RIFIUTI Guida per una gestione corretta


   
RIFIUTI
Guida per una gestione corretta


Questa guida, rivolta alla famiglia, nasce da un esigenza di informazione e chiarezza riguardo lo smaltimento dei rifiuti domestici:
l’organizzazione di spazi “dedicati” in casa e nei condomini; le tecnologie che possono servire a “ridurre” anche fisicamente i residui; le tipologie dei vari scarti:umido, imballaggi, carta, vetro, materie plastiche, etc.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Quando materiali ed oggetti hanno oramai finito di assolvere al loro compito si definiscono rifiuti, in effetti però i materiali di cui sono composti i nostri scarti possono essere riutilizzati, riciclati o destinati alla termovalorizzazione.
La raccolta differenziata è il punto di partenza di ogni possibilità di riutilizzo di questi materiali, essa consiste nel separare per tipologia i rifiuti .
Le regole ed i sistemi per la raccolta sostanzialmente si individuano in due modalità: raccolta differenziata selettiva (monomateriale) o raccolta differenziata congiunta (multimateriale). 
La raccolta monomateriale prevede da parte del cittadino la separazione dei diversi materiali
 (vetro, plastica, metalli, etc.) in contenitori adeguati. In seguito tali materiali vengono lavorati in appositi impianti di selezione e quindi inviati alla filiera industriale del recupero.
La raccolta multimateriale, invece prevede la separazione a monte da parte del cittadino dei materiali recuperabili. I sistemi vanno dalla raccolta “porta a porta”, le piattaforme di raccolta, il “vuoto a rendere” cauzionale ed i contenitori lungo le strade e gli esercizi commerciali.
Queste due modalità garantiscono la buona gestione dei rifiuti da noi prodotti che generalmente sono costituiti da un 30% di materiale organico ed un 70% di materiale da imballaggio.

 


LE TIPOLOGIE DEI CONTENITORI E LA LORO SISTEMAZIONE ADEGUATA

Di fondamentale importanza per una buona raccolta differenziata è l’organizzazione dei contenitori in casa o all’esterno al fine di rendere il meno possibile gravosa l’operazione della divisione dei rifiuti di tutti i giorni; trovare lo spazio adatto è di grande importanza poichè ci permette di realizzare nell’immediatezza delle nostre attività domestiche la separazione.

Nelle cucine, anche di piccole dimensioni, il posto più adatto è sotto il lavello dove si possono inserire contenitori che possono custodire i residui organici, e contenitori per gli imballaggi, ma anche all’esterno, per esempio su di un balcone protetto dalla pioggia è sempre possibile trovare un angolo che accolga i diversi contenitori. Ricorrendo a modelli e materiali giusti saremo in grado di poter mantenere anche per diversi giorni i rifiuti in giacenza, così da poter rispettare, nel caso fosse necessario, i tempi della raccolta differenziata (es.raccolta “porta a porta”), in effetti trattare i rifiuti comporta aver a che fare con gli odori che possono emanare percui in questo caso l’utilizzo del giusto contenitore ha molta importanza.
Consigliamo di visitare i grandi centri per il bricolage per trovare diverse soluzioni e tipologie di contenitori, ma ovviamente grandi risorse le potrete trovare anche su internet nei portali dedicati.

I CONTENITORI
Esistono pattumiere, anche da esterno, divise in sezioni che possono ricevere residui diversi; vengono consigliate versioni realizzate in acciaio inox che garantiscono resistenza ed igiene non favorendo la proliferazione di microrganismi.
Sono in commercio anche armadietti da terrazzo, in cui sono inseriti più contenitori per i diversi rifiuti; inoltre esistono mobili-base dedicati solo alla raccolta differenziata con 3-4 vani a scomparsa e provvisti di fondi altamente igienici.
Interessante per coloro che stanno acquistando una nuova cucina è scegliere modelli con lavelli atrezzati per i rifiuti con appositi fori in diretta comunicazione con i contenitori sottostanti e di facile estrazione, sia per i residui organici che per gli imballaggi.

     
In definitiva avremo un ampia scelta di soluzioni per effettuare la nostra raccolta differenziata l’importante è evitare che i nostri rifiuti vadano “sprecati”, ad esempio i resti alimentari costituiscono una buona parte dei rifiuti quotidiani domestici (circa il 30%) in tali rifiuti la quota di umidità raggiunge il 40% ed oltre ed è per questo motivo che viene anche denominata “umido”, in alcuni comuni è organizzata la raccolta in via differenziata, specialmente con il “porta a porta”, ma tale raccolta non è ancora molto diffusa e tenere questi avanzi nella pattumiera significa creare odori sgradevoli ed occupare spazio nei nostri contenitori, ed allora un ottima soluzione è quella di utilizzare l'”umido” per trasformarlo in concime secondo una tecnica denominata “compostaggio”.
In pratica facendo del compostaggio abbiamo noi stessi la possibilità di riciclare rifiuti, la tecnica è facilmente realizzabile anche se si dispone di un piccolo balcone, questo perchè contrariamente a quanto si crede una volta “trattati” e mescolati con terriccio gli odori cessano di formarsi.
Mobile per la raccolta 
differenziata
      Mobile base
  La tecnica consiste nell’utilizzare un grande bidone dove mettere strati di “umido” a piccoli pezzi (anche le ossa purchè frammentate) alternando con del terriccio, pressare e coprire il tutto praticando alcuni fori, se non presenti, per garantire una buona aerazione. Dopo qualche giorno si attiva un processo naturale di fermentazione che produce calore e trasforma i nostri scarti in un concime, l’unica accortezza è quella di mescolare periodicamente i vari strati.

Il composto che si ottiene va mescolato ad altro terriccio, poichè molto concentrato, ed è ideale per la sostituzione di vecchio terriccio nei vasi o come concime in giardino.

Se si dispone di un giardino è possibile creare una compostiera scavando direttamente una buca nel terreno e con legno o plastica fare un contenitore interrato; avrete la possibilità di utilizzare anche tutti quei residui di foglie erba e rametti di risulta alle lavorazioni del giardino, in tal caso comunque si consiglia di triturare mediante apposite atrezzature le parti più voluminose.

Compostiera        


LE TECNOLOGIE AL NOSTRO SERVIZIO
Per tutte le tipologie di rifiuti, sia organici che imballaggi, ha molta importanza il volume occupato; infatti poichè minor volume è sinonimo di facilità nella raccolta e minor esigenza di spazi da utilizzare per lo stoccaggio è ovviamente un operazione che tutti noi dovremmo in qualche modo poter effettuare. Per tale compito esistono molti utensili ed elettrodomestici che ci possono aiutare:

IL COMPATTATORE

Un elettrodomestico che ben si adatta ad un utilizzo “casalingo”, in pratica ha la funzione di comprimere i rifiuti, anche fino all’80% attraverso una potente pressa; nella versione tradizionale il compattatore è costituito da un mobile delle dimensioni di una lavatrice, nel suo interno troveremo la potente pressa elettrica che ha il compito di comprimere con forza imballaggi di qualsiasi tipo, l’apparecchio dispone di sezioni separate per vetro, carta e plastica ed è presente un filtro ai carboni attivi in grado di assorbire i cattivi odori che si possono formare.
Ne esistono varie versioni sia elettriche che manuali ed addirittura dotate per compattare anche i rifiuti organici.

 
Compattatore

IL TRITARIFIUTI

il “trituratore domestico”, inventato nel 1927 dall’architetto americano Hammes, molto diffuso negli Stati Uniti e nei paesi nordici è un apparecchio applicato direttanente al tubo di scarico del lavello, nelle vicinanze di una presa elettrica; funziona così: gli avanzi di cibo da buttare vengono messi nel lavello, quindi si apre il rubinetto e si preme il pulsante d’avvio, mettendo in funzione una serie di lame sottostanti che ovviamente non sono raggiungibili per garantire la nostra sicurezza; l’apparecchio in pochissimo tempo trita finemente tutto ciò che finisce trascinato dall’acqua nello scarico. Bisogna dire però che tale tecnologia presenta degli aspetti negativi: In italia fino al 2002 era vietato per legge, infatti sarebbero causa di intasamenti di quei depuratori che non hanno la capacità di trattare grandi masse organiche, non solo, rischia di compromettere la funzionalità delle tubature condominiali e delle reti fognarie. Ecco perchè amministratori locali e tecnici sconsigliano in alcuni comuni di promuovere l’uso di tali apparecchi.

 
Tritarifiuti
 

BIOTRITURATORI

Utilissimo per ridurre il volume degli scarti di risulta delle operazioni di giardinaggio Il sistema di triturazione a coltelli in acciaio consente di sminuzzare rami fino a 40 mm di diametro, in modo veloce ed efficace. Massima funzionalita’ per rami con fogliame e residui organici, rendendoli pronti per il compostaggio.
Hanno il vantaggio di farci risparmiare ore di lavoro destinate allo smaltimento.

Il prezzo va da 60-80 euro per macchine di piccola potenza a 170 ed oltre per apparecchi da usare in grandi giardini.

Biotrituratore

 

   

LE REGOLE PER NON SBAGLIARSI

CONSIGLI UTILI PER GESTIRE I VARI MATERIALI

IL VETRO
In italia le cifre riguardanti il riciclaggio del vetro nel 2007 parlano chiaro, oltre il 60% dei contenitori in vetro, pari a circa 1,3 milioni di tonnellate, è stato recuperato.
La regola tassativa da seguire è che nelle campane della raccolta del vetro va inserito solo il vetro poichè altrimenti altri materiali potrebbero avere delle temperature di fusione differenti rischiando di rovinare il processo di recupero.
La giusta separazione consiste nell’inserire solo, bottiglie, flaconi e barattoli previa pulizia; al contrario invecenon si devono inserire vetri per finestre ed auto, bicchieri, piatti, specchi, pirofile per forno, tazze e tazzine, porcellana, lampadine e flaconi con etichette di pericolo.
In alcuni comuni inoltre è prevista la raccolta differenziata per coloredove si deve separare anche in base al colore del vetro, infatti una buona qualità del vetro di recupero è data dalla poca promiscuità dei colori.

 

Il vetro viene ottenuto fondendo silice e soda di calcio, nelle vetrerie si aggiunge il vetro di recupero e mescolato a quello grezzo, integrando perfettamente il processo di recupero con quello di produzione, questo permette di risparmiare materie prime che altrimenti andrebbero estratte
da cave e miniere.
Inoltre per fondere il vetro da raccolta occorre una temperatura più bassa rispetto a quella necessaria per la fusione delle materie prime con ovvio risparmio energetico e minor impatto ambientale.
Una delle qualità più importanti del vetro è che può essere riciclato all’infinito; il procedimento comincia dalla svuotamento delle campane per poi essere inviato in centri di selezione e stoccaggio, quindi si procede con la separazione e la frantumatura in cocci dei vari tipi di vetro passano in macchine specifiche che eliminano attraverso elettrocalamite le eventuali parti metalliche.
Il passaggio successivo prevede la pulizia di residui di plastica e carta che essendo più leggeri vengono separatii attraverso aspiratori; il ciclo si chiude con il lavaggio, reso necessario per non pregiudicare la qualità finale del vetro, che a questo punto è pronto per tornare alla fusione in vetreria. Per favorire una raccolta differenziata “razionale”, il cittadino dovrebbe effettuare un primo lavaggio e l’asportazione di tutto ciò che non sia vetro dal contenitore.

LA PLASTICA
I dati ci dicono che nel 2007(stime Conai) sono state riciclate 654mila tonnellate di plastica e termovalorizzate 70mila. Quando si parla di plastica bisogna precisare che 
non è tutta uguale e nelle nostre case ne possiamo trovare i seguenti tipi: Pet o polietilentereftalato, di cui sono fatti bottiglie per acqua, flaconi, vassoi e blister, imbottiture, nastri audio, video etc; PP o polipropilene di cui sono fatti flaconi, cassette, pellicole, siringhe, pennarelli, etc; Pvc o polivinilcloruro di cui sono fatti bottiglie, flaconi, tubi, finte pelli, giocattoli, nastri isolanti, etc.
Il primo passo del processo di recupero comincia nelle nostre case, dove il cittadino deve svuotare i flaconi e sciacquarli e pressare le bottiglie, possibilmente in modo orizzontale, per agevolare la lettura del polimero da parte dei macchinari negli stabilimenti dove avviene il recupero.
Anche nel caso della plastica è importante che vengano gettati nei contenitori predisposti alla raccolta solo bottiglie di acqua minerale, flaconi, vaschette per alimenti, sacchetti della spesa e che invece non vengano gettati flaconi contenenti materiali tossici, imbottiture di divani, valigie, telefoni.
La raccolta differenziata della plastica, considerato che è un prodotto originato dall’oramai sempre più raro e costoso petrolio e che si tratta di materiale a forte impatto ambientale, data la sua scarsa biodegrabilità, è da considerarsi di primaria necessità; riciclare plastica significa risparmiare utili risorse e prevenire l’inquinamento.
Materialmente la lavorazione inizia con una fase di selezione dove gli scarti vengono divisi per tipo di polimero anche mediante tecnologia ai raggi X, In seguito le plastiche sono macinate, lavate e trasformate in “granuli” pronti ad essere utilizzati per la produzione di nuovi oggetti.
Il riciclaggio della plastica può essere meccanico o chimico, dal primo si ottengono “materie prime secondarie”, cioè materie che hanno le stesse caratteristiche del materiale d’ingresso e sono utilizzate per la produzione di plastiche “omogenee”( Pet, Pvc e Polietilene), nel caso in cui la separazione dei vari polimeri risulti troppo costosa e complessa si produce plastica “eterogenea” per la produzione di panchine, vasi, segnali stradali, arredi da giardino; il riciclaggio chimico è ancora in fase sperimentale e consiste nello scomporre tutti i polimeri delle diverse plastiche in monomeri, il prodotto risultante può essere miscelato al petrolio grezzo e quindi tornare in ciclo.
La plastica è il materiale a più alto potere calorifico e quindi al riciclaggio meccanico e chimico si affianca l’utilizzo in termovalorizzatori.

CARTA E CARTONE
Negli ultimi anni la capacità di riciclaggio dell’industria italiana è stata condizione necessaria alla crescita della raccolta differenziata di carta e cartone che secondo le stime nel 2007 dovrebbe aver superato i 3 milioni di tonnellate.
Ogni anno avviene uno spreco enorme, si calcoli che ciascuno di noi getta tanta carta 
quanto ne servirebbe per coprire cinque campi da tennis.
In casa sarebbe opportuno dividere la carta distinguendola tra quella riutilizzabile, riciclabile e non riciclabile, infatti nel cassonetto per la raccolta non tutti i tipi di carta possono essere buttati; si possono gettare giornali, riviste, quaderni, opuscoli, sacchetti, scatole e scatoloniinvece è meglio non inserire carte con residui di sostanze o molto sporca , carta chinica del fax o autocopiante, bicchieri e piatti di carta. Prima di iniziare il recupero vero e proprio la carta viene condotta presso un punto di raccolta dove avviene una prima cernita; i vari materiali dopo la separazione vengono pressati e confezionati in balle per essere poi avviati alle carterie dove avverrà infine il riciclo.

Il LEGNO
La raccolta differenziata del legno da parte del cittadino consiste prettamente nel conferire,presso centri di raccolta comunali, mobili e complementi di arredo in legno.
In pratica tutto il legno può essere riciclato, una volta raccolto viene pressato per ridurne il volume e quindi poterlo trasportare agevolmente alle industrie che lo lavorano; qui viene selezionato, ripulito se necessario da carta, chiodi, molle etc. e poi ridotto in scaglie.
Le scaglie vengono pressate e con aggiunta di colle formati dei pannelli utilizzabili per fare mobili o rivestimenti; gli scarti della lavorazione quali segatura e trucioli invece andranno a costituire la base per produrre pasta di cellulosa destinata alla produzione di carta.


   

ALLUMINIO
Il 90 % dell’alluminio viene utilizzato dall’industria alimentare sotto forma di lattine per bevande, scatole, vaschette etc. ed è presente in questi in percentuale altissima (circa il 96%) che viene aggiunta ad una piccola percentuale di rame per garantire stabilità e robustezza. Oggi il 48% dell’alluminio usato in italia proviene da riciclo.
L’alluminio 
non è presente in natura, ma é ricavato dalla lavorazione della bauxite con enorme dispendio energetico, grazie al riciclaggio un immediato beneficio è appunto il risparmio di risorse energetiche, si pensi infatti che la produzione di 1chilo di alluminio dalla bauxite richiede 14 kWh di energia mentre lo stesso chilo ottenuto da alluminio usato ne richiede solamente 0,7 kWh
.
Nei contenitori per la raccolta differenziata vanno inseriti oltre alle lattine tutti quei contenitori recanti la sigla “AL”, mentre non vanno gettati contenitori di alluminio marcati con simboli di pericolo.
Dopo essere stato raccolto in modo differenziato l’alluminio viene portato in centri dove attraverso macchinari avviene la cernita e la separazione da eventuali oggetti di plastica e vetro, in seguito viene lavato e pressato in balle da inviare alle fonderie.

L’UMIDO

alluminio

Come abbiamo già visto circa il 30% del sacchetto della spazzatura è costituito da avanzi di cibo e scarti alimentari che per il loro contenuto elevato di acqua (circa l’80%) sono anche noti come “rifiuti umidi”.
Chiunque si avvicini ad una discarica noterà subito il cattivissimo odore, questo è dovuto al “biogas” generatosi dalla fermentazione dei rifiuti umidi da noi prodotti e li conferiti; se invece tutti quegli avanzi e scarti fossero stati avviati ad un procedimento di riciclaggio il prodotto finale sarebbe stato del “compost” da utilizzare come fertilizzante organico.
Nei comuni dove e presente la raccolta differenziata “porta a porta” i gestori del servizio consegnano ai cittadini degli appositi contenitori e speciali sacchetti biodegradabili realizzati in mater-b ( bioplastica realizzata con materie prime naturali) destinati alla raccolta dell’umido in casa;
nei casi in cui questo tipo di servizio non venga effettuato, ma comunque sia in atto la differenziazione è previsto il conferimento in appositi cassonetti posti sulle strade (solitamente di color marrone).
Nel contenitore dell’umido verranno inseriti resti di frutta e ortaggi, carne pesce, alimenti deteriorati, fondi di caffè e tè, resti di piante d’appartamento, lettiere di animali domestici e gusci di molluschi, mentre si consiglia che nel dubbio non venga assolutamente inserito tutto ciò che non è biodegradabile.
L’utilizzo del “compost” sui terreni agricoli rappresenta la chiusura di un un ciclo naturale in cui l’uomo partecipa attivamente.

L’ACCIAIO
Bombolette, coperchi, tappi, capsule e scatolette sono tra i numerosi imballaggi realizzati in acciaio che possiamo trovare nelle nostre case; l’acciaio è inoltre il componente principale di molti elettrodomestici.
Il conferimento di tale materiale al Consorzio Nazionale Acciaio avviene da parte dei comuni tramite raccolta differenziata, questo in seguito viene selezionato, pressato e ridotto in balle per poi essere rifuso in acciaieria o in fonderia quindi trasformato di nuovo dall’industria per diventare un nuovo prodotto.
Come avviene per il vetro l’acciaio non può essere utilizzato per produrre energia da termovalorizzazione.

RIFIUTI Guida per una gestione correttaultima modifica: 2012-08-31T18:19:39+02:00da ugo565
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