Coronavirus, quando avremo zero contagi. Ecco le date regione per regione
L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane: in Lombardia zero nuovi casi a fine giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. “Eventuali misure di allentamento del lockdown renderebbero le proiezioni non più verosimili”
Roma, 20 aprile 2020 – Coronavirus, quando si arriverà a zero contagi? L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane prova a rispondere a questa domanda, sottolineando che la fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e nelle Marche l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio, mentre nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. Sono queste le proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio, coordinato dal direttore Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e dal dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.
Ecco l’elenco regione per regione
Secondo le proiezioni dell’Osservatorio le prime regioni a uscire dal contagio da Covid-19 sono la Basilicata e l’Umbria, le quali il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi. Le ultime, invece, sono le regioni del Centro-Nord nelle quali il contagio è iniziato prima. In Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio, non è lecito attendersi l’azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno. Infatti, in queste due ultime regioni il trend in diminuzione è particolarmente lento. Nella Regione Lazio si dovrà aspettare almeno il 12 maggio, nel Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare ad avvenire tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio.
Le proiezioni effettuate evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati – spiegano i ricercatori – “suggeriscono che il passaggio alla cosiddetta ‘fase 2’ dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione”. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown – spiegano ancora gli esperti – “potrebbe riportare indietro le lancette della pandemia” e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati”. Le proiezioni infatti tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai decreti ministeriali. “Perciò, eventuali misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attività e della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili”, conclude l’Osservatorio.
Caso Marche
“Marche a zero contagi tra il 25 ed il 30 maggio”. La Regione Marche, in una nota, corregge le previsioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute che parlano appunto di fine giugno.