Lo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, nuovo terreno di gioco Cagliari, continua a rimanere al centro della cronaca e questa volta gli eventi sono davvero clamorosi. Questa mattina gli agenti del Corpo Forestale hanno arrestato il presidente del Cagliari Calcio Massimo Cellino, il sindaco di Quartu Mauro Contini e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune Stefano Lilliu.

Arresti nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione dello stadio – Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas che a novembre portò all’arresto del dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Quartu, Pierpaolo Gessa, del dirigente del settore edilizia privata dello stesso Comune, Andrea Masala, e dell’impresario Antonio Grussu. I tre, attualmente agli arresti domiciliari, erano accusati di tentato peculato e falso per aver utilizzato il denaro destinato al piano integrato d’area per la realizzazione di parte del nuovo stadio a Quartu.

Sindaco di Quartu colto da malore – Mauro Contini, il sindaco di Quartu Sant’Elena non ha retto lo stress e durante l’interrogatorio dell’autorità giudiziana è stato colto da un malore. Contini è stato ricoverato d’urgenza in ospedale per accertamenti.

Cellino a Buoncammino – Massimo Cellino al momento è a Buoncammino, il carcere della città. Il presidente del Cagliati Calcio è stato il primo ad essere condotto in prigione. Le misure cautelari sono state ordinate dal gip Giampaolo Casula su richiesta del pm Enrico Lussu. Anche ai tre arrestati di oggi viene contestato il reato di tentato peculato e falso ideologico. 

Il gip: minacce al dirigente del Comune – Il gip nella motivazione di arresto definisce Cellino come una persona dalle “elevate capacità delinquenziali, capace di qualunque genere di sotterfugio pur di raggiungere i propri scopi”. Ma ad incastrare il massimo dirigente rossoblu sarebbero state le dichiarazioni del dirigente comunale Gessa che in un drammatico interrogatorio avrebbe riferito al magistrato di aver subito pressioni e minacce. “Se non porti a termine i lavori – avrebbe detto Cellino a Gessa – io il cu… che vado a cercare non è uno qualsiasi ma quello tuo”. Pressioni che ci sarebbero state anche per far firmare al dirigente l’idoneità dello stadio per la Cagliari-Atalanta. “A causa di queste minacce”, avrebbe dichiarato al pm Gessa  “mi sono anche preso la responsabilità di fare una recinzione provvisoria necessaria per l’apertura dellimpianto e dichiarare l’idoneità dell’impianto per evitare che la partita saltasse”.

Sul sito del Cagliari la solidarietà di dirigenti e calciatori – Sul sito del Cagliari calcio intanto dirigenti, collaboratori, tecnici e calciatori si stringono attorno al presidente. “In questi momenti così difficili – si legge in un comunicato comparso sul sito della società – siamo vicini al presidente, Massimo Cellino. Fiduciosi nell’operato dalla magistratura, siamo certi che l’inchiesta dimostrerà l’estraneità del presidente ai fatti a lui contestati. Nessuno più di noi può garantire la certezza della correttezza, dell’onestà e delle capacità di Massimo Cellino. in questo momento ci sentiamo di dire solo un’altra cosa: Forza presidente, noi siamo con te”. Cominciano ad arrivare anche i primi cinguettii su Twitter dei calciatori. Naingolan, centrocampista rossoblu, stamattina ha scritto: “Svegliarsi e leggere e sentire certe cose fa venire veramente i brividi!”