BOOM DI GRILLO, BERLUSCONI C’È (ECCOME!), BERSANI ATTONITO, IL SEMI-FLOP DI MONTI

BOOM DI GRILLO, BERLUSCONI C’È (ECCOME!), BERSANI ATTONITO, IL SEMI-FLOP DI MONTI

 

 

Il boom di Grillo, la resurrezione di Berlusconi, la mezza sconfitta di Bersani (ma tutta intera se si guarda ai sondaggi di poche ore fa che lo davano sicuro vincitore), il semi-flop – o se volete la salita interrotta – di Monti (con l’alleato Fini ad un passo dal non trovar più posto in Parlamento), il brusco stop alle ambizioni di Ingroia e della sua rivoluzione civile. Sono queste le tante sorprese di un voto politico – a metà dello spoglio – che ha registrato un forte calo nell’affluenza ma che comunque ha portato alle urne il 75,1% degli aventi diritto. E che purtroppo sembra voler consegnare il paese all’ingovernabilità. Se i risultati definitivi saranno questi, sarà difficile formare un governo: non c’è nessuna maggioranza nè al Senato nè per ora alla Camera dove il premio per arrivare al 51% che il Porcellum assegna al primo partito Bersani dovrà sudarselo incalzato com’è da un centrodestra rinvigorito dalla cura Berlusconi e ad un punto e mezzo dagli avversari. E lì, subito dietro ma proprio ad un’incollatura…, c’è Grillo, il comico all’assalto del Palazzo, che naviga intorno al 25% – risultato davvero clamoroso per un neo-partito – e che ha subito twittato sull’onestà che d’ora in poi, scrive, “andrà di moda”. Flop anche dei sondaggi: i risultati reali hanno smentito i guru degli exit o instant-poll, e questa è un’altra delle tante sorprese. Così come sorprendente appare la conquista delle regioni più importanti da parte di Pdl e Lega (a parte il Lazio dove Zingaretti ha stravinto). Monti e i suoi alleati rischiano grosso alla Camera e al Senato (a Montecitorio sono a cavallo del fatidico 10%, a palazzo Madama sfiorano l’altrettanto delicata asticella dell’8%: si vedrà ma è sostanzialmente un semi-flop per le ambizioni del premier). Il Pdl esulta ma il Cavaliere ancora non si è espresso. Il Pd – anche Bersani per ora tace – si lecca le ferite di una vittoria a metà e, se i dati di metà scrutinio verranno alla fine confermati, sostanzialmente inutile rispetto all’obiettivo di guidare il Pase con una maggioranza consistente. E al Nazareno c’è chi parla apertamente della necessità di tornare subito al voto. “Il Pd ha perso due volte” ha commentato malignamente Ingroia, dato dalle parti di un risicato e insufficiente 2-3% “quando non ha voluto andare al voto dopo Berlusconi e quando non ha voluto fare l’accordo con noi”.  

BOOM DI GRILLO, BERLUSCONI C’È (ECCOME!), BERSANI ATTONITO, IL SEMI-FLOP DI MONTIultima modifica: 2013-02-26T10:10:53+01:00da ugo565
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