Strasburgo attentato ai mercati di Natale, tre morti.

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MONDO
Cherif Chekatt, attentatore 29enne in fuga, forse è scappato in Germania. Ha anche ferito 16 persone, sei delle quali sono gravi. Tra loro anche un giovane giornalista italiano, che è in condizioni gravissime. Trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore, che era già stato condannato 20 volte per reati comuni

Caccia all’uomo nel cuore dell’Europa per trovare l’autore della strage di Strasburgo. Francia e Germania sono mobilitate per cercare Cherif Chekatt, il 29enne accusato di essere il killer, che intorno alle 20 di martedì sera ha fatto fuoco nel mercatino di Natale uccidendo 3 persone (e non due, come detto dalla prefettura martedì mattina) e ferendone altre 16, sei delle quali in modo grave. Tra queste c’è anche l’italiano Antonio Megalizzi. Il procuratore di Parigi, confermando che il killer ha urlato “Allah Akbar”, ha spiegato che ci sono “due morti e una terza persona in stato di morte cerebrale”. Si tratta di un turista thailandese di 45 anni, la cui moglie risulta tra i feriti, un uomo di origini afghane e un francese che viveva in città. Anche alle forze di polizia italiane è arrivata la nota di allerta diramata per le ricerche del terrorista: secondo l’Adnkronos, per gli investigatori Cherif potrebbe essere a bordo di una Ford Fiesta targata CX168FD.

Grave l’italiano ferito: “In coma. Non operabile” – Nella sparatoria è rimasto coinvolto anche il giornalista italiano Antonio Megalizzi, 28enne originario di Trento. “È in coma e non si può operare per la posizione gravissima del proiettile che è arrivato alla colonna alla base del cranio, vicino alla spina dorsale”, ha spiegato Danilo Moresco, padre di Luana, la sua fidanzata. “Ci hanno detto che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da quel delinquente. Le due ragazze che erano con lui (la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta e residente a Parigi, ndr) ce l’hanno fatta a scappare, rifugiandosi poi in un locale pubblico. Hanno perso di vista Antonio, perché lui è rimasto a terra”.

La nota di allerta: “Killer a bordo di una Ford Fiesta” –Intanto sono stati fermati il padre, la madre e i due fratelli di Chekatt che, scrive la Bild, dopo essere scappato su un “taxi nero” pare sia fuggito in Germania. Lì pare che abbia dei riferimenti a cui appoggiarsi. Nel 2016 era stato infatti condannato dal tribunale di Singen a 2 anni e tre mesi. Aveva commesso un furto in uno studio dentistico e poi in una farmacia del Baden-Wuerttemberg, riferisce l’emittente tedesca N-tv. In un primo momento, secondo quanto emerso dalla riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) che si è tenuta al Viminale, si escludeva che l’attentatore avesse collegamenti con l’Italia. Poi l’agenzia Adkronos ha dato notizia della nota arrivata alle forze di polizia italiane:  “A seguito dei fatti terroristici accaduti a Strasburgo in data 11 dicembre 2018 al mercato di Natale si richiede di collaborare nelle ricerche di Chekatt Cherif, nato il 21 febbraio 1989 a Strasburgo, persona armata e pericolosa suscettibile di viaggiare a bordo di Ford Fiesta targata CX168FD”, si legge nel documento che comprende anche una foto di Cherif. Nell’immagine il 29enne, ricercato in tutta Europa per l’attentato di Strasburgo, appare con i capelli corti scuri e con la barba.