Inchino della Madonna al boss: “Pervertito il sentimento religioso, duri provvedimenti in arrivo”

Inchino della Madonna al boss: “Pervertito il sentimento religioso, duri provvedimenti in arrivo”

Vicende come quella della processione di Oppido Mamertina ricorre “in zone dove il pervertimento del sentimento religioso si accompagna spesso all’azione della criminalità e a un’acquiescenza, dettata da paura o interesse, purtroppo ancora diffusa tra le popolazioni”. Così l’Osservatore Romano stigmatizza quanto accaduto in Calabria, dove la processione della Madonna delle Grazie si è fermata davanti all’abitazione del boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all’ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute. La Direzione investigativa antimafia calabrese ha avviato l’inchiesta in seguito alla segnalazione dei carabinieri di Oppido Mamertina, il cui comandante ha abbandonato la processione dopo l’inchino davanti al boss.
L’inchino della Madonna al boss  – L’episodio è accaduto due giorni fa a Oppido Mamertina dove la processione della Madonna delle Grazie della frazione Tresilico si è fermata davanti all’abitazione del presunto boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all’ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute. Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha definito l’episodio come “deplorevoli e ributtanti rituali cerimoniosi” mentre il Vescovo, monsignor Francesco Milito, ha annunciato “provvedimenti energici”.
Grasso: triste omaggio, complimenti al maresciallo – “Ho telefonato al maresciallo Marino per ringraziarlo. Grazie ancora, a nome di tutti cittadini onesti”. E’ quanto ha scritto su Facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso, rivolgendosi al maresciallo dei Carabinieri che ha ordinato i suoi uomini di andarsene di fronte all’ ‘inchino’ della statua della processione di Oppido Mamertino davanti alla dimora del boss. “Sono certo che questo gesto inammissibile, questo tristissimo “omaggio”, non rappresenti il popolo calabrese”, ha aggunto Grasso.
Duro intervento del capo della diocesi – Un “temerario gesto di blasfema devozione che va all’opposto di quella dovuta alla Madre di Dio” ha aggiunto nella sua condanna il vescovo di Oppido-Palmi Francesco Milito. “Chi è riuscito a compierlo, e a ritentarlo – ha aggunto – è lontano da ogni spirito di fede pura, retta ed autentica. Se neanche le parole del Papa, con una condanna da tutti comprensibile nella sua incisiva chiarezza, sono riuscite a far da freno, è segno che l’indurimento di alcune coscienze è sotto il livello di guardia”. E ancora: “L’episodio in questione – ha aggiunto – risulta ancora più grave se si considera l’opera decisa ed energica che, in Oppido Mamertina, comprendente anche Tresilico, a partire dal 15 agosto 2013 con forti segni emblematici, e dal 16 dicembre 2013, a poche settimane dalla nota operazione anti ‘ndrangheta, si è messa in atto per l’educazione delle coscienze nella prospettiva di una radicale conversione, attraverso percorsi di catechesi e di approfondimento, che avranno compimento nella missione cittadina, diretta dai Padri Minimi di san Francesco di Paola con la presenza delle reliquie del Santo”.
Il sindaco prende le distanze – Il sindaco di Oppido, Domenico Giannetta, ha preso le distanze da eventuali gesti non consoni ma “ci pare che è stata ripetuta una gestualità che va avanti da oltre 30 anni”. Alfano si è complimentato con i Carabinieri che hanno preso le distanze da quelli che il Ministro giudica “atti incommentabili”. La Presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha telefonato al maresciallo dei carabinieri Andrea Marino per ringraziarlo. “Quanto è avvenuto nel corso della processione – ha detto – sconcerta e addolora e la Commissione antimafia intende approfondire i fatti incontrando anche lo stesso maresciallo Marino”. Duro è anche il commento del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, secondo il quale il gesto compiuto è “un vero e proprio atto di sfida alle parole di scomunica di Papa Francesco. Bene il comportamento dei Carabinieri ora la Procura farà il suo lavoro”. Non è la prima volta che in Calabria emergono ingerenze della criminalità nei riti religiosi. A Pasqua in due comuni del vibonese c’era stata una forte polemica sullo svolgimento della processione dell’Affruntata.
07 luglio 2014
Inchino della Madonna al boss: “Pervertito il sentimento religioso, duri provvedimenti in arrivo”ultima modifica: 2014-07-24T19:08:58+02:00da ugo565
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