Martedì pomeriggio il ministro dell’Economia Vittorio Grilli riferirà in commissione Finanze della Camera sulla vicenda Mps. E si prefigura una audizione con un clima teso visto che il Pd cercherà di passare al contrattacco nei riguardi del governoMonti e dei precedenti esecutivi a guida Pdl e Lega. Ed è forse a questo che si riferiva Pier Luigi Bersani con il suo “li sbraniamo”. In questi giorni gli uffici dei gruppi parlamentari dei Democrat hanno spulciato i propri archivi, tirando fuori tutti gli emendamenti e le interrogazioni poste in questa legislatura sul tema dei derivati, su cui è crollata Mps.

 

Quindi all’ex ministro del Tesoro Tremonti rimprovereranno di aver bocciato gli emendamenti del Pd nelle Finanziarie 2010 e 2011 volti a rendere fuori legge i derivati del tipo di quelli a cui è ricorso Mps. E gli rimprovereranno anche i cosiddetti “derivati di Stato” quelli che Tremonti dovette regolare con Morgan Stanley per un valore di 3 miliardi di dollari. 
A Grilli rinfacceranno il suo “no” agli emendamenti sulla Tobin Tax (questa volta siamo nella Legge di stabilità dello scorso dicembre) che colpivano con la tassazione sempre i derivati. 
Il Pd userà toni forti con Grilli anche per rispondere al premier Mario Monti, che venerdì ha criticato il Pd su Mps.