Tragedia sul Cermis Morti sei turisti russi, tra cui due minorenni

Tragedia sul Cermis
Morti sei turisti russi,
tra cui due minorenni

L’errore umano alla base dell’incidente

Quattro uomini e due donne hanno perso la vita sbalzati da una motoslitta. La scelta di affrontare una ‘nera’ non illuminata, l’eccessivo numero di passeggeri e un carrello non omologato per trasporto persone, potrebbero essere la causa della tragedia. Restano gravi i due feriti sopravvissuti

 
Il punto dove la motoslitta ha sfondato la recinzione precipitando in una scarpata (Ansa)

Il punto dove la motoslitta ha sfondato la recinzione precipitando in una scarpata (Ansa)

Trento, 5 gennaio 2013  – Vi sono due minorenni tra i sei morti nell’incidente sul Cermis, in Trentino, che ieri sera ha coinvolto la motoslitta con rimorchio rovinata a valle.

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L’allarme è stato lanciato da un addetto degli impianti di risalita, alle 21.10. Ieri la pista ‘nera’, molto ripida e a circa 2.000 metri, non era illuminata ed era ghiacciata.

Ma sono stati gli errori umani ad avere ingenerato la tragedia; la scelta di scendere dalla pista nera Olimpia 2, che non era illuminata, il numero probabilmente eccessivo di persone a bordo della motoslitta, il carrello non indicato per i passeggeri.

Queste le prime ricostruzioni comunicate all’AGI dal Comandante reggente della stazione dei Carabinieri di Cavalese. Restano gravi le condizioni dei due feriti che facevano parte della comitiva russa.

Di certo -confermano stamani in valle di Fiemme- c’è che il carrello rimorchio su pattini non era abilitato al trasporto di persone, ma solo agli attrezzi per il lavoro. Pare che la motoslitta sia di proprietà della società degli impianti funiviari, e servisse solo per trasportare gli oggetti e le vivande da fondovalle all’albergo dove erano alloggiati i turisti russi, situato sopra il luogo della disgrazia.

E’ quasi certo che la comitiva abbia cenato in una baita in quota e poi -nella discesa sulla “Olimpia 2”- sia finita fuori pista attorno alle 22.30, nella trasferta tra la località “Alberghi” e “Doss dei Laresi”. Anche la titolare russa dell’Hotel Sporting, Raissa, è tra le persone che hanno perso la vita.

Gli stranieri deceduti erano venuti in Italia per il Natale russo, che si celebra il 6 gennaio. Sul posto in nottata si è recato anche il presidente della Provincia di Trento. “Siamo profondamente scossi di fronte a questa tragedia e impegnati in prima linea nei soccorsi”, ha detto il governatore Alberto Pacher. Sul luogo dell’incidente anche il dirigente del Dipartimento della Protezione civile, Roberto Bertoldi, l’assessore della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi e il sindaco di Cavalese, Silvano Welponer.

I NOMI DELLE VITTIME  – Sono state identificate le vittime della tragedia che si è verificata nella tarda serata di ieri sul Cermis, in Trentino Alto Adige. Si tratta di quattro uomini e due donne, tutti di nazionalità russa. Cinque delle vittime e uno degli uomini rimasti gravemente feriti nello schianto della motoslitta erano turisti provenienti da Krasnodar, città nel sud della Russia, a poca distanza da Sochi, che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2014.

Una delle donne decedute e il secondo ferito, invece, lavoravano in Italia nel settore turistico. A confermare la loro identità è stato il console russo a Milano, Alexei Parmonov. Le vittime sono Denis Kravchenko, Irina Kravchenko, Vyacheslav Sleptsov, Yulia Yudina, Lyudmila Yudina e Rafilya Pshenichnaya. I feriti, invece, sono Boris Yudin e Azat Agafarov.

Tragedia sul Cermis Morti sei turisti russi, tra cui due minorenniultima modifica: 2013-01-05T17:47:32+01:00da ugo565
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