Crolla il Pil

Crolla il Pil, l’Istat: “Nel secondo trimestre -2,5%, dato peggiore dal 2009”

Crolla il Pil italiano nel secondo trimestre, segnando il calo peggiore dalla fine del 2009. Nel secondo trimestre – comunica l’Istat – il Pil è diminuito del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in forte peggioramento dal -1,4% di gennaio-marzo. È il calo più rilevante dagli ultimi tre mesi del 2009, quando c’è stato un -3,5%, ed è il terzo trimestre consecutivo con il segno negativo. Nel confronto con gennaio-marzo, invece, nel secondo trimestre c’è stato un pesante -0,7%, anche se leggermente migliore rispetto al -0,8% dei primi tre mesi dell’anno.
Per il quarto trimestre consecutivo c’è quindi una dinamica negativa – Nel primo semestre – aggiunge l’istituto di statistica – “il Pil è diminuito dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il calo congiunturale del Pil (-0,7%), spiega l’Istat, è dovuto a una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Il secondo trimestre ha avuto due giorni lavorativi in meno rispetto ai tre mesi precedenti e un giorno in meno rispetto ad aprile-giugno del 2011. Nel secondo trimestre – aggiunge l’istituto di statistica – rispetto a gennaio-marzo il Pil è aumentato dello 0,4% negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. Su base annua, invece, il Pil è cresciuto del 2,2% negli Stati Uniti ed è calato dello 0,8% nel Regno Unito.
Peggiora il Pil “acquisito” per il 2012 – Dopo la pesante caduta del prodotto interno lordo nel secondo trimestre peggiora il Pil “acquisito” per il 2012. Con il -2,5% su base annua e il -0,7% congiunturale segnato ad aprile-giugno – afferma l’Istat – la crescita acquisita per il 2012 (quella che si avrebbe con gli ultimi due trimestri a crescita zero) è pari a -1,9%, in peggioramento rispetto al -1,4% segnato alla fine del primo trimestre.
Il Codacons: “Ora serve il decreto salva-famiglie” – I dati sul Pil e sulla produzione industriale dimostrano che “tutte le previsioni sul Pil rese note ad oggi, per quanto drammatiche, erano persino ottimistiche”. Lo afferma il Codacons in una nota. “E’ evidente che quanto fatto finora dal Governo per aiutare le imprese – sottolinea l’associazione di consumatori – non è servito a nulla. Dare incentivi per assumere serve a poco, insomma, dal momento che le imprese stanno semmai licenziando. Fino a che il ceto medio è strangolato dalle manovre e dalle tasse, i consumi continueranno a scendere e, conseguentemente, la produzione ed il Pil crolleranno”. Per questo il Codacons invita Monti a “concentrare le poche risorse disponibile in un Dl salva famiglie che aiuti il ceto medio a salvaguardare la sua capacità di acquisto, spostando la tassazione verso chi se lo può permettere, ad esempio ripristinando il contributo di solidarietà immaginato da Tremonti nella manovra di agosto 2011: 5% per chi dichiara più di 90.000 euro e 10% sopra i 150.000 euro”.
07 agosto 2012
Crolla il Pilultima modifica: 2012-08-07T19:43:32+02:00da ugo565
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