Addio a Giorgio Faletti: lo scrittore si è spento a 63 anni

Addio a Giorgio Faletti: lo scrittore si è spento a 63 anni

E’ morto a Torino alle 11 odierne Giorgio Falett. Era ricoverato dal 1 luglio all’Ospedale Molinette, aveva annullato tutti gli impegni perchè non stava bene. Personaggio televisivo e scrittore, autore di best seller, era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Nel suo sito ufficiale tuttora si può leggere questo comunicato, scritto da Faletti stesso: “Cari amici, purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore.” Poi la notizia del decesso. Verrà allestita lunedì, all’ospedale Molinette di Torino dove è morto questa mattina, la camera ardente per Faletti. L’artista sarà seppellito nella sua Asti, dove i funerali si svolgeranno martedì.
Dal Derby a Drive In – Laureato in giurisprudenza, Faletti inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni settanta, nello stesso periodo in cui sul palco del locale circolano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione è ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella. Nel 1985 è uno dei personaggi del programma televisivo di Antonio Ricci Drive In. Il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di Zuzzurro e Gaspare in Emilio dove crea il personaggio Franco Tamburini, stilista di Abbiategrasso.
Alla corte di Baudo – Partecipa inoltre a Fantastico nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a Stasera mi butto… e tre! con Toto Cutugno. Si avvicina nel frattempo al mondo della musica e nel 1988 pubblica il mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti. Nel 1991 suo secondo disco, Disperato ma non serio, che contiene tra le altre canzoni, Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell’estate 1991. Sempre quell’anno scrive per Mina che canta una sua composizione, Traditore, e la include in Caterpillar. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.
“Signor Tenente” – Nel 1994 nuovamente al Festival di Sanremo si classifica al 2º posto sfiorando per una manciata di voti la vittoria e si aggiudica anche il Premio della critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capàci e di via D’Amelio, inserita nel album Come un cartone animato prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino. Nel 1995 al Festival di Sanremo canta L’assurdo mestiere, una sorta di preghiera-ringraziamento al Signore, rivelando una vena malinconica e riflessiva. Sempre nel medesimo festival partecipa come autore della canzone Giovane vecchio cuore cantata da Gigliola Cinquetti. L’album omonimo del 1995, L’assurdo mestiere, vince il Premio Rino Gaetano per la parte letteraria delle canzoni.
La fortuna come scrittore – Nel 2002 Giorgio Faletti sorprende la critica pubblicando il suo primo thriller che si intitola Io uccido, e che vende più di quattro milioni di copie. Alla fine dello stesso anno viene colpito da un ictus che fortunatamente riesce a superare senza conseguenze serie. Nel 2004 esce il secondo romanzoNiente di vero tranne gli occhi, che supera i tre milioni e mezzo di copie vendute. Nel novembre del 2005 Faletti riceve dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Sempre nel 2005 vince il ‘Premio letterario La Tore isola d’Elba’ poi assegnato tra gli altri a Camilleri, Vitali, Volo e Cazzullo.
Cinema e ancora letteratura – Nel 2006 è nei panni del professore frustrato di Notte prima degli esami per cui riceve la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Appare anche all’inizio diNotte prima degli esami – Oggi del 2007, in riferimento al primo film. Nell’ottobre 2006 pubblica Fuori da un evidente destino (Baldini Castoldi Dalai editore, 2006), ambientato in Arizona e in cui tra i protagonisti vi sono gli indiani Navajos, ai quali il romanzo è dedicato. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e, a partire dal mese di marzo 2007, negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone. Nel 2007 Giorgio Faletti torna sul palco di Sanremo, come autore della canzone The Show Must Go On, interpretata da Milva. Recita nel filmCemento armato, nel quale interpreta il Primario, un vendicativo boss della mala, che perseguita il giovane protagonista Diego (Nicolas Vaporidis). Nel 2008, è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolataPochi inutili nascondigli Nella primavera del 2009 esce il suo quarto romanzo, Io sono Dio mentre Faletti è sul set di Baarìa di Giuseppe Tornatore e di Il sorteggio di Giacomo Campiotti dove interpreta il sindacalista Gino Siboni. L’anno dopo viene pubblicato il suo sesto lavoro Appunti di un venditore di donne, seguito dopo breve tempo da Tre atti e due tempi,ambientato nel mondo del calcio.
04 luglio 2014
Addio a Giorgio Faletti: lo scrittore si è spento a 63 anniultima modifica: 2014-07-24T19:27:53+02:00da ugo565
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