Come promesso, i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono partiti da Roma per l’India, dove rientrano al termine dei 14 giorni di permesso speciale concesso loro dietro cauzione dai giudici dello Stato indiano meridionale del Kerala. La licenza scade venerdì 4 gennaio.

Ciampino off-limits – L’aereo speciale dell’Aeronautica Militare che li riporta a Kochi è decollato dall’aeroporto militare di Ciampino intorno alle 17.00 di giovedì. L’arrivo nel capoluogo del Kerala è previsto dopo circa 11 ore di volo. Latorre e Girone sono giunti in aeroporto poco prima delle 16.30 scortati da carabinieri motociclisti: off-limits l’accesso per cronisti e fotoreporter sul piazzale della sala di rappresentanza del 31/mo stormo, da dove i due marò hanno raggiunto l’aereo per l’imbarco.

Interrogatorio a Roma – Prima della partenza alla volta dell’India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati dalle autorità indiane di aver ucciso due pescatori, sono stati interrogati in Procura, in qualità di indagati, dal pubblico ministero Elisabetta Ceniccola, titolare del procedimento aperto in Italia per omicidio volontario. Non hanno rilasciato alcuna dichiarazione. 

Le autorità indiane non rispondono – Nessuna risposta dalle autorità indiane è mai arrivata alla Procura di Roma in merito alla posizione processuale dei due militari. E’ quanto confermato dai magistrati romani che gli hanno sentiti nella veste di indagati per omicidio volontario. Questi si sono presentati spontaneamente per approfondire i fatti dei quali sono accusati sia in India sia in Italia. La Procura di indaga sull’episodio del 15 febbraio scorso con un fascicolo aperto dopo i fatti e sulla base di una competenza che verte sui reati commessi dagli italiani all’estero. Massimo riserbo da parte degli inquirenti sul contenuto dell’atto istruttorio.