Krsko come Fukushima: alto rischio sismico per la centrale nucleare alle porte dell’Italia

Krsko come Fukushima: alto rischio sismico per la centrale nucleare alle porte dell’Italia

L’allarme degli esperti per il reattore si trova in Slovenia, non lontano da Trieste. Lubiana lo vuole raddoppiare: “Intervengano l’Ispra e l’Ensreg”

Krsko come Fukushima: alto rischio sismico per la centrale nucleare alle porte dell'Italia

Krsko come Fukushima. Alto rischio sismico e possibilità non così remota che da un evento eccezionale possa derivare un disastro come quello che ha riguardato la centrale nucleare dell’isola giapponese di qualche anno fa. E stavolta il rischio reale riguarda anche l’Italia. Perché è vero che la centrale nucleare di Krsko (che rimarrà in attività fino al 2043) si trova in territorio sloveno, ma è anche vero che in linea d’aria dalla località balcanica a Trieste ci sono pochi chilometri. Anche se in Italia la produzione di energia atomica da centrali nucleari è proibita dalla legge, non per questo il nostro territorio va esente da conseguenze potenzialmente catastrofiche. Che, stando a quanto hanno raccontato i ricercatori Kurt Decker dell’università di Vienna, Livio Sirovich dell’istituto nazionale di Oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste e Peter Suhadolc dell’università di Trieste, durante l’audizione in commissione Ambiente, la possibilità è tutt’altro che remota.

A Fukushima il rischio fu ignorato

Del resto, hanno sottolineato gli studiosi, anche a Fukushima era noto il rischio sismico che scientemente era stato ignorato.Fino al terribile epilogo. “Si sa che a Krsko possono ripresentarsi terremoti forti almeno quanto quello già verificatosi nel 1917 (magnitudo Richter circa 6), ma probabilmente anche ben più forti; e si sa che un terremoto così, proprio sotto la centrale, potrebbe avere conseguenze gravissime”, hanno sostenuto gli studiosi citati dal Piccolo di Trieste. “Ma si spera. E per alimentare queste ‘speranze’ si producono montagne di documenti e analisi, secondo noi in parte addomesticate”, precisano.

In programma il raddoppio della centrale

Una prospettiva non certo rassicurante, visto che Lubiana pare abbia in agenda il raddoppio della centrale (la cosiddetta Krsko-2, di potenza tripla). Secondo la senatrice goriziana del Pd, Laura Fasiolo, che ha organizzato l’audizione a palazzo Madama, questo fatto è gravissimo e deve destrare nelle istituzioni italiane una particolare attenzione. All’ipotesi del raddoppio è necessario opporsi. “I principali motivi di preoccupazione per la sicurezza sismica del reattore di Krsko-1 e la non opportunità di costruirvi accanto il reattore Krsko-2 si riassumono in due dati”, scrivono gli esperti.

Il primo è il seguente: “In Europa c’è un solo reattore nucleare in zona sismica di livello medio alto: quello di Krsko. Il sito è nella direzione in cui soffia la Bora”. Dettaglio che ne fa un sito piuttosto pericoloso per l’Italia in caso di incidente. Inoltre c’è da sottolineare che quando è stato realizzato il sito negli anni ’70, della sismicità dell’area non si sapeva nulla. Oggi però si sa, e questo rende necessaria una valutazione più ampia e completa sull’opportunità di raddoppiare l’impianto.

Anche l’Europa chiamata in causa

Gli studiosi, che precisano di parlare a titolo personale e non a nome degli istituti nei quali lavorano, sottolineano però come con ogni evidenza l’ente sloveno che si occupa della verifica dei rischi connessi al raddoppio della centrale tendano a sminuire. All’idea bisogna opporsi con forza, dicono gli studiosi. E chiamano in causa l’Istituto per la sicurezza nucleare francese che già si è espresso contro Krsco e l’Ispra, l’ente competente italiano, che dovrà farsi carico di raccogliere le osservazioni dei tecnici italiani e convogliarle poi all’ente europeo Ensreg.

Krsko come Fukushima: alto rischio sismico per la centrale nucleare alle porte dell’Italiaultima modifica: 2016-11-14T10:20:29+01:00da ugo565
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