Islam, giorni di odio contro l’Occidente.

Islam, giorni di odio contro l’Occidente. Papa in Libano: “La fede autentica non può condurre alla morte”

Quattro morti in Sudan, tre in Tunisia e uno in Libano. Aumenta di ora in ora il bilancio delle vittime segnato dalla rivolta dei più radicali del mondo musulmano contro il film anti islam prodotto negli Stati Uniti. E dopo il tragico assalto di martedì al consolato americano di Bengasi in Libia, venerdì sono state prese di mira anche le sedi diplomatiche dei Paesi dell’Ue. La paura sale, tanto che in Texas e in North Dakota due università sono state evacuate dopo alcune minacce. La Farnesina “ha avviato tutte le misure necessarie” per proteggere il personale diplomatico e le comunità di italiani all’estero”. La diretta:
14:50 Tunisi, ministero Interni: due i morti davanti consolato  Usa – E’ di due morti il bilancio degli scontri avvenuti davanti all’ambasciata americana a Tunisi, dove si è tenuta una protesta contro il film blasfemo su Maometto. In precedenza si era parlato di tre vittime, ma il ministero degli Interni ha chiarito che sono due i morti e una cinquantina le persone rimaste ferite. Tra questi ultimi ci sono 22 agenti di polizia, ha aggiunto il ministero, mentre 28 manifestanti sono stati arrestati e circa 70 veicoli sono stati dati alle fiamme.
14:15 – A Sydney 10 feriti e 8 arresti in scontri consolato Usa – Negli scontri fra polizia e manifestanti avvenuti a Sydney vicino al consolato degli Stati Uniti contro il film su Maometto sono rimasti feriti otto agenti, due dei quali sono stati trasportati in ospedale. Diciassette manifestanti sono stati curati inoltre per gli effetti di spray al pepe e altri due perché sono stati morsi dai cani della polizia. Lo comunica la polizia, aggiungendo che otto persone sono state arrestate per aggressione resistenza a pubblico ufficiale. Per la polizia non è chiaro chi abbia organizzato la protesta.
14:30 – Cresce livello di guardia anche a Firenze – Servizi specifici di vigilanza verso obiettivi sensibili Usa sono stati disposti a Firenze, a seguito della circolare inviata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza a tutti i prefetti e questori, dopo gli incidenti avvenuti in Libia e in diversi paesi del mondo arabo. Numerosi, nel capoluogo toscano, gli obiettivi legati agli Usa. Oltre ad essere sede di un consolato americano, Firenze ospita una ventina americane e decine tra sedi di industrie e banche legate agli Stati Uniti.
14:00 – Tunisi: stampa, salito a 4 numero morti – Secondo il sito Tunisie Numerique, che cita fonti ospedaliere, è salito a quattro il numero dei morti negli scontri di ieri davanti all’ambasciata americana a Tunisi. Tunisie Numerique cita fonti dell’ospedale Mongi Slim dove ieri sono stati portati molti dei feriti.
13:20 – Tunisi, agenti e salafiti in ospedali diversi  – Gli agenti delle forze dell’ordine tunisini (trentuno, secondo il ministro dell’Interno, Ali Laarayedh) e i manifestanti rimasti feriti negli incidenti di ieri, davanti all’ambasciata Usa, sono stati ricoverati in ospedali diversi per motivi di sicurezza. Si è, in sostanza, voluto evitare che gli agenti feriti ed i loro colleghi possano venire a contatto con i parenti dei salafiti ricoverati. Lo stesso Laârayedh ha detto che gli investigatori stanno visionando i molti video – quelli direttamente girati dalla polizia e gli altri che circolano da ieri su siti, tv e Internet – per giungere all’identificazione dei responsabili delle violenze ed alla loro incriminazione.
13:15 – Viminale, aumentare vigilanza obiettivi Usa  – Aumentare le attività di controllo del territorio e la vigilanza sugli obiettivi sensibili di Usa, Gran Bretagna, Germania. E’ quanto prevede una circolare inviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza a tutti i prefetti e questori alla luce degli incidenti avvenuti in Libia e in diversi paesi del mondo arabo.
13:00 – Obama, noi rispettiamo le religioni chi ci ha attaccato non sfuggirà a giustizia – Gli Stati Uniti “hanno un profondo rispetto per la gente di tutte le religioni. Siamo per la libertà religiosa e respingiamo chi denigra le religioni, incluso l’islam”. Lo afferma il presidente americano Barack Obama nel messaggio settimanale, sottolineando che gli Stati Uniti devono “inviare un messaggio chiaro e risoluto al mondo: chi ci ha attaccato non sfuggirà alla giustizia. Non permetteremo a nessuno di scuotere la determinazione americana”.
12:45 – Tunisi, polizia su tracce sceicco salafita  – La polizia tunisina sta cercando, dalla tarda serata di ieri, uno degli esponenti più noti del salafismo, lo sceicco Abou Iyadh, sospettato di avere ispirato i disordini di ieri davanti all’ambasciata americana. Gli agenti, andati a casa dell’uomo per prelevarlo, non l’hanno trovato e a nulla hanno portato le ricerche che si sono protratte per tutta la notte. Esponenti del partito salafita Hezb Ettahir hanno confermato, a radio Mosaique, che Iyahd era presente ieri davanti all’ambasciata americana, ma che si è allontanato quando la situazione ha cominciato a degenerare. Abou Iyadh (il cui vero nome è Seifallah Ben Hassine) è noto per la violenza dei suoi sermoni, dei quali fa anche bersaglio gli sciiti.
12:40 – Talebani pachistani: “Giovani ribellatevi” – I talebani pachistani hanno denunciato il film anti Islam prodotto negli Stati Uniti e chiesto al Pakistan di reagire per difendere la religione islamica. Ilportavoce del Tehrik-e-Taliban Pakistan, Ihsanullah Ihsan, ha messo in guardia gli Stati Uniti “e in suoi alleati” dall’offendere il profeta Maometto. Ha poi rivolto un appello “ai giovani del Pakistan” di “ribellarsi per difendere la religione e la sacralità dell’Islam” come è successo a Bengasi. 

12:15 – Il Cairo, evacuata piazza Tahrir, torna la calma – E’ tornata la calma nei pressi dell’ambasciata Usa a Il Cairo e dell’adiacente piazza Tahrir dopo che le forze dell’ordine hanno proceduto ad evacuare la zona, teatro di scontri per tre giorni consecutivi, dai manifestanti. Decine di persone sono state arrestate mentre il bilancio del ministero dell’interno riferisce di 99 agenti rimasti feriti o contusi. Il ministro dell’Interno Gamal Eddine ha dato atto della “grande saggezza”dimostrata dalle forze dell’ordine durante gli scontri per il film anti islam.

12:00 – India, ancora proteste in Kashmir – Per il secondo giorno consecutivo, gruppi di dimostranti sono scesi in strada nel Kashmir indiano, regione a maggioranza mussulmana, per protestare contro il film anti Islam prodotto negli Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ians. In particolare, un corteo di studenti ha marciato nel capoluogo di Srinagar nell’area di Press Enclave scandendo slogan contro gli Stato Uniti e Israele. Altre manifestazioni si sono tenute nel centro storico. Le autorità dello stato indiano di Jammu e Kashmir avevano chiesto di oscurare l’anteprima del misterioso film ‘The Innocence of Muslims’ su You Tube, ma per ora non sono state prese azioni contro il video. (
11:45 – Tunisi; ministro,non sappiamo chi ha ucciso – Le autorità tunisine non hanno, sino a questo momento, certezze su chi abbia sparato e ucciso, ieri, due manifestanti nel corso dei disordini all’ambasciata americana. In una intervista a radio Shems, il ministro della Salute Abdeltif Mekki ha detto che “al momento non sappiamo se le pallottole sono state tirate dalla polizia tunisina o dalle unità della sicurezza americane, dispiegate sul tetto dell’ambasciata”.
11:30 – Papa: La fede autentica non può condurre alla morte ma alla pace–  “La fede autentica non può condurre alla morte”. Così il Papa in un discorso pronunciato di fronte a rappresentanti del mondo politico, religioso e intellettuale del Libano nel palazzo presidenziale che si trova a Baadba. “La libertà religiosa ha una dimensione sociale e politica indispensabile alla pace!”, ha detto Benedetto XVI. “Essa promuove una coesistenza ed una vita armoniose attraverso l’impegno comune al servizio di nobili cause e la ricerca della verità, che non si impone con la violenza ma con ‘la forza stessa della verità’, quella Verità che è in Dio. Perché la fede vissuta conduce inevitabilmente all’amore.
11:15 – Papa: Convivere con Islam come accade in molte famiglie Libano –  “In Libano, la Cristianità e l`Islam abitano lo stesso spazio da secoli. Non è raro vedere nella stessa famiglia entrambe le religioni. Se in una stessa famiglia questo è possibile, perché non dovrebbe esserlo a livello dell`intera società?”. Lo ha domandato il Papa in un discorso limato fino all’ultimo.
11:05 – Papa: Violenza verbale o fisica viola sempre dignità umana – “Occorre evidentemente bandire la violenza verbale o fisica. Essa è sempre un oltraggio alla dignità umana, sia dell`autore sia della vittima”. Lo ha detto il Papa in un discorso pronunciato a Baadba, in Libano, dove ha caldeggiato la costruzione di una “cultura di pace”.
11:00 – La polizia preleva l’autore del film  – La polizia di Los Angeles la notte scorsa ha prelevato da casa Nakoula Basseley Nakoula, l’uomo ritenuto l’autore del film su Maometto che ha provocato le rivolte nel mondo arabo. Secondo quanto riporta il Los Angeles Times, poco dopo la mezzanotte gli agenti hanno scortato in un’auto un uomo, che si era coperto il volto con un fazzoletto, per portarlo, come è stato precisato in seguito, alla centrale di Cerrito per interrogarlo.
10:00 – Egitto, Calma apparente al Cairo dopo notte di scontri –  – Calma apparente, questa mattina nel centro del Cairo, dopo gli scontri delle ultime ore che hanno opposto le forze dell’ordine ai manifestanti che protestavano contro il film ritenuto anti-islam “The Innocence of Muslims”, girato negli Stati Uniti e diffuso su internet. Secondo al Arabiya, la sicurezza ha ripreso il controllo di piazza Tahrir e dell’area circostante alla vicina ambasciata americana. La polizia in assetto antisommossa ha sgomberato la piazza simbolo della Primavera araba e le strade adiacenti, dopo avere ricevuto rinforzi nella notte. Gli scontri con i manifestanti sono comunque proseguiti per ore: gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni per rispondere a sassaiole e lancio di Molotov da parte della folla inferocita. Il ministero dell’Interno ha annunciato l’arresto di 142 persone.
09:50 – Papa incontra politici e giovani del Medio Oriente – Giornata ‘politica’ oggi per il Papa, nel secondo giorno del suo viaggio in Libano, mentre le autorità civili hanno indetto per tutti i libanesi il giorno di festa. Benedetto XVI stamane si reca al palazzo presidenziale di Baabda per la visita di cortesia al presidente della Repubblica Michel Suleiman (cristiano maronita). Nella stessa occasione incontrerà in privato anche il primo ministro Nagib Mikati (musulmano sunnita) e e il presidente del Parlamento Nabih Berri (musulmano sciita).
09:45 – Tunisia, attaccate caserme durante la notte – Un gruppo di salafiti ha attaccato e incendiato, la scorsa notte, una caserma della Guardia nazionale a Biserta. Un attacco è stato, poi, portato contro un’altra caserma della Guardia nazionale, a Ettadhamen, nella periferia ovest della capitale, ma gli agenti sono riusciti a respingere gli assalitori con un fitto lancio di granate lacrimogene.
09:15 – Panetta, dispiegate forze in 17-18 luoghi – Gli Usa stanno dispiegando forze militari in 17-18 luoghi in tutto il mondo islamico. Lo ha annunciato il segretario americano alla Difesa Leon Panetta alla rivista Foreign Policy senza fornire indicazioni precise su luoghi e numeri. “Dobbiamo essere preparati nel caso in cui le protese dovessero sfuggire di mano”, ha aggiunto Panetta precisando che comunque “una manifestazione di estremisti non è necessariamente espressione del sentire di tutto un paese, come all’epoca del Ku Klux Klan negli Stati Uniti”.
09:10 – Nello Yemen Al Qaeda esorta all’omicidio – Il ramo di Al Qaeda nello Yemen ha esortato i musulmani ad uccidere i diplomatici americani, nel nome di una “crociata” dopo la diffusione di un film su Maometto considerato blasfemo. “Chiunque incontri ambasciatori o emissari americani dovrebbe seguire l’esempio dei libici, che hanno ucciso l’ambasciatore Usa”, è il messaggio lanciato dal gruppo terroristico.
09:00 – Gli Usa potrebbero inviare 50 marines in Sudan – Gli Stati Uniti stanno per inviare altri rinforzi in Medio Oriente e in Nord Africa per difendere le proprie sedi diplomatiche, assaltate nei giorni scorsi da migliaia di manifestanti inferociti per il controverso fil anti-islamico “The Innocence of Islam”, prodotto negli Usa. Come ha detto il segretario alla Difesa americano, Leon Panetta, alla rivista Foreign Policy, gli Stati Uniti “devono essere pronti nell’ipotesi che queste manifestazioni sfuggano di mano”.
08:45 – Monti-Merkel, comune preoccupazione per violenze – Il premier Mario Monti e la Cancelliera tedesca Angela Merkel hanno ”espresso una comune preoccupazione nei confronti della situazione in Medio Oriente, a seguito di recenti manifestazioni di violenza”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi che riferisce di una telefonata tra i due leader europei.
08:40 – Talebani rivendicano attacco a base militare – I talebani afgani hanno rivendicato l’attacco alla base militare di Camp Bastion, dove è di stanza il principe Harry, mettendolo però in relaziona con la diffusione del film su Maometto che sta infiammando il mondo musulmano. “Lo scopo di questo attacco era la vendetta contro gli americani per il film anti-profeta”, ha comunicato un portavoce, Qari Yousuf.
08:36 – Arrestati a Tunisi 28 manifestanti – Resta fermo a due morti e una cinquantina di feriti, oltre a 28 arresti, così come comunicato in nottata dal Ministero dell’Interno, il bilancio ufficiale dei disordini di ieri davanti all’ambasciata americana di Tunisi. Secondo la stessa fonte, tra i feriti 22 sono elementi delle forze dell’ordine, nessuno dei quali, a quanto si apprende, sarebbe in condizioni serie. I manifestanti hanno dato alle fiamme 68 vetture, due camion ed una macchina industriale, oltre ad un automezzo delle forze di polizia.
08:33 – Afghanistan: due marine uccisi nella base del principe Harry– Due marine americani sono morti in un attacco sferrato contro la base aerea britannica di Camp Bastion, la più grande della Nato nella provincia meridionale di Helmand, nel sud dell’Afghanistan. Nella base è di stanza il principe Harry, tornato in Afghanistan per quattro mesi, illeso. Secondo quanto riferito dal portavoce del vicino Camp Leatherneck, base dei marine americani, l’attacco sarebbe stato condotto con armi da fuoco, lanciagranate e lanciamissili. Nell’azione, sarebbero stati uccisi 16 talebani; feriti alcuni soldati della Nato. L’azione ha provocato anche danni ad alcuni velivoli che si trovavano nella base; nell’area, ci sono circa 20.000 tra soldati, civili e contractor dei due Paesi.
08:30 – Allarme bomba in Ohio era falso – Anche l’allerta nel college di Hiram, a 35 chilometri da Cleveland, si è rivelato falso. Dopo ore di ricerche, l’evacuazione è stata cancellata.
08:25 – Farnesina, avviate misure protezione ambasciate italiane – “La Farnesina ha avviato tutte le misure necessarie per la protezione sia del personale diplomatico che delle comunità italiane” nei Paesi coinvolti in cui si sono verificati i recenti incidenti e scontri legati alle proteste contro un film considerato offensivo verso l’Islam. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi a margine di un suo intervento oggi alla manifestazione Atreju ‘la Festa di Giovane Italia’ a Roma.
08:24 – Onu condanna, proteggere i diplomatici – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu condanna con la “massima fermezza” gli attacchi contro le sedi consolari e il personale diplomatico degli stati membri. I quindici ribadiscono che tali “atti sono ingiustificabili a prescindere dalle loro motivazioni” e invitano tutte le autotità a proteggere le sedi e il personale diplomatico e rispettare pienamente i loro obblighi internazionali.
08:23 – Film anti-Islam, le proteste arrivano a Sidney – L’ondata di proteste per il controverso film anti-islamico “The Innocence of Muslims”, che ha infiammato il mondo arabo, è arrivata anche in Australia. Centinaia di persone si sono scontrate con la polizia a Sidney, davanti al Consolato americano. I manifestanti, tra cui anche donne e bambini, sono scesi in strada urlando slogan antiamericani. “Siamo stanchi che tutti deridono il nostro amato profeta”, ha detto un manifestante all’Afp. “Non hanno diritto di irridere il nostro profeta, noi non andiamo in giro a irridere le altre religioni”. “Ci chiamano terroristi”, ha detto un’altra manifestante, Sarah Jacob, “ma stanno terrorizzando il nostro popolo”.
Islam, giorni di odio contro l’Occidente.ultima modifica: 2012-09-15T16:11:41+02:00da ugo565
Reposta per primo quest’articolo