Killer di Tolosa

 

Tolosa: incubo finito dopo 32 ore di assedio. Il ministro Gueant: “Merah ucciso mentre tentava la fuga”

Voleva morire “con le armi in pugno”, e così è stato: Mohammed Merah, responsabile dei sette omicidi di Montauban e Tolosa, è stato ucciso nello scontro a fuoco con le forze speciali francesi che questa mattina hanno fatto irruzione nell’appartamento dove si era barricato mercoledì. Gli agenti hanno trovato la telecamera con la quale l’uomo ha filmato gli omicidi, e ne hanno visionato il contenuto. Il 24enne di origine algerina aveva espresso il desiderio di arrendersi, ma nell’ultimo colloquio con la polizia, alle 22.45, aveva cambiato idea entrando in quella che il ministro degli Interni, Claude Gueant, aveva definito “una logica di rottura”. Successivamente era cessato qualsiasi contatto e persino le esplosioni provocate questa notte per aprire una breccia nel muro dell’appartamento non aveva suscitato alcuna reazione, facendo pensare che Merah potesse essersi tolto la vita.
Giovedì mattina la polizia ha deciso di procedere con l’irruzione – Le forze speciali sono entrate nell’appartamento alle 11.10, procedendo con estrema cautela per evitare qualsiasi rischio di trappole esplosive (lo stesso motivo per il quale era stata aperta una breccia, non dovendo in tal modo usare la porta di ingresso). Il seguito lo ha raccontato lo stesso Gueant, nella breve conferenza stampa seguita all’operazione: l’uomo – di cui fino a quel momento non era stata rilevata alcuna traccia nell’appartamento – sarebbe uscito sparando dal bagno, l’unica stanza che ancora rimaneva da controllare. Ne è seguito uno scontro a fuoco “di una violenza inaudita”, ha sottolineato il Ministro, al termine della quale Merah è saltato dalla finestra (al primo piano) “con in mano l’arma e sparando” ed è stato poi “ritrovato privo di vita”.
Merah ucciso con un colpo alla testa sparato da un cecchino – Un quadro che il procuratore di Parigi, François Molins, ha successivamente arricchito e parzialmente corretto: l’uomo è uscito dal bagno con una pistola Colt 45 con la quale ha sparato contro gli agenti, sorpresi da una reazione che non si aspettavano; Merah ha continuato a sparare avvicinandosi alla finestra dalla quale è saltato, ed è in quel momento che sarebbe stato raggiunto da un colpo alla testa sparato da un cecchino “per legittima difesa”, ha sottolineato il Procuratore ricordando come le istruzioni fossero quelle di catturarlo vivo. L’autopsia di Merah – che indossava un giubbotto antiproiettile – verrà eseguita nel pomeriggio a Bordeaux; oltre alla telecamera gli agenti hanno recuperato delle bombe molotov e un ingente quantitativo di munizioni. Molins ha anche difeso l’operato dei servizi segreti ricordando come dopo il ritorno dai suoi viaggi in Pakistan e Afghanistan – di cui ufficialmente non vi è alcuna traccia, secondo la Nato – Merah “non avesse attirato in alcun modo l’attenzione” della sicurezza.
Juppé: “Jihadisti che risiedono in Francia siano controllati” – A questo riguardo qualche dubbio lo aveva espresso anche il ministro degli Esteri Alain Juppé, che aveva chiesto di fare “chiarezza” su eventuali errori nella sorveglianza, sottolineando come i jihadisti accertati che risiedono in Francia siano “controllati” e lo stesso Merah fosse stato “interrogato di recente dai servizi segreti”; tuttavia, come ha ricordato Gueant, il controspionaggio sorveglia molte persone impegnate nell’estremismo islamico “ma esprimere delle idee, manifestare delle opinioni di tipo salafita non è sufficiente per essere portati in tribunale o segnalati alla polizia”.
Ora resta da stabilire la rete delle eventuali complicità – Rivendicando gli omicidi Merah ha sempre affermato di essere affiliato ad Al Qaeda – il che può indicare tanto un’appartenenza formale come una semplice adesione agli ideali della rete terroristica – ma di aver agito in completa solitudine e di essersi procurato le armi con il denaro frutto di numerose rapine; tuttavia, i suoi numerosi viaggi all’estero (secondo alcune fonti militari, smentite dai servizi segreti, si sarebbe recato anche in Iran) sarebbero però stati quanto meno facilitati da una filiera per il reclutamento dei “mujaheddin” in Europa. Chiarire la portata delle possibili complicità era uno dei motivi per cui le autorità francesi avevano insistito perché Merah venisse catturato vivo, come ha ricordato lo stesso presidente Nicolas Sarkozy commentando l’operazione nella quale sono risultati feriti anche due agenti: “E’ stato fatto tutto il possibile perché l’assassino venisse consegnato alla giustizia, ma non era pensabile mettere a rischio delle vite per questo”.
Sarkozy: “Abbiamo fatto il possibile per prenderlo vivo” – “E’ stato fatto il possibile per consegnarlo vivo alla giustizia ma non era concepibile esporre a rischi altre vite. C’erano stati troppi morti”. Lo ha detto il presidente Nicolas Sarkozy, in diretta tv, dall’Eliseo. I nostri compatrioti musulmani non hanno nulla che vedere con questa vicenda, non bisogna generalizzare”: Il Presidente ha ricordato le vittime del sedicente omicida e ha ringraziato le forze dell’ordine e la magistratura: “E’ stato fatto tutto il possibile perché l’assassino venisse consegnato alla giustizia, ma non era pensabile mettere a rischio delle vite per questo”.
Sarkozy: “Musulmani non hanno nulla a che vedere con questa vicenda” – Se Sarkozy è stato attento a sottolineare che “i musulmani non hanno nulla a che vedere con questa vicenda” ha però avvertito che chiunque frequenti regolarmente i siti internet in cui si faccia apologia di terrorismo o che incitino all’odio sarà perseguito penalmente, così come coloro che si rechino all’estero per frequentare dei corsi di indottrinamento legati al terrorismo; impegno a una accresciuta vigilanza informatica che ha già ricevuto numerose critiche perché ritenuto una limitazione incostituzionale della libertà di espressione.
Intanto un gruppo vicino al Qaeda rivendica strage di Tolosa – Un gruppo legato ad al Qaeda nel Maghreb islamico ha rivendicato in un comunicato la strage di Tolosa e ha lanciato un appello alla Francia a riconsiderare la sua politica “ostile” verso i musulmani. Il testo, firmato dall’organizzazione “Jund al-Khilafah” (i soldati del Califfato, ndr), che nel passato ha rivendicato attacchi in Afghanistan e Kazakistan, è stato pubblicato sul sito Shamikh, che diffonde generalmente i comunicati di al-Qaeda. “Questa operazione benedetta ha fatto vacillare i pilastri crociato-sionisti in tutto il mondo e noi la rivendichiamo”.
Netanyahu: “Israele creato per la protezione degli ebrei” – “E’ perchè uccidono gli ebrei che lo Stato di Israele è stato creato”: lo ha dichiarato oggi il Primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante le visite di condoglianze alle famiglie delle quattro vittime ebree della strage di Tolosa. Netanyahu si è recato nella yeshiva di Beit Halevy a Gerusalemme dove sono riuniti per il lutto i membri della famiglia di Jonathan Sandler, insegnante e padre di due dei bambini assassinati a Tolosa, Gabriel e Arieh. “Per questi assassini, il minimo centimetro di terra dove si trovano degli ebrei e dei bambini ebrei è una terra occupata. Per loro, gli ebrei non hanno posto nel mondo”, ha aggiunto Netanyahu. Il Primo ministro israeliano ha incontrato Eva Sandler, la vedova, sottolineando “il fardello di dolore provato da una giovane madre che allattava una neonata e che ha appena perso il marito e due figli”. Netanyahu in seguito si è recato a casa della famiglia di Myriam Monsenego, 7 anni, quarta vittime della strage. “Se avessero potuto, questi assassini avrebbero ucciso tutti gli ebrei”, ha dichiarato. “E’ orribile pensare al modo così brutale in cui è stata assassinata la piccola Myriam”.
Le Monde, Merah indottrinato da islamisti uzbeki – Merah è stato indottrinato in Pakistan e in Afghanistan dal Movimento islamico di Uzbekistan (Miu), il cui compito, dalla caduta dei talebani nel 2001, è inquadrare gli “stranieri” che vengono a combattere gli “infedeli” in Afghanistan o le forze pachistane che tentano regolarmente di mandarli via: lo scrive il sito internet del quotidiano Le Monde. Il Miu, che include anche dei combattenti dichiarati di Al-Qaida, opera sotto l’autorità di Tehrik-e-Taliban Pakistan (Movimento dei talebani del Pakistan, TTP).
22 marzo 2012
Redazione Tiscali

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Killer di Tolosaultima modifica: 2012-03-22T19:31:47+01:00da ugo565
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