La guerra “privata” di Sakozy per nascondere gli “aiuti” di Ghedaffi

La guerra “privata” di Sakozy per nascondere gli “aiuti” di Ghedaffi

 

 

Le Monde, il grande quotidiano di Parigi, racconta una storia interressante: “Nicolas trascino’ l’Europa in guerra per nascondere gli aiuti del Colonnello”. Ed ora starebbe ancora brigando per cancellare le prove. Tra l’altro trascino’ anche l’Italia in una guerra che non sentiva. Secondo la ricostruzione un emissario di Sarkozy avrebbe ricevuto la bella cifra di 50 milioni di euro per finanziare la sua campagna elettorale per l’Eliseo del 2007. Tra l’altro Sarkozy aveva bisogno della guerra per cercare di vincere le elezioni, poi perse, decisamente difficili per la crisi economica. Sperava in un rigurgito nazionalista e voleva nel contempo mettere a tacere la “voce”, che avrebbe potuto distruggerlo politicamente. Ghedaffi si meraviglio’ “dello scherzetto dell’amico Sarkozy”, tanto che nell’imminenza dell’attacco affermo’: “Penso che Sarkozy abbia un problema di disordine mentale. Ha detto delle cose che possono saltare fuori solo da un pazzo”. Come non si ricordava piu’ “dell’aiutino”…?. Ma esiste una videoteca del Colonello mentre si incontrava con i leader starnieri. La caccia alle registrazionidi Gheddaffi inizia nell’ottobre del 2011, quando la colonna del Colonnello viene individuata e bombardata da due caccia francesi. Il rais libico era stato preso vivo ma poi gli hanno sparato il colpo di grazia. Dopo il primo gruppi di ribelli, ne e’ arrivato un altro, che sapeva bene cosa fare. Nella storia non mancano un paio di cadaveri eccellenti. Mohamed Albichari, figlio di uno dei capi dei servizi libici, sostiene che un gruppo di ribelli di Bengasi ha sequestrato 70 scatoloni di cassette di Gheddafi. E lo racconta a un politico francese di sinistra, Michel Scarbonchi, che a sua volta informa il suo controspionaggio. “Avevano recuperato – sostiene Le Monde – la videoteca di Ghedaffi con i suoi incontri e le conversazioni segrete con i leader stranieri”. I ribelli vogliono soldi e consegnano come esca una sola cassetta di poco conto, che riguarda il presidente della Costa d’Avorio. Il prezioso materiale e’ nascosto in un luogo segreto. Poco dopo Albirichari muore a soi 37 anni per una crisi diabetica. Non solo: il corpo di Choukri Ghanem, ex ministro del petrolio libico, custode di ulteriori informazioni sensibili, viene trovato a galleggiare sul Danubio. Sulle cassette di Ghedaffi intanto e’ calato lo silenzio. L’unico che potrebbe fare luce su questa ed altre vicende, e’ l figlio del rais, Sefal Islam, fatto prigioniero dai libici. E’ custodito sotto strettissima sorveglianza in un luogo segreto. Ed i libici vogliono processarlo e condannarlo a morte. Ma non tutti in Francia sono d’accordo…

La guerra “privata” di Sakozy per nascondere gli “aiuti” di Ghedaffiultima modifica: 2013-06-08T17:09:53+02:00da ugo565
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