Sale, occhio a quello nascosto, consumarne troppo favorisce l’obesità

Sale, occhio a quello nascosto, consumarne troppo favorisce l’obesità

di Brigida Stagno

Consumiamo troppo sale: secondo dati recenti, il 97 per cento degli uomini e l’87 per cento delle donne ne farebbe un uso eccessivo, con conseguenze negative sulla salute. L’abitudine ai piatti saporiti, dovuta anche all’entrata prepotente dei cibi confezionati, più appetibili perché addizionati con sale, oltre che più veloci da preparare, ha fatto perdere il gusto per i sapori semplici e naturali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità però è severa in proposito: mai superare i 5 g al giorno, pari a circa un cucchiaino raso da caffè e 2 g di sodio, ma gliitaliani ne consumano il doppio, circa 10 g.
I rischi del consumo eccessivo di sodio? Ipertensione, malattie cardiovascolari, aterosclerosi, maggiore perdita di calcio con le urine, con conseguenze negative sull’osteoporosi, eccessiva ritenzione di liquidi nelle malattie cardiache, renali ed epatiche e, se la brutta abitudine inizia fin da piccolissimi, anche obesità e ipertensione nelle età successive. Il rischio di obesità vale comunque anche più avanti. Una ricerca pubblicata sulla rivista “Pediatrics” e condotta da ricercatori statunitensi del Medical College of Georgia Regents University di Augusta , condotta su 766 adolescenti, ha dimostrato come apporti elevati di sodio siano associati ad adiposità e alla presenza nel sangue di una citochina prodotta dalle cellule immunitarie, che contribuisce all’infiammazione cronica, anche se le calorie introdotte sono nella norma. Il sale, insomma, non favorirebbe solo la ritenzione idrica, ma potrebbe facilitare anche l’accumulo di grasso.
Abituarsi a consumare poco sale e ai cibi “insipidi” non è poi così complicato: basta ridurlo gradualmente, evitare di tenere la saliera in tavola, non aggiungerlo (o aggiungerne molto poco) nell’acqua di cottura di pasta e verdure, usare per insaporire aceto, limone, spezie e erbe aromatiche.
Ma attenzione: il sale si trova naturalmente anche nell’acqua, nella carne, nella frutta e verdura, non solo nei cibi precotti e conservati e addirittura nei dolci, dove esalta il sapore dello zucchero.Quando si fa la spesa è consigliabile quindi orientarsi verso prodotti a basso contenuto di sale ( pane o crackers senza aggiunta di sale, come il pane umbro o toscano), preferire i formaggi freschi a quelli stagionati, inserire latte e yogurt, poveri di sale, ma ricchi di calcio, e reintegrare con la semplice acqua i liquidi persi con la sudorazione. A tavola è fondamentale limitare l’uso di condimenti contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape), evitare snack e insaccati, non aggiungere sale nelle pappe dei bambini per abituarli ad apprezzare da subito cibi poco salati. Quanto al sale dietetico, contiene certamente meno sodio, perché parte del cloruro di sodio è sostituito con cloruro di potassio, ma non bisogna eccedere. Se proprio bisogna usare il sale, meglio allora ricorrere a quello iodato, raccomandato dall’OMS anche per prevenire la carenza di iodio, diffusa in Italia soprattutto nelle aree montane e responsabile di malattie della tiroide.
 

28 luglio 2014
Sale, occhio a quello nascosto, consumarne troppo favorisce l’obesitàultima modifica: 2014-07-30T09:57:52+02:00da ugo565
Reposta per primo quest’articolo