Tunisia nel caos, scontro sull’ipotesi di un governo tecnico: un ragazzo sarebbe rimasto ucciso

Tunisia nel caos, scontro sull’ipotesi di un governo tecnico: un ragazzo sarebbe rimasto ucciso

Secondo radio Mosaique, unico media a dare questa notizia, nei violenti incidenti di questa mattina a Gafsa un ragazzo sarebbe rimasto ucciso. Mancano tuttavia conferme ufficiali. E’ certo comunque che la Tunisia sia precipitata nel caos dopo l’uccisione del leader dell’opposizione Chokri Belaid. In serata una stazione di polizia è stata assaltata e saccheggiata dai manifestanti a Tunisi. Lo hanno reso noto testimoni. Il partito al governo, Ennhada, ha respinto la proposta del premier Rashid Ghannouchi di sciogliere il governo e di sostituirlo con una piccola compagine di tecnici, secondo quanto riferito da fonti ufficiali del partito. La decisione del premier Hamadi Jebali di sciogliere il governo per costituirne uno di soli tecnici ha, di fatto, spaccato Ennahda che accusa il primo ministro di non avere consultato il partito.
Ancora proteste nelle strade – Intanto nelle strade tunisine non si placano le proteste. La polizia, schierata questa mattina a protezione del palazzo del Governatore a Sousse, ha lanciato delle granate lacrimogene per allontanare un migliaio di manifestanti che cercavano di avvicinarsi all’edificio. La tensione nella città – ieri teatro di duri scontri tra manifestanti e polizia – è tornata alta questa mattina, tanto che i dirigenti di alcune scuole superiori hanno rimandato a casa studenti docenti, mantenendo solo un presidio di personale ausiliario. 
Maggioranza divisa – La decisione del primo ministro tunisino, Hamadi Jebali di sciogliere il governo per vararne un altro fatto di tecnici che prepari le elezioni politiche, ha incassato l’appoggio di Ettakatol, che, insieme ad Ennahda e Congresso per la Repubblica, faceva parte della maggioranza. L’appoggio è stato ufficializzato dal portavoce di Ettakatol, Mohamed Bennour, secondo cui il partito ritiene opportuna la formazione di un “governo di competenze nazionali indipendenti”, soprattutto per Ministeri delicati, quali quelli degli Interni e della Giustizia, alla cui guida, da tempo, il partito chiedeva la nomina di personaggi estranei alla politica.
In migliaia per accompagnare il feretro di Belaid – Intanto si svolgeranno domani i funerali del leader dell’opposizione ucciso. Nonostante il tempo inclemente (fa freddo e piove, a tratti anche in modo battente) in migliaia hanno accompagnato il feretro di Chokri Belaid dall’ospedale Charles Nicolle – dove ieri è stata eseguita l’autopsia – all’abitazione dei genitori, a Djebel Jelloud, nella prima periferia sud di Tunisi. Domani il feretro, dopo la preghiera del pomeriggio, si muoverà dall’abitazione dei genitori per raggiungere il cimitero di Djellaz, il più importante della capitale.
Ashton: fare il possibile per mettere fine agli atti di violenza – In Tunisia “occorre fare tutto il possibile per mettere fine” agli atti di violenza politica commessi dagli estremisti, che minacciano il processo di transizione democratica. Questo il messaggio dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine Ashton, e del commissario europeo alla politica di vicinato, Stefan Fule, che esprimono la loro dura condanna per l’uccisione di Chokri Belaid, esponente del Fronte popolare. “Speriamo che le autorità tunisine facciano luce su questo assassinio perché i responsabili di questo omicidio rispondano del loro atto davanti alla giustizia”, scrivono Ashton e Fule. “Il numero crescente di atti di violenza politica commessi da gruppi estremisti – proseguono i due – compresi i ‘Comitati per la protezione della rivoluzione’, sono una minaccia per il processo di transizione in corso”. Di qui l’appello dei leader dell’esecutivo europeo perché “venga fatto il possibile per mettere fine alle azioni di questi gruppi violenti”. “Nell’interesse dell’insieme dei cittadini tunisini, il processo di transizione politica deve poter proseguire nel rispetto della legalità e in uno spirito di dialogo costruttivo e pacifico” concludono Ashton e Fule.
Tunisia nel caos, scontro sull’ipotesi di un governo tecnico: un ragazzo sarebbe rimasto uccisoultima modifica: 2013-02-07T23:02:11+01:00da ugo565
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