“Noi umiliati dalla Germania”. Parlano i genitori di Fabrizia Di Lorenzo, vittima italiana della strage di Berlino

“Noi umiliati dalla Germania”. Parlano i genitori di Fabrizia Di Lorenzo, vittima italiana della strage di Berlino

Nessun risarcimento è previsto per i familiari delle undici vittime: una vecchia legge dell’85 lo esclude per i danni causati da veicoli o rimorchi.

Fabrizia di Lorenzo, vittima della strage del mercatino a Berlino
Fabrizia di Lorenzo, vittima della strage del mercatino a Berlino

“Ci sentiamo presi in giro, la Germania non si assume le sue responsabilità”. Dopo due mesi di doloroso silenzio, hanno deciso di parlare i genitori di Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, una delle vittime della strage di Natale a Berlino, dove  morirono 11 persone sotto le ruote di un tir lanciato a tutta velocità fra le bancarelle della Breltscheldplatz, in pieno centro. A compiere l’attentato fu l’estremista islamico Anis Amri, poi rintracciato e deceduto in un conflitto a fuoco in Italia.

Uno dei più atroci attacchi compiuti in Germania, dopo il tragico precedente di Nizza, portato a segno nonostante le autorità tedesche fossero state allertate sul pericolo attentati in prossimità delle feste natalizie. Ma per Fabrizia non ci sarà nessun risarcimento da parte dello stato tedesco. La legge non lo prevede.

Nessun familiare delle persone coinvolte ha finora ricevuto alcun risarcimento, nè lo riceverà. Stando infatti ad una vecchia legge del 1985, è esclusa ogni previsione di ristoro per i danni causati alle vittime di crimini violenti commessi “con un veicolo a motore o con un rimorchio”, come appunto nel caso della strage del 19 dicembre. Così accade che, paradossalmente, abbiano accesso ai risarcimenti statali i parenti dell’autista polacco ucciso da Amri a colpi di pistola, ma non quelli di Fabrizia e delle altre vittime. Gli unici soldi a disposizione, appena 7,5 milioni, sono quelli del fondo tedesco per le vittime della strada.

“Ma come si fa ad equiparare quello che è successo ad un normale incidente stradale? Quella legge è sbagliata e va cambiata”. Protestano i genitori di Fabrizia, perchè sembra che per la burocrazia tedesca la vita della loro figlia non valga niente. “Non c’è importo che possa pagare la morte di nostra figlia”, dice Giovanna, la mamma. “Ma un risarcimento sarebbe un’ammissione di responsabilità da parte del governo tedesco, per non aver fermato un criminale noto da anni e per non aver preso precauzioni come le barriere installate solo dopo l’attentato”, spiega al quotidiano Repubblica.

Fabrizia aveva tutta la vita davanti: brillante laureata in Relazioni Internazionali e diplomatiche, un master in tedesco, da qualche tempo aveva trovato impiego in un’azienda di logistica a Berlino. Era soddisfatta del suo lavoro, ottimista e solare, la descrivono i genitori, Giovanna e Gaetano che vivono a Sulmona. Quel maledetto 19 dicembre Fabrizia aveva preannunciato di voler andare al mercatino per comprare qualche regalo prima di tornare a casa per Natale. Poi il silenzio. La tragedia si è svelata poco dopo quando al telefono la mamma di Fabrizia ha sentito rispondere una voce che non era quella di sua figlia: “Ha risposto un ragazzo in inglese. Non capivo ed ho passato il cellulare a mio figlio Gerardo al quale ha spiegato di aver trovato il cellulare per terra e che lo avrebbe portato alla polizia”, racconta la signora Giovanna. Di lì l’alternarsi di speranza ed angoscia,  i prelievi del dna, ed infine la triste conferma: Fabrizia era tra le vittime. “Al di là dell’assistenza dell’ambasciata italiana, nell’immediato e per le procedure di rimpatrio, il governo tedesco con noi non si è mai fatto sentire”, accusano ora i signori Di Lorenzo.

“Non ci hanno mai contattati, non ci hanno mai dato un interprete, ci hanno lasciato soli”. Ed ora la beffa finale del risarcimento. Anche per questo, l’avvocato Rolanf Weber, incaricato del governo per l’assistenza delle vittime, ha chiesto di modificare la famigerata legge dell’85.

Ma la parola “giustizia” sembra ancora lontana dall’essere scritta.

“Noi umiliati dalla Germania”. Parlano i genitori di Fabrizia Di Lorenzo, vittima italiana della strage di Berlinoultima modifica: 2017-03-07T22:32:51+01:00da ugo565
Reposta per primo quest’articolo