Tre arresti all’Idi per fatture false, c’è anche padre De Caminada: avrebbe sottratto 4 milioni di euro

Tre arresti all’Idi per fatture false, c’è anche padre De Caminada: avrebbe sottratto 4 milioni di euro

E’ stato arrestato a Roma con l’accusa di aver effettuato fatture false e un’appropriazione indebita per circa 14 milioni di euro, padre Franco De Caminada, consigliere delegato dell’Idi (Istituto Dermopatico dell’Immacolata) fino al dicembre 2011. Insieme a lui, ai domiciliari, la Guardia di Finanza di Roma, ha arrestato anche due imprenditori. Si tratta di Domenico Temperini e Antonio Nicolella.
Padre De Caminada avrebbe sotratto circa 4 milioni di euro: almeno 2,1 milioni li ha prelevati direttamente, in contanti, dalle casse della Provincia Italiana ed altri 1,8 milioni gli sono giunti dalla Elea FP e dalla Elea S.p.a., che – anche per il tramite della Punto Immobiliare s.r.l. – ne hanno schermato la reale destinazione con una serie di fatture false emesse da un’altra società, rappresentata dal responsabile pro tempore del settore commerciale dell’I.D.I. Parte dell’ingente somma è stata destinata all’acquisto ed alla ristrutturazione di un immobile in Toscana, oggi oggetto di sequestro. Peraltro, proprio nel tentativo di ridimensionare la gravità delle condotte appropriative e di salvaguardarne il provento, padre Decaminada, allorquando era già a conoscenza delle indagini nei suoi confronti, aveva donato le quote della Punto Immobiliare s.r.l. alla Provincia Italiana. Le indagini proseguono, al fine di riscontrare verosimili, ulteriori condotte distrattive ai danni.
Inchiesta partita dal mancato pagamento degli stipendi – La vicenda giudiziaria è nata nel dicembre del 2011 in seguito ad un esposto nel quale alcuni dipendenti lamentavano il mancato versamento degli stipendi e segnalavano una serie di incongruenze nella gestione amministrativa della struttura sanitaria. Secondo quanto accertato dai pm romani, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (Idi) sarebbe stato oggetto di una spoliazione sistematica delle casse al punto da creare un buco finanziario da 600 milioni di euro che ha portato la struttura sull’orlo della bancarotta mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. Dal 30 marzo scorso l’istituto è in amministrazione controllata. Oltre agli arresti, altre 10 persone sono state denunciate, a vario titolo, per i reati di riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento delle scritture contabili ed appropriazione indebita.
Società spolpata – Le indagini hanno consentito di accertare “condotte di spoliazioni” per un totale di 14 milioni di euro messe in atto da Decaminada, quale consigliere delegato al Superiore Provinciale dal 2004 al dicembre 2011, incaricato della gestione del comparto Idi-Sanità, da Domenico Temperini, all’epoca amministratore delegato di società interamente partecipate dalla Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione ed attive nel settore della formazione del personale, nonché amministratore di Idi-Farmaceutici e direttore generale pro-tempore del comparto Idi-Sanità e Antonio Nicolella, membro del consiglio di amministrazione della società riconducibili all’Istituto.
Gip: casse svuotate in piena crisi finanziaria – “Le condotte di spoliazione delle casse dell’Idi sono tanto più gravi se si considera che i prelievi più ingenti sono stati effettuati tra il 2010 ed il 2012 quando, cioé, la crisi finanziaria che attanaglia ancora gli istituti ospedalieri che, come ricordato, ha condotto l’ente proprietario a chiedere l’ammissione al concordato preventivo, era ormai divenuta irreversibile”. E’ un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare di circa 20 pagine firmata dal gip Antonella Capri. Decaminada, in particolare ha effettuato “prelievi, tra il 2006 ed il 2012, per un totale di oltre 400mila euro a titolo di ‘rimborso spese’, per le quali la contabilità non è stata rinvenuta alcuna documentazione giustificativa relativa alle spese asseritamente sostenute ed oggetto del rimborso, e negli anni 2011 e 2012 – spiega ancora il gip Capri – ha preso contanti per un totale di 1,7 milioni di euro senza neanche indicare in contabilità una sia pure apparente, ragione del prelievo”.
“Arrestati inclini al delitto” – “Condotte criminose reiterate nel tempo” da “personalità inclini al delitto”. E’ quanto scrive il gip. Il giudice spiega poi che “a carico degli indagati Franco Decaminada e Domenico Temperini sussiste altresì il pericolo in relazione alla genuina acquisizione degli accertamenti per scoprire quale sia stata la destinazione delle ulteriori somme oggetto di indebita appropriazione in danno delle casse dell’Idi e della Provincia Italiana”. Per il giudice, padre Decaminada si è reso responsabile anche di “inquinamento probatorio”, visto “il tentativo posto in essere” dal religioso “con l’atto di donazione del 4 giugno 2012, di alleggerire la propria posizione processuale e di mettere al sicuro l’immobile in cui erano confluite parte delle risorse indebitamente sottratte”.
I lavoratori: “Ora stipendi regolari” – “Questa è la conferma secondo noi che i problemi dell’ospedale sono solo di gestione non di esuberi. Speriamo paghino tutti coloro che hanno sbagliato, che si recuperino un po’ di soldi e i nostri stipendi tornino alla normalità, perché l’ultimo stipendio regolare risale a luglio 2012”. Lo afferma Massimiliano Rizzuto, tecnico di laboratorio dell’Idi di via Monti di Creta, uno dei sindacalisti che mesi fa era salito sul tetto dell’ospedale per rivendicare i pagamenti. “L’atmosfera all’Idi di via Monti di Creta è euforica – dice Massimiliano – C’é addirittura chi propone di spostare la festa dell’Idi dall’8 dicembre, l’Immacolata, al 4 aprile, la nuova liberazione”. Mentre un’altra lavoratrice, che vuole parlare in anonimato aggiunge: “Aspettavamo questa notizia ma semplicemente perché ci hanno fatto del male morale, ci hanno distrutto. Hanno distrutto la nostra dignità, ora speriamo che si risollevi l’istituto, che lavori come qualche anno fa riprendendo la fiducia dei pazienti, e soprattutto che i lavoratori non vengano licenziati. Noi abbiamo dato tanto in questi mesi, senza essere remunerati. E speriamo che vengano ritirati i 405 esuberi annunciati. Se l’atmosfera è euforica? Sì, perché pensavamo che la giustizia non esistesse più. Oggi abbiamo l’animo un po’ più sollevato”.
Tre arresti all’Idi per fatture false, c’è anche padre De Caminada: avrebbe sottratto 4 milioni di euroultima modifica: 2013-04-06T18:24:04+02:00da ugo565
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