Tennis – Cade un altro marchio: addio a Sergio Tacchini

Tennis – Cade un altro marchio: addio a Sergio Tacchini

Da McEnroe a Novak Djokovic: dal 1966 a oggi è stato un marchio sinonimo di qualità e tradizione tutte italiane

Con i tempi che corrono questa non è certa una notizia sconvolgente, ma è comunque una cartina al tornasole del periodo finanziario, italiano e non. “Sergio Tacchini” chiude i battenti in Italia.

Proprio così: lo storico marchio, da sempre sinonimo di qualità e tradizione nell’abbigliamento sportivo, sta per tramontare definitivamente. Il prossimo 24 gennaio chiude il negozio di Casttelletto Ticino (Novara), nel frattempo scatterà la mobilità per 42 dei 55 dipendenti di Bellinzago. E a febbraio sarà la volta dello spaccio aziendale di Caltignaga, già chiuso quest’anno: ma anche la cassa integrazione per gli addetti è destinata a finire. Hembly, la società cinese che ha acquistato l’azienda nel 2007, ha deciso di concentrarsi solo sulla direzione commerciale e sulla gestione del marchio: la produzione sarà delocalizzata in Estremo Oriente.

Sergio Tacchini fondò l’azienda nel 1966: leader del mercato d’abbigliamento sportivo, con maglie, pantaloncini e calzettoni, la ditta arrivò anche a 280 dipendenti. E a vestire un campione del calibro di John McEnroe, a cui fecero seguito testimonial del calibro di Jimmy Connors e, ultimamente, Novak Djokovic.

Acquisito da un marchio cinese, i dipendenti rimasti saranno messi in mobilità. La produzione delocalizzata, il nome cancellato. Con Sergio Tacchini scompare un nome legato a un tennis di altri tempi.

Tennis – Cade un altro marchio: addio a Sergio Tacchiniultima modifica: 2012-12-14T18:27:36+01:00da ugo565
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