Yara, il pm Ruggeri: “Dna faro che ha illuminato le indagini. Senza dubbio Guerinoni è il padre dell’omicida”

Yara, il pm Ruggeri: “Dna faro che ha illuminato le indagini. Senza dubbio Guerinoni è il padre dell’omicida”

Dopo i primi tre mesi ”da incubo”, il ritrovamento del cadavere di Yara ha dato una svolta alle indagini: ”E’ stato di un grande aiuto, come è noto i cadaveri danno informazioni e sapere che sugli slip è stato localizzato questo Dna. A questo punto il Dna è stato il faro alla luce del quale proseguire le indagini”. E’ quanto ha detto il pm titolare del caso Yara, Letizia Ruggeri. Il magistrato ha poi annunciato di non escludere il giudizio immediato, senza quindi passare dall’udienza preliminare. ”Devo valutare come procede questa fase dell’indagine, ma non lo escludo”, ha detto. “E’ stata una indagine faticosissima, ha proseguitoNon avete idea di quanta fatica è stata fatta in un’indagine a elenchi, con nessun testimone e ben poche telecamere funzionanti. Nei primi mesi è stato un incubo”.
La svolta con il dna –  E’ stato il faro alla luce del quale proseguire le indagini.’Dopo aver riesumato il cadavere di Guerinoni, non abbiamo avuto più nessun dubbio sul fatto che fosse il padre del soggetto che stavamo cercando”. E’ così partita un’indagine pazzesca per ritrovare la madre”, anche ”pedinando e intercettando i Guerinoni. ‘Attraverso un’indagine anagrafica, negli anni siamo arrivati alla madre Ester Arzuffi, che condivide nel dna un allele molto raro e particolare. Una volta individuata la madre il percorso è stato in discesa”. Il dna della madre di Bossetti è stato selezionato ed individuato in una rosa di 532 Dna quello di Ester Arzuffi, la madre di Massimo Giuseppe Bossetti, ritenuto l’omicida della piccola Yara Gambirasio. Il pm di Bergamo, ha anche specificato che il Dna della donna aveva un ”gene particolare”. Poi si è proseguito con l’individuazione di Bossetti.
Procuratore: nelle indagini nessuna contraddizione – “Il percorso investigativo si è basato su una linea operativa strettamente scientifica, dall’individuazione della madre del presunto autore fino all’individuazione della persona che conoscete ”: l’ha spiegato il procuratore di Bergamo Francesco Dettori. Dettori, è poi tornato sulle polemiche per la diffusione della notizia sul fermo del presunto assassino di Yara, sostenendo che ”era una persona che andava tutelata” prima di un confronto con il gip. ”Perché dare in pasto alla stampa una persona che ha diritto di essere tutelata?”. Infine ha definito ”aride e stupide”, le polemiche sui milioni di euro spesi durante le indagini. ”Per trovare la verità sul caso di una ragazza di 13 anni non si bada a spese” ha tagliato secco il magistrato.
I Gambirasio: “I Bossetti soffrono più di noi” – La nostra Yara ora è in paradiso”, ha continuato il padre della tredicenne, aggiungendo che è tempo di pensare ai genitori e parenti di Massimo Giuseppe che ”ora sono stati travolti dall’ inchiesta”: lo ha riferito don Corinno che ha parlato con l’uomo al telefono stamani. La famiglia Gambirasio, seguendo lo stesso atteggiamento di questi ultimi anni, nel corso della settimana è rimasta chiusa nel massimo riserbo, ‘protetta’ nella villetta di via Rampinelli. Secondo alcuni conoscenti, la famiglia oggi potrebbe essere andata via, in direzione di Pesaro per il fine settimana, dove era stata invitata a partecipare all’evento ‘Ginnastica in Festa’, in ricordo della passione per la figlia per questa disciplina.
20 giugno 2014
Yara, il pm Ruggeri: “Dna faro che ha illuminato le indagini. Senza dubbio Guerinoni è il padre dell’omicida”ultima modifica: 2014-07-26T13:10:46+02:00da ugo565
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