NEL 2012 IRREGOLARE UNO SCONTRINO SU TRE

Il 32% degli oltre 447.000 controlli compiuti lo scorso anno dalle Fiamme Gialle sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali ha evidenziato irregolarità. È quanto emerge dal bilancio dell’attività 2012 della Guardia di Finanza, che mostra buoni risultati nella lotta all’evasione: ben 8.617 gli evasori totali smascherati che avevano occultato al fisco redditi per 22,7 miliardi, cui si aggiungono altri 16,3 miliardi riferiti agli altri “fenomeni evasivi”, per un totale di 39 miliardi. Nel corso del 2012 sono stati denunciati 11.769 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (5.836 violazioni), per non aver versato l’IVA (519 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.579 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (2.220 casi).

Tante “frodi carosello” con l’estero

Sul fronte dell’evasione internazionale, i ricavi non dichiarati e i costi indeducibili scoperti dalle Fiamme Gialle ammontano a 17,1 miliardi. L’attività di contrasto alle “frodi IVA” ha permesso di individuare 4,8 miliardi di IVA evasa, di cui 1,7 riconducibili a “frodi carosello”, basate su fittizie transazioni commerciali con l’estero. Per quanto riguarda i lavoratori, ne sono stati individuati 16.233 completamente “in nero” e 13.837 irregolari, impiegati da 6.655 datori di lavoro. «La legalità, alla fine, vince», ha detto il comandante della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo.

Sequestri per un miliardo di euro

Nel 2012 sequestrati dalla GdF ai responsabili di reati fiscali beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per oltre un miliardo. L’adesione integrale da parte dei contribuenti ai verbali di constatazione ha comportato proposte di recupero a tassazione per 6,2 miliardi, mentre l’Agenzia delle Entrate ha accertato maggiori imponibili per altri 15 miliardi.

Educazione alla legalità economica

«È necessario far comprendere ai giovani che la legalità “conviene” ed è patrimonio indispensabile della collettività». Così il comandante della GdF, Capolupo, ha ricordato la collaborazione avviata con il Ministero dell’Istruzione per il progetto “Educazione alla legalità economica”, che sta portando ufficiali e ispettori nelle scuole primarie e secondarie.