Brasile, ancora scontri. Il presidente Rousseff manda l’esercito in strada per Brasile-Italia

Brasile, ancora scontri. Il presidente Rousseff manda l’esercito in strada per Brasile-Italia

Per garantire la sicurezza di giocatori e tifosi durante la partita Italia-Brasile della Confederations Cup questa sera scenderà in strada anche l’esercito al fianco della polizia. Il presidente brasiliano, signora Dilma Rousseff, ha preso la decisione e ne ha informato i vertici della Fifa, la Federazione internazionale del calcio, riporta il sito “copadomundo.aol.com”. La partita di questa sera fra i padroni di casa e gli azzurri si svolgerà alle 21 (ora italiana) a Salvador. Giovedì scorso, un milione di brasiliani è sceso in strada in ottanta città del Paese per protestare contro gli sprechi di denaro pubblico e le spese eccessive destinate ai Mondiali di calcio del 2014. Molte manifestazioni nelle due settimane precedenti si erano trasformate in scorrerie di massa e saccheggio.
Per calmare gli animi, venerdì sera Dilma Roussef aveva rivolto un messaggio alla popolazione con la promessa di un grande piano in tre punti per migliorare i servizi pubblici: “Destineremo il 6% delle entrate pertrolifere all’istruzione, faremo arrivare medici dall’estero per coprire le carenze della sanità e faremo un piano nazionale per la mobilità”.
La polizia militare brasiliana ha evacuato l’edificio che ospita i ministeri della Cultura e dell’Ambiente, a Brasilia, in seguito alla segnalazione anonima della presenza di una bomba. Sul posto sono giunte squadre di artificieri. Da due settimane, il Brasile è attraversato da imponenti manifestazioni di massa che hanno infiammato le piazze di tutto il gigante sudamericano. Gruppi di manifestanti stanno effettuando saccheggi in negozi nella zona ovest di Rio de Janeiro, secondo quanto mostra la Tv GloboNews. Altri manifestanti hanno bloccato l’autostrada ‘Presidente Dutra’, che collega San Paolo con Rio de Janeiro, all’altezza di Guarulhos, vicino l’aeroporto internazionale della capitale paulista.
Intanto la Fifa dà l’ulimatum al governo brasiliano: o è assicurata l’incolumità di squadre e dirigenti, o la Confederations sarà sospesa. Lo sostiene UOL Esporte, uno dei principali siti brasiliani, secondo il quale il messaggio è stato recapitato alla presidente Dilma Roussef. UOL sottolinea che ufficialmente la Fifa nega questo ultimatum. Secondo ‘UOL Esporte’, in particolare, l’ultimatum sarebbe arrivato dopo gli attacchi all’hotel e al pullman della Fifa verificatisi la notte scorsa a Salvador. Nell’occasione, dirigenti della Federazione di Zurigo avrebbero minacciato di fermare il torneo in caso di nuovi problemi per le delegazioni straniere.
La Fifa “appoggia il libero diritto di espressione che consente a qualsiasi persona di protestare. Condanniamo la violenza. E abbiamo totale fiducia nelle autorità brasiliane,con le quali siamo in contatto continuo”. Lo afferma il portavoce Fifa Pekka Odrizola tornando a smentire che si sia pensato a fermare la Confederations. “In nessun momento, la Fifa, il Comitato organizzatore locale o il governo federale hanno pensato di sospendere la Confederations Cup. Siamo in contatto con le squadre, le manteniamo informate e non abbiamo ricevuto nessuna richiesta da parte loro di uscire dal torneo”, ha concluso Odrizola.
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha convocato un gabinetto di crisi con i ministri più vicini, a seguito delle manifestazioni in tutto il paese. Le proteste preoccupano il governo brasiliano per l’organizzazione della Giornata mondiale della gioventù, che si terrà dal 23 al 29 luglio prossimi a Rio de Janeiro in occasione della visita di Papa Bergoglio. Lo ha rivelato il segretario alla presidenza, Gilberto Carvalho.
Il Movimento Passe Livre, che ha svolto un ruolo di coordinamento delle recenti manifestazioni di piazza in Brasile, ha annunciato che non convocherà nuove iniziative in segno di protesta per l’aggressione avvenuta ieri di alcuni esponenti del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) della presidente Rousseff da parte della folla. “Il MPL non convocherà altre manifestazioni. Ci sono stati gravi episodi di ostilità da parte di alcuni manifestanti contro politici che dall’inizio della lotta sono sempre stati al nostro fianco”, ha detto Douglas Beloni, portavoce del movimento che si batte per trasporti pubblici gratuiti in tutto il Brasile.
Brasile, ancora scontri. Il presidente Rousseff manda l’esercito in strada per Brasile-Italiaultima modifica: 2013-06-22T19:59:16+02:00da ugo565
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