“La mafia perdente sfregia la memoria di Falcone perché ora comandano altri”

“La mafia perdente sfregia la memoria di Falcone perché ora comandano altri”

Attilio Bolzoni, uno dei più grandi giornalisti italiani esperti di mafia, ha commentato con Tiscali.it quanto accaduto a Palermo

'La mafia perdente sfregia la memoria di Falcone perché ora comandano altri poteri'
Giovanni Falcone
di Michael Pontrelli   –   Twitter: @micpontrelli

Palermo si accanisce contro uno dei simboli più importanti della lotta alla mafia: Giovanni Falcone. Nel quartiere Zen una statua del magistrato posta davanti ad una scuola primaria a lui intitolata è stata devastata. La testa mozzata e il busto usato come ariete contro un muro. Poche ore dopo un suo ritratto è stato bruciato davanti ai cancelli della scuola elementare Alcide De Gasperi.

(La testa mozzata e danneggiata della statua di Giovanni Falcone)

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Semplici atti di vandalismo? No. E il primo a chiarirlo è stato Leoluca Orlando. “La memoria di Falcone – ha affermato il sindaco del capoluogo siciliano – non potrà essere scalfita in nessun modo da alcuno. Proprio dalla sua memoria e dalla scuola, che con questo gesto è stata offesa, è iniziata la riscossa del popolo italiano e siciliano contro la mafia. Si è trattato di un atto vile da parte di chi tenta selvaggiamente di opporsi all’irreversibile cambiamento culturale, alla sempre più efficace opera di repressione e non si rassegna all’ inevitabile sconfitta”.

(Leoluca Orlando)

L’oltraggio alla memoria di Falcone per Orlando sarebbe dunque un gesto di debolezza di una mafia morente. E’ proprio così? Cosa Nostra sarebbe davvero con le spalle al muro? Lo abbiamo chiesto ad Attilio Bolzoni, uno dei più grandi giornalisti italiani esperti di mafia. Per Bolzoni la realtà coincide solo in parte con quanto dichiarato dal sindaco di Palermo. Il giornalista ha spiegato a Tiscali.it che “effettivamente la mafia rozza e violenta Corleonese è stata travolta dalla repressione ed oggi prova a farsi sentire colpendo la memoria di Falcone. Una mafiosità che non si arrende e che vuole far sapere a tutti che esiste ancora”. Ma, ha spiegato il giornalista, Cosa Nostra non è stata affatto sconfitta. La mafia rozza e violenta “è stata sostituita da un nuovo potere mafioso meno appariscente e sofisticato che unisce il centro della città delle banche, degli avvocati e dei commercialisti con le periferie degradate che forniscono la manovalanza”.

(Attilio Bolzoni)

La mafia dunque è ancora viva e vegeta. Ha semplicemente cambiato pelle ma non natura. Un potere criminale con cui bisogna fare i conti nonostante le dichiarazioni rassicuranti di Leoluca Orlando. E la testa danneggiata della statua di Giovanni Falcone, a 25 anni dalla terribile strage di Capaci, pur se opera di una mafia morente e perdente ce lo ha ricordato.

(Le terribili immagini della strage di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone) 

“La mafia perdente sfregia la memoria di Falcone perché ora comandano altri”ultima modifica: 2017-07-16T11:04:28+02:00da ugo565
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