Le famiglie di alcune vittime del crollo di Genova: “No ai funerali di Stato”.

Le famiglie di alcune vittime del crollo di Genova: “No ai funerali di Stato”. Due sacerdoti: “Li capisco”..”C’è disaffezione alla politica”

Domani mancheranno 17 bare alla cerimonia con Bagnasco e Mattarella

LAURA LEZZA VIA GETTY IMAGES

Hanno preferito esequie private alcuni dei familiari delle vittime del crollo del ponte Morandi, a Genova. Hanno detto no ai funerali di Stato che saranno officiati dall’arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, tra gli altri, i parenti della famiglia Possetti di PInerolo, di Stella Boccia, che sarà portata a Foiano della Chiana (Arezzo). Tutti con parole di amarezza e disillusione.

Anche i corpi di Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione torneranno a casa loro, a Torre del Greco, prima di sabato. Per i quattro giovani, morti a Genova in seguito al crollo del ponte Morandi, ci sarà una funzione privata, per precisa decisione delle famiglie, che hanno definito il rito istituzionale di sabato “una farsa”.

“Non vogliamo i funerali di Stato, non vogliamo i funerali farsa. Matteo, Giovanni, Gerardo e Antonio torneranno a casa, i funerali si faranno domani a Torre del Greco”, si legge sul Mattino.

“Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare – spiega tra i singhiozzi Roberto Battiloro, papà di Giovanni – Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a a Torre del Greco. È un dolore privato, non servono le passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve accadere più”.

E a sostegno della decisione delle famiglie intervengono anche alcuni religiosi: padre Mauro Brezzo è il cappellano dell’ospedale San Martino di Genova, che in questi giorni di dolore sta dando conforto ai familiari delle vittime. “Sono pochi quelli che aderiscono ai funerali di Stato. Tanti non vogliono fare la passerella, e li capisco. Se invece di spendere i soldi per venire qui li avessero dati a questa povera gente, sarebbe stato meglio”, ha affermato al Sir.

Per don Massimiliano Moretti, parroco di Genova che sta dando il suo sostegno ai familiari delle vittime la decisione di alcuni di loro di rifiutare le esequie di Stato è segno di “una fortissima disaffezione verso la politica. E questo è un campanello d’allarme forte e chiaro che deve arrivare ai nostri politici. E’ necessario che la politica riprenda in mano il governo del Paese, un Paese che soffre, e che si attrezzi a convergere sul bene comune, senza continuare a fare campagna elettorale”. È preoccupato per la sua Genova e ha paura per il futuro della città e dei cittadini: “Qui abbiamo una città con la spina dorsale spezzata. E siccome le attività del porto sono in costante crescita, se questa vicenda non si risolverà, dal punto di vista infrastrutturale, in tempi brevi, verrà messa in crisi tutta l’economia del capoluogo regionale”.

Rispetta la decisione dei familiari che hanno deciso rifiutare i funerali di Stato il cardinale Angelo Bagnasco, che domani lì celebrerà: “Ognuno ha fatto le proprie scelte, nelle quali nessuno ha il diritto di entrare”, ha detto ai microfoni di Skytg24. In questi giorni, però, ha sottolineato, non c’è spazio per la rabbia: “Questo è il momento del dolore, della pacificazione dei cuori. Tutto il resto viene dopo ed è compito della magistratura accertare le responsabilità”. La scelta delle famiglie, però, “certamente farà pensare chi di dovere”, ha affermato dopo aver fatto visita alla camera ardente, allestita nel padiglione della Fiera.

Le famiglie di alcune vittime del crollo di Genova: “No ai funerali di Stato”.ultima modifica: 2018-08-18T17:56:21+02:00da ugo565
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