La Lega, il sovranismo e la sovranità popolare

La Lega, il sovranismo e la sovranità popolare

di supermarco

Trovate un interessante articolo qui: https://it.insideover.com/politica/crisi-governo-salvini-trump.html.

Dall’articolo si evincono chiaramente due cose:

1) la crisi di governo subirà un’accelerazione solo dopo l’8-9 giugno (prima di quelle date Salvini non andrà a Washington);

2) Salvini non fa un passo se prima non ha il permesso di Trump e Bannon. A Roma si dice: “Tanto lo tocchi e tanto cammina”.

Apriamo una parentesi: ci dicono che Trump e Bannon hanno litigato.

Rumore di fondo.

RUMORE DI FONDO.

Secondo noi quei due si parlano telefonicamente ogni giorno, anche più volte al giorno.

Chiusa la parentesi, torniamo a Salvini.

Per un leader politico sovranista non è una bella cosa farsi dettare la linea da un capo di Stato straniero.

È una vera e propria contraddizione in termini.

Inoltre la sovranità assume varie espressioni, sintetizzate in queste tre fondamentali varianti:

a) sovranità monetaria;

b) sovranità nazionale;

c) sovranità popolare (il potere spetta al popolo).

Salvini, facendosi dettare la linea da Washington, non applica la sovranità nazionale.

Ma, a ben vedere, non rispetta neanche la sovranità popolare, dato che non è certo il popolo italiano a decidere.

Non dovevano venire… “prima gli italiani”? Oppure per Salvini vale… “America first”?

Però la sovranità popolare è violata anche in un altro senso: la linea viene dettata dal presidente di uno Stato nel cui ordinamento giuridico non è prevista la sovranità popolare.

Già: negli Stati Uniti d’America non vige la sovranità popolare. In quel Paese, infatti, si applica il sistema dei cosiddetti “grandi elettori”, tanto che alle ultime elezioni, quelle del 2016, se si fosse applicata la sovranità popolare, limitandosi cioè al solo voto dei cittadini, avrebbe vinto Hillary Clinton, con una differenza di circa 3 milioni di voti.

Quindi, il paladino nostrano del sovranismo si fa dettare la linea da uno straniero a capo di uno Stato nel quale non vige la sovranità popolare.

Tutto regolare?

Secondo noi, no.

Proponiamo di chiamare i sovranisti nostrani col loro vero nome: sovranisti limitati, in quanto espressione di un Paese a sovranità limitata.

E, badate bene, per loro quella sovranità limitata non è assolutamente un problema.

Forse perché interessano solo le poltrone?

Rinnoviamo infine l’invito: liberatevi del rumore di fondo.

Aiuta a rimanere concentrati sulle questioni cruciali.

La Lega, il sovranismo e la sovranità popolareultima modifica: 2020-03-20T15:11:24+01:00da ugo565
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