Sicilia, Crocetta: inciuci finiti, saremo miti con durezza. Nella mia squadra il 50% di donne

Sicilia, Crocetta: inciuci finiti, saremo miti con durezza. Nella mia squadra il 50% di donne



 
 
(LaPresse)(LaPresse)

«I grillini sono deputati come tutti gli altri. Pensano di potere contribuire ad approvare le leggi o intendono continuare a “grillare” anche in Parlamento?». Lo ha detto il neo governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, parlando in conferenza stampa a Palermo della presenza del Movimento 5 Stelle che ha eletto 15 parlamentari all’Assemblea siciliana.

Quanto alle possibili alleanze per governare, «Il mercato degli inciuci è finito», ha detto Crocetta. «Il mio governo sarà sostenuto dall’alleanza con la quale sono stato eletto -. Non interferirò sulla scelta del nuovo presidente dell’Assemblea regionale, non mi compete. Voglio un Parlamento che mi controlli, mi dia indirizzi, mi contesti e mi approvi quando sarà necessario». «Non tutti nel Mpa e nel Pdl sono demoni», ha poi sottolineato Rosario Crocetta, parlando con i cronisti che gli chiedevano dei rapporti all’Assemblea con l’opposizione.

 

L’ex sindaco di Gela apre quindi al dialogo con tutti i deputati appena eletti all’Ars. E ed è disponibile a dialogare anche con Gianfranco Miccichè. «Se lui è disponibile a condividere il mio progetto, non c’è problema – ha affermato – Ma sia chiaro, io sono stato eletto da una alleanza e quella rimane».

«Un incarico a Massimo Russo? Non è in agenda», ha dichiarato invece il neogovernatore della Sicilia, ai cronisti che gli chiedevano se riservare qualche ruolo all’uscente assessore regionale alla Sanità, l’ex pm Massimo Russo.

Un «patto» aperto a tutti i parlamentari dellArs 
Il neopresidente della Regione siciliana lancia dunque un «patto» aperto a «tutti i parlamentari dell’Ars, non alle forze politiche, ma ai deputati», per «il risanamento, il rigore, il lavoro e lo sviluppo». Crocetta che punta a un «governo dell’efficienza pubblica», consapevole che il suo governo di minoranza, che può contare su 39 deputati su 90, dovrà esercitarsi nella ricerca del consenso in Aula sulle cose da fare. Sulla base di questo quadro dice di che avrà «una maggioranza bulgara» e fa il suo appello «ai capaci e agli onesti». Ma niente inciuci e accordi sottobanco. «Sì, invece, al dialogo con i grillini e ai deputati delle altre forze» tra i quali di certo non si annidano i demoni».

Crocetta: ecco la squadra per governare 
«Saremo miti con durezza», ha detto citando davanti ai giornalisti Che Guevara, per confermare che intede essere «l’uomo del dialogo e non dello scontro», pur definendo «distruttiva» la scelta di Idv e Sel di seguire Leoluca Orlando e di correre da soli. Rassicura anche i suoi alleati ai quali conferma che governerà con le forze che con lui hanno vinto, pur spiegando che non intende «esserne ostaggio, a partire dalla formazione della squadra», che sarà composto per il 50% da donne, una delle quali, Lucia Borsellino, presente alla conferenza stampa, destinata alla sanità. Il suo governo «dovrà fare scelte indigeribili», anche nel primo e ormai prossimo bilancio dell’era Crocetta, ma «non ci sarà alcuna macelleria sociale». Neppure sui precari: «Serve un piano di risanamento – spiega – ma nessun licenziamento è possibile. Favorirò l’avvio e l’applicazione con i comuni dei patti per l’energia solare che possono assorbire 24 mila persone».

Verso una regione «leggera» 
Si tratterà anche di azzerare le nomine, le consulenze, i dirigenti regionali «per i quali si potranno pensare anchea forme di rotazione». Bisognerà colpire i costi della politica, «secondo il modello europeo del merito e della produttività». E uno dei primi settori sui cui Crocetta interverrà sarà la formazione: «Così chiederò al dirigente Albert di farsi da parte, di mettersi in pensione, di farsi una vacanza». 

Crocetta pensa a una «regione leggera», che applichi i principi del decentramento. Serve una nuova legge sui piani regolatori, «poiché è impensabile che il 90% dei comuni ne siano sprovvisti». Bisognerà «riattivare i canali con Roma e Bruxelles per mettere virtuosamente in circolo il miliardo 750 milioni di Fondi europei bloccati». Ci sono situazioni «drammatiche, a livello regionale, ma anche nei comuni come Messina che ha un buco di 200 milioni».

La battaglia sui diritti civili 
E c’è la riforma del settore dei rifiuti, lasciando alle amministrazioni maggiore libertà gestionale. Tutti contenuti caldissimi di questo patto. E le attese sono tante, lui lo sa, persino sui diritti civili. Cosa farà su questo fronte gli chiede, infatti, un giornalista: «Non indendo di certo sposarmi come Vendola. So che alla mia età nessuno mi si fila più», taglia corto alzando lo sguardo sul manifesto che lo ritrae sopra la frase: «La rivoluzione è già iniziata». 

Il neogovernatore: chiederò di incontrare Monti 
«Andrò a Bruxelles per affrontare il tema dei fondi strutturali, perchè è impensabile che la Sicilia non abbia speso 5,7 miliardi», ha annunciato il neopresidente. «E poi chiederò un incontro a Monti: molti comuni siciliani rischiano il default, a cominciare da Messina, che ha oltre 250 milioni di debiti».

Sicilia, Crocetta: inciuci finiti, saremo miti con durezza. Nella mia squadra il 50% di donneultima modifica: 2012-10-31T11:30:54+01:00da ugo565
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