Disoccupazione in Italia, quello che i dati ufficiali non dicono

Disoccupazione in Italia, quello che i dati ufficiali non dicono

In Italia, la disoccupazione è al 10,8%. E’ un dato che non fa proprio sorridere, ma tutto sommato non è così male. Almeno, questo è quel che si potrebbe pensare se lo si confrontasse, senza altri approfondimenti, con dati di altre nazioni. 

Per esempio, la Spagna, che prima del 2009 aveva la disoccupazione al 9%, l’ha vista salire al 25%. Per la Grecia si parla di un 23,1% ufficiale. E allora, l’Italia cos’ha da temere? Nulla, si potrebbe pensare.

Ma i numeri e la statistica non sono sufficienti per definire il quadro di una situazione in maniera complessa e congrua: bisogna anche contestualizzarli, descriverli e parlare delle condizioni al contorno e della situazione generale. E paragonarli ad altri numeri.

Per capire di cosa stiamo parlando, è sufficiente approfondire un po’ questi dati. Sì, è vero, la disoccupazione in Italia è al 10,8%. Ma su una popolazione di 60,8 milioni di residenti, solamente 22,3 milioni di persone sono occupate. 

E’ una contraddizione in termini? Purtroppo no. Vediamo perché, seguendo il ragionamento che propone Fubini sul CorSera.

Tanto per cominciare, la popolazione in Italia sta invecchiando rapidamente: l’italiano medio, oggi, ha 43,8 anni. E quindi c’è un’ampia fetta della popolazione che non lavora per una ragione sacrosanta: sopraggiunti limiti d’età.

Come se non bastasse, poi, c’è la forza lavoro straniera: un altro dato che spesso non si considera dice che gli stranieri danno un contributo lavorativo superiore, rispetto agli italiani. Sono il 44%, infatti, quelli che hanno un lavoro. 

Insomma, se togliamo anche gli stranieri scopriremo che in Italia il lavoro ce l’ha solamente una persona su tre. E il dato ancor meno incoraggiante lo si ottiene prendendo in considerazione un altro numero. Quello che indica il “differenziale” fra gli occupati prima della crisi del 2007 (la prima ad esplodere, la crisi dei subprime, poi sopravanzata dalla crisi del debito pubblico e da quella dell’euro) e gli occupati di oggi. Anche qui, come dicevamo, l’indicatore non è affatto confortante: rispetto al 2007, nel primo trimestre del 2012 ci sono 450.000 persone in meno con un lavoro. 

Dietro a quel 10% di disoccupazione, come si può vedere da questa breve analisi, c’è un intero mondo sommerso e dimenticato dalle statistiche, dagli economisti, dalla politica: è il mondo reale, che si racconta con le cifre assolute e non con quelle percentuali.

Disoccupazione in Italia, quello che i dati ufficiali non diconoultima modifica: 2012-08-31T16:38:59+02:00da ugo565
Reposta per primo quest’articolo