Riciclaggio, sequestrato 1 milione a Gianfranco Fini.

Riciclaggio, sequestrato 1 milione a Gianfranco Fini. Il post agghiacciante di Storace. Lui: “No comment”.

L’ex presidente della Camera si trincera nel silenzio, per lui parlano gli avvocati. Per il gip Simonetta d’Alessandro è “una vicenda dalle implicazioni inquietanti”. Storace, parole choc su Facebook

Riciclaggio, sequestrato 1 milione a Gianfranco Fini. Il post agghiacciante di Storace. Lui: 'No comment'.
di Redazione

“Non ho niente da dire. E’ sufficiente che legga il comunicato dei miei avvocati”. Con un laconico no comment Gianfranco Fini affronta l’ennesima bufera che si scatena sulla sua testa dopo la disposizione del sequestro preventivo, da parte del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Sico) della Guardia di Finanza, di un milione di eurorelativo a due polizze vita del valore di 495 mila euro ciascuna, nell’ambito dell’indagine che ha portato in carcere l’imprenditore Francesco Corallo e nella quale lo stesso Fini e’ indagato per concorso in riciclaggio.

“Il provvedimento di sequestro non e’ diretto in prima persona nei confronti di Gianfranco Fini. Sono state sequestrate le polizze intestate alle figlie sulla base dell’incapienza del patrimonio che doveva essere oggetto di sequestro nei confronti di Giancarlo Tulliani”, affermano gli avvocati Francesco Caroleo Grimaldi e Michele Sarno, difensori dell’ex vicepremier ed ex ministro. Il provvedimento di sequestro, chiesto ed ottenuto dal pm Barbara Sargenti, sara’ “impugnato al Tribunale del Riesame, davanti al quale verra’ riaffermata l’assoluta estraneita’ dell’onorevole Fini ai fatti che gli sono contestati”, aggiungono gli avvocati.

Gli sviluppi dell’indagine: Fini al centro della vicenda

Il sequestro è scattato in seguito ad un approfondimento investigativo dell’indagine che già aveva portato, il 13 dicembre 2016, all’arresto di Francesco Corallo e dei suoi presunti sodali Alessandro La MonicaRudolf Theodoor,  Anna BaetsenArturo Vespignani e Amedeo Laboccetta, accusati di essere promotori e partecipi di un’associazione a delinquere a carattere transnazionale dedita ai reati di peculato, riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Il profitto illecito dell’associazione, oggetto di riciclaggio, una volta depurato, sarebbe stato impiegato da Corallo in attività economiche e finanziarie ed in acquisizioni immobiliari che hanno visto il coinvolgimento di membri della famiglia Tulliani, a loro volta indagati per riciclaggio e reimpiego e già destinatari, lo scorso 14 febbraio, di un provvedimento di sequestro del valore di 7 milioni di euro.Secondo gli inquirenti il sequestro di oggi trova fondamento nella “centralità progettuale e decisionale” assunta da Fini nella vicenda.

Il Gip: “Risvolti inquietanti in parte ancora da disvelare”

“Una vicenda dalle implicazioni inquietanti, il cui disvelamento pare, ad oggi, ancora solo embrionale, pur se foriero di imprevisti e piuttosto tumultuosi sviluppi”, lo scrive il gip Simonetta D’Alessandro nel decreto di sequestro di due polizze intestate a Gianfranco Fini per un valore complessivo di 1 milione di euro. Nel provvedimento il giudice scrive che Fini “concorrendo con i Tulliani nei rispettivi delitti contestati, puo’ essere destinatario del provvedimento ablativo in proprio nonche’ in virtu’ del principio solidaristico operante in materia, con riferimento ai reati commessi in concorso con Tulliani il cui patrimonio si e’ rivelato insufficiente a coprire valore del profitto illecito determinato”.

Il 10 aprile scorso, quando e’ stato sentito dai magistrati della Procura di Roma che lo avevano indagato per concorso in riciclaggio, Gianfranco Fini aveva negato ogni accusa, precisando come il suo coinvolgimento fosse “frutto delle false dichiarazioni rese da Amedeo Laboccetta (ex parlamentare, ndr) e delle millanterie di Giancarlo Tulliani (il cognato, ndr) nei confronti suoi e della sorella Elisabetta, per accreditarsi con Francesco Corallo”, il ‘re delle slot’. Adesso, a seguito della parziale ‘discovery’ di quell’atto istruttorio contenuto nel decreto di sequestro preventivo firmato dal gip Simonetta D’Alessandro di due polizze a lui intestate, si viene sapere che “quella negatoria di Fini e’ del tutto inverosimile”, per chi indaga, “ove si pensi al capo di imputazione contestato, vicenda cruciale e nevralgica, snodo essenziale, reato fondante dell’intera serie criminosa ricostruita”. Si tratta del riciclaggio attribuito all’ex presidente della Camera in concorso con Giancarlo ed Elisabeta Tulliani, titolari delle societa’ offshore Printemps, Timara e Jayden Holding: i tre, d’intesa, “mettevano a disposizione i conti correnti di queste societa’ per ricevere ingenti somme di denaro dal conto corrente acceso presso Fcib ed intestato alla societa’ offshore Dawn Properties riconducibile a Francesco Corallo su cui era delegato ad operare in qualita’ di director Rudolf Baetsen, con la consapevolezza della provenienza delittuosa (associazione, peculato), consentendo la realizzazione del segmento finale del flusso finale tra Italia, Olanda, Antille Olandesi, Principato di Monaco, Santa Lucia”.

Le parole choc dell’ex compagno di partito

 Dure parole contro Gianfranco Fini da parte di Francesco Storace. L’ex presidente della Regione Lazio ha infatti commentato con un post su Facebook il sequestro di circa 1 milione di euro all’ex presidente della Camera. “Se l’induzione al suicidio non fosse reato, suggerirei a Fini di spararsi.” scrive Storace. E prosegue: “Diceva di essere un coglione. Forse qualcosa di peggio‬”. Il commento è accompagnato da una foto di Giorgio Almirante, storico segretario del Movimento Sociale Italiano da cui poi nacque Alleanza Nazionale, il partito guidato proprio da Gianfranco Fini.

Riciclaggio, sequestrato 1 milione a Gianfranco Fini.ultima modifica: 2017-07-16T10:57:54+02:00da ugo565
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