23 ore italiane, e Israele sta già dislocando forze lungo la linea di demarcazione con la Striscia di Gaza. Nel frattempo si apprende che il capo della diplomazia dell’Unione europea, Catherine Ashton, convocherà un Consiglio Affari Esteri straordinario per venerdì prossimo, 15 agosto, per concordare una risposta europea alle crisi in atto in Iraq, in Ucraina, in Libia e a Gaza.

NETANYAHU CONTRO INDAGINE ONU – Benyamin Netanyahu ha lanciato oggi un affondo verso il Consiglio per i diritti umani dell’Onu, dopo la decisione delle Nazioni Unite di verificare se Israele abbia compiuto crimini di guerra a Gaza. Secondo il premier israeliano i membri della Commissione d’indagine Onu, presieduta da William Schabas ”dovrebbero cercare i criminali di guerra a Damasco, a Baghdad, a Tripoli e a Gaza, non da noi”. “Quel Consiglio, ha tuonato ancora il premier israeliano, ”legittima invece organizzazioni terroristiche, come Hamas e Isis”.

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