Incontro Napolitano-Obama, dopo accuse del Pdl interviene il Quirinale: “Nessuna ingerenza su voto”

Incontro Napolitano-Obama, dopo accuse del Pdl interviene il Quirinale: “Nessuna ingerenza su voto”

“E’ palesemente infondato e del tutto gratuito parlare, a proposito della visita del Presidente della Repubblica a Washington, di ‘ingerenza’ nella campagna elettorale”, si legge in una nota della Presidenza della Repubblica. “L’incontro con il presidente Obama si è aperto con brevi dichiarazioni dinanzi a stampa e tv: il presidente degli USA ha ribadito il suo ben noto apprezzamento per i progressi compiuti dall’Italia, e al presidente Napolitano è sembrato giusto sottolineare che essi erano stati possibili grazie al sostegno parlamentare di diverse e opposte forze politiche”, prosegue la nota. “Più tardi, in conferenza stampa con i giornalisti italiani, il Capo dello Stato ha rilevato come da qualche parte si sia passati dal sostegno ai provvedimenti del governo a giudizi liquidatori – si legge ancora – Rispetto alle forze in campo nella competizione elettorale in Italia, il presidente Obama si è astenuto da qualsiasi apprezzamento nei confronti di chiunque. Non solo in pubblico, ma anche nel colloquio a porte chiuse, si sono tenuti comportamenti assolutamente impeccabili”. “Rispetto alle forze in campo nella competizione elettorale in Italia, il presidente Obama si è astenuto da qualsiasi apprezzamento nei confronti di chiunque. Non solo in pubblico, ma anche nel colloquio a porte chiuse, si sono tenuti comportamenti assolutamente impeccabili”. E’ quanto si legge in una nota della Presidenza della Repubblica.
L’incontro con il presidente Obama – Gli Stati Uniti sono sempre vicini alla vecchia Europa. Chi pensava che gli Stati Uniti fossero pronti a girare le spalle all’Europa a favore dell’area del Pacifico si è dovuto ancora una volta ricredere, così come ha dovuto cambiare opinione chi si diceva convinto che sull’Italia vigeva una visione negativa da parte americana. A stemperare ogni dubbio è stato l’incontro faccia a faccia tra il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e il presidente americano Barack Obama. Nell’occasione il Capo dello Stato ha ribadito di rispettare la “scelta personale di Monti di candidarsi alle elezioni” e ha bollato come “deplorevole” che chi ha sostenuto il premier “ora lo liquidi”. Nel prestigioso Studio Ovale i due leader hanno parlato per circa 50 minuti, 20 in più di quelli previsti dalla fitta agenda dell’inquilino della Casa Bianca. La conversazione ha spaziato – tra gli altri temi – dalla ripresa della crisi nel Vecchio Continente e degli scenari politici della Penisola alla vigilia delle elezioni. “Al di là di espressioni di amicizia – ovviamente per me molto gratificanti – si è discusso dell’Italia e dell’Europa in rapporto con gli Stati Uniti dal punto di vista delle prospettive, innanzitutto di ripresa dello sviluppo”, ha spiegato Napolitano nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro bilaterale alla Casa Bianca tra i due leader. “Progressi sono stati fatti ma non sono esaustivi e devono continuare”, ha aggiunto Napolitano, definito un leader “straordinario e visionario” da Obama.
Il problema del lavoro – Particolarmente impressionato dai contenuti del discorso sullo Stato dell’Unione tenuto martedì scorso da Obama, Napolitano ha fatto riferimento a tre domande poste retoricamente in quell’occasione dall’inquilino della Casa Bianca: “Come possiamo attrarre più posti di lavoro verso le nostre coste? Come equipaggiamo il nostro popolo con le competenze necessarie per svolgere questi lavori? E come garantiamo che il lavorare sodo porti a una vita dignitosa”? Queste domande, ha detto Napolitano, “possono valere anche per l’Italia. Comunque, la cosa fondamentale è la direzione in cui procedere per la stabilizzazione finanziaria sapendo che di per sé una politica di austerità – lo ha detto anche il presidente Obama – non garantisce una soluzione”.
Non tornare indietro – D’accordo con il presidente americano, Napolitano ha spiegato che “la cosa fondamentale è muovere in quella direzione senza ritorni indietro ma però andando verso un’integrazione di politiche di crescita”. D’altra parte, ha aggiunto il Capo dello Stato a chi gli faceva notare una serie di dati macroeconomici negativi per l’Italia (ma non solo), “stiamo vivendo una recessione. Su questo non ci piove. Abbiamo la caduta del Pil, abbiamo situazioni critiche per le imprese – soprattutto piccole, abbiamo questa crescente disoccupazione e una sorta di mancanza di prospettive per troppi giovani, se non per un’intera generazione”. Tanto più che, ha precisato Napolitano, “nessuno si sente tranquillo su queste tendenze recessive, nemmeno la Germania”.
Sulla strada della ripresa – Allora si proceda – è il pensiero di Napolitano – sulla strada della ripresa. Molto dipenderà anche dalla nuova formazione di governo che si verrà a creare dopo le elezione italiane di fine mese. Lo sa bene anche la Casa Bianca che, già giovedì per bocca di una portavoce, aveva ribadito la necessità di portare avanti le riforme avviate durante il governo tecnico di Mario Monti.
Il confronto politico in Italia – La scena politica tricolore è stata non a caso oggetto di conversazione con Obama. Durante l’incontro alla Casa Bianca, ha spiegato Napolitano, “ho semplicemente detto che il panorama italiano è ancora in parte dominato dal confronto tra i due schieramenti che competono da 20 anni”. Il Capo dello Stato ha proseguito dicendo che “c’è poi un fenomeno di momento populista non molto diverso da quelli che si sono avuti in altri Paesi europei come espressione di una crisi, di un’incomprensione, di una insoddisfazione per come vanno le cose in Europa”. A completare il quadro, Napolitano ha parlato con Obama anche “della novità della scelta fatta da Mario Monti, che io ho rispettato come libera scelta che a lui spettava assumere. Ho un po’ deplorato il fatto che in questa situazione si finisce anche, da parte di qualche partito che ha sostenuto per 13 mesi tutte le decisioni del governo monti, di dare invece dei giudizi liquidatori su quelle stesse scelte”.
“Obama impeccabile” – Napolitano ha messo anche a tacere le speculazioni giornalistiche secondo cui la Casa Bianca aveva dichiarato di supportare lo stesso Monti all’imminente chiamata alle urne: “il presidente Obama è stato assolutamente impeccabile. Non ha nominato nulla e nessuno, nessuna formazione politica, nessuna possibile soluzione per la formazione del nuovo governo”. Questo non significa che Napolitano non sia preoccupato delle elezioni: “sono preoccupato dal fatto che non sappiamo quale sarà l’esito delle elezioni anche se bisognerebbe ricordare che prima delle elezioni è sempre così. Fino a quando non si stabilirà che in democrazia si fanno a tavolino i risultati prima del voto” è normale che i timori restino.
Incontro Napolitano-Obama, dopo accuse del Pdl interviene il Quirinale: “Nessuna ingerenza su voto”ultima modifica: 2013-02-16T19:28:50+01:00da ugo565
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