Addio al premio Nobel Dario Fo

Addio al premio Nobel Dario Fo

dario-foSi è spento questa mattina all’ospedale Sacco di Milano Dario Fo. Era ricoverato da 12 giorni, a causa di una crisi respiratoria. Aveva novanta anni e sette mesi.
Fino all’ultimo dei suoi giorni, l’intellettuale ha continuato a lavorare, ringraziando per quella vita “esageratamente lunga”, come più volte l’aveva definita. L’ultima sua opera, “Darwin ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?” è da poco nelle librerie, e lo stesso Fo l’aveva presentata lo scorso 20 settembre a Milano.
Fo è stato attore, drammaturgo, regista, scrittore, pittore, scenografo, attivista. Occorrerebbe una vita intera per raccontare la sua vita. E ce ne vorrebbero tre, scherzava lui, per raccontare la sua vita insieme a Franca Rame, scomparsa nel 2013. “E’ un guaio terribile – diceva – vivere senza lei. Non mi basta la memoria. Sogno tutte le notti Franca e sogno che è viva”.
L’aveva conosciuta nel ’51, in palcoscenico, e sposata tre anni dopo. E pochi mesi dopo il matrimonio nacque il loro unico figlio, Jacopo.
E’ in questi anni, dopo la guerra e dopo l’Accademia delle Belle Arti di Brera, che Fo inizia la sua carriera artistica. Lavorando alla Rai come attore e autore, scrivendo monologhi per la radio e soggetti per il cinema. Poi, nel 1962, nasce la compagnia di Dario Fo e Franca Rame, divisa tra teatro e televisione.
“Mistero Buffo”, l’opera che gli varrà il premio Nobel nel 1997, viene portata per la prima volta in teatro nel 1968. Una “giullarata” in cui Fo, unico attore sul palco, si prende gioco del potere con il grammelot, un miscuglio di suoni e parole prive di significato.
Negli anni successivi scrive oltre cento testi teatrali, connotati da un legame con l’attualità e un forte impegno politico. Che prosegue anche dopo la vittoria del Nobel, dividendosi sempre tra commedia farsesca e monologhi sul modello di Mistero Buffo.
Nel 1999 Dario Fo viene insignito con la laurea honoris causa dall’Università di Wolverhampton, insieme a Franca Rame.
Nel 2005 riceve lo stesso riconoscimento alla Sorbona di Parigi, e l’anno successivo alla Sapienza di Roma.

Addio al premio Nobel Dario Foultima modifica: 2016-10-13T12:48:53+02:00da ugo565
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