Usa, la riforma sanitaria di Obama è costituzionale

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha promosso l’intera riforma sanitaria varata dall’ amministrazione Obama nel 2010, compreso l’obbligo per la maggioranza degli americani di avere una assicurazione medica. Si tratta di una enorme vittoria per il presidente statunitense. “E’ una vittoria per tutto il popolo americano”, ha dichiarato il presidente americano.
Obbligatorio dotarsi di un’assicurazione – In base alla riforma la maggioranza degli americani dovrà dotarsi obbligatoriamente di un’assicurazione sanitaria entro il 2014, pena il pagamento di sanzioni. La decisione è stata presa in un clima di grande divisione tra i nove ‘saggi’. Il fatto che la riforma – ha scritto il capo dei giudici costituzionali, John Roberts, motivando la decisione – prevede che alcuni cittadini possano pagare delle sanzioni per non aver ottenuto l’assicurazione medica può essere ragionevolmente considerato come una tassa”. Dunque, nulla di incostituzionale. Perché “la Costituzione – prosegue il giudice – permette tasse del genere e non è nelle nostre competenze vietarle”.
Vittoria straordinaria di Obama – Obama può stracciare due dei tre discorsi preparati per commentare la decisione della Corte Suprema, salvando quello a lui più caro: la riforma sanitaria, meglio conosciuta comeObamacare, è infatti salva. Per i giudici, l’Affordable Care Act è costituzionale in larghissima parte; lo è soprattutto il punto più controverso, ovvero l’individual mandate, che costringe gli americani a sottoscrivere un’assicurazione sanitaria entro il 2014. La decisione è una vittoria straordinaria per il presidente degli Stati Uniti e i democratici, ottenuta grazie al voto del giudice capo, il conservatore John Roberts, che ha votato con i quattro giudici di area liberale.
La legge fu contestata in 26 stati – La riforma, approvata nel marzo 2010 senza neanche un voto da parte dei repubblicani al Congresso, era stata contestata da 26 Stati: la legge, sostenevano e sostengono ancora, infrange i nostri diritti e le libertà individuali, perché il governo federale non può obbligare i cittadini ad acquistare un’assicurazione sanitaria. La Corte ha superato l’ostacolo affermando che l’individual mandate è equiparabile a una tassa, anche se Obama si è sempre rifiutato di accettare questa visione, o escamotage, per difenderne la costituzionalità. Il Congresso, per la Corte, ha quindi agito nell’ambito delle sue prerogative, sancite dalla Costituzione.
Totale revisione sistema sanitario – I giudici hanno però dichiarato incostituzionale la parte della riforma riguardante il Medicaid, il programma sanitario per i poveri. Obama ha seguito la decisione della Corte Suprema dallo Studio Ovale, alla Casa Bianca, insieme al vicepresidente Joe Biden. L’Obamacare rappresenta la maggiore revisione del sistema sanitario nazionale dagli anni sessanta. La riforma resterà comunque al centro del dibattito politico in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 6 novembre.
Una vittoria di tutto il popolo Usa – La sentenza della Corte Suprema, che ha giudicato costituzionale la parte più controversa della riforma sanitaria di Obama, “è una vittoria per tutto il popolo americano”,: così il presidente in una dichiarazione ufficiale dalla Casa Bianca. “Quale che sia il dibattito politico, la decisione è una vittoria per tutti coloro che in tutto il paese saranno più sicuri grazie a questa legge e alla decisione della Corte Suprema di confermarla” ha ribadito Obama, evidentemente soddisfatto.

Calmiererà i prezzi delle polizze – “Le compagnie di assicurazione non potranno più approfittare della situazione”, ha aggiunto il presidente, riferendosi alla norma dell'”individual mandate”, che obbligherà tutti i cittadini a sottoscrivere un’assicurazione sanitaria entro il 2014, e le compagnie a calmierare i prezzi delle polizze. Obama – dopo aver ricordato i punti fondamentali della riforma – ha infine invitato tutti a lasciarsi alle spalle le polemiche e guardare avanti, “pensando a rilanciare l’economia e creare posti di lavoro”.

La reazione del candidato repubblicano – Non si è fatta attendere la reazione del candidato repubblicano Mitt Romney alla sentenza della Corte Suprema, che ha giudicato costituzionale la parte più controversa della riforma sanitaria di Barack Obama. “Non sono d’accordo con la sentenza della Corte Suprema”, ha detto l’ex governatore del Massachusetts, promettendo di annullare l’Obamacare il primo giorno in cui sarà presidente americano. “La riforma ha aumentato le tasse agli americani di circa 500 miliardi di dollari e, nonostante questo, aggiunge migliaia di miliardi di dollari al debito pubblico americano”, ha detto Romeny. “In pratica Obama ha messo il governo federale tra i cittadini e il loro medico”.
 Barack Obama (Ansa)
Usa, la riforma sanitaria di Obama è costituzionaleultima modifica: 2012-06-30T16:04:24+02:00da ugo565
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