Governo Letta: le reazioni, applausi e fischi

Governo Letta: le reazioni, applausi e fischi

 

 

Il governo Letta ha raccolto applausi – un pò tiepidi quelli di Bersani… – da quell’ex-strana maggioranza che appoggiò l’esecutivo dei tecnici guidato da Monti, e cioè Pd-Pdl-Scelta Civica (la stessa strana maggioranza che oggi è diventata ‘normale’ trasformandosi in ‘politica’). Ma ha anche raccolto smorfie di delusione e qualche sonoro fischio da chi si è proclamato apertamente all’opposizione, come la Lega da un lato e Sel e soprattutto il Movimento 5 Stelle dall’altro. Questo governo giovane (età media 53 anni, 11 in meno di quello precedente), senza i big dei due schieramenti, con tanti ex-popolari e quindi ex-dc e con il solo Zanonato a impersonare la vecchia guardia Pci-Pds-Ds, questo governo con sette donne e con la prima volta assoluta di un ministro donna di colore piace al leader del centrodestra che ha commentato con favore la sua costituzione. “Non abbiamo messo paletti” ha detto un Berlusconi molto soddisfatto (anche perchè in tanti lo danno come il vero vincitore di questa difficile partita) “e quindi abbiamo contribuito a far presto”. Pier Luigi Bersani si è augurato che il governo Letta venga accolto, sostenuto e votato “da tutto il Pd”, e vista l’esperienza di Marini e Prodi impallinati sulla soglia del Quirinale dai franchi tiratori (101 quelli del Pd che hanno bocciato il Professore e terremotato il partito) la prudenza dell’ex-segretario Pd in vista del voto di fiducia è legittima e doverosa. Scelta Civica ha apprezzato la riuscita del tentativo di Enrico Letta e non poteva essere alrimenti avendo piazzato nell’esecutivo tre ministri. La Lega formalmente all’opposizione ha storto un pò la bocca: “un governo così così, vedremo…” si è limitato a dire Maroni lasciando a Salvini il compito di sparare a zero sulla neo-ministra dell’Integrazione Cecile Kyenge, un Salvini che prevede iniziative sui migranti e sugli extra-comunitari certamente di segno opposto a quelle che desiderebbe il Carroccio. Vendola, come previsto, ha bocciato il governo Letta: altro che cambiamento, qui si tratta di “intelligente restaurazione” ha affermato il leader di Sel. E Beppe Grillo ci ha messo il carico,un carico dei suoi, con un tweet al veleno che fa il paio con quello sul 25 aprile che sarebbe “morto” per l’intesa, anzi l’inciucio, Pd-Pdl. Gli aveva risposto lo stesso Letta dicendogli che parafrasando Guccini e la sua ‘Dio è morto’ l’ex- comico si era dimenticato di ricordare che “dopo tre giorni Dio era risorto”. Ed è proprio a Letta e al suo neonato governo oltre che al prepotente ritorno sulla scena di Berlusconi  che il leader di M5S si è rivolto in modo lapidario con due righe al vetriolo: “Dopo tre giorni non è Dio che è risorto ma Barabba”. Fuori dai confini strettamente politici va registrato il giudizio positivo di Confindustria che ora si attende con celerità provvedimenti per il rilancio dell’economia e quello di Cisl e Uil. Più cauta, molto più cauta la Cgil:”aspettiamo di sentire il programma”. Domani alle 11,30 il giuramento al Quirinale. Lunedì il banco di prova della fiducia alla Camera, con tutti gli occhi puntati sul Pd…

Governo Letta: le reazioni, applausi e fischiultima modifica: 2013-04-28T19:29:41+02:00da ugo565
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