In Siria piovono bombe a grappolo mentre le Nazioni Unite prepara una missione di pace

In Siria piovono bombe a grappolo mentre le Nazioni Unite prepara una missione di pace


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Nella foto gli edifici devastati dalle bombe a grappolo nella città di Homs (AFP Photo)Nella foto gli edifici devastati dalle bombe a grappolo nella città di Homs (AFP Photo)

Le forze aeree siriane avrebbero sganciato recentemente bombe a grappolo nei pressi di Maarat al-Numan, città sulla strada fra Aleppo e Damasco contesa tra l’esercito lealista e i ribelli. Lo ha affermato oggi l’ong Human Rights Watch (HRW) sottolineando “il disprezzo delle autorità siriane nei confronti della popolazione civile” che secondo Steve Goose, responsabile armamenti per l’organizzazione non governativa, “traspare chiaramente nella campagna aerea che include un ampio ricorso alle bombe cluster in zone abitate”.

Il rapporto di HRW è dettagliato e si basa su video raccolti dai ribelli nell’aerea dell’autostrada che attraversa Maarat al Numan, la città conquistata dai ribelli la settimana scorsa. Immagini che mostrano l’involucro di bombe RBK-250 circondate da numerose sub-munizioni tipo AO-1SCh inesplose. Si tratta di armi di origine sovietica risalenti agli anni ’80 impiegabili con sub munizioni anti-uomo per colpire fanterie e obiettivi poco protetti. Secondo il report bombe del genere sono già state impiegate dai jet e dagli elicotteri d’attacco Mi-24 lealisti contro i ribelli nelle città di Tamanea, Taftanaz e al-Tah.

 

La Siria dispone di bombe a frammentazione tipo RBK 250/275 e 500 che, con sub-munizioni anti uomo, sarebbero state lanciate anche contro Homs, Aleppo, Latakia e vicino Damasco mentre in agosto HRW denunciò l’impiego dello stesso tipo di ordigni ad Abu Kamal ma in quel caso con sub-munizioni anticarro PTAB 2.5M per colpire alcuni mezzi corazzati che i ribelli avevano catturato alle forze lealiste.

“Le bombe a grappolo sono vietate dalla maggior parte dei paesi e la Siria dovrebbe cessare immediatamente di usare queste armi che uccidono e mutilano” ha aggiunto Goose. Anche se il rapporto di HRW ammette di non avere notizie di civili uccisi o feriti negli attacchi aerei siriani condotti con cluster bombs la peculiarità di queste armi è rappresentata dal fatto che in media il 5/10 per cento delle sub-munizioni contenute all’interno di ogni ordigno non esplode subito e rischia quindi provocare vittime civili anche una volta terminati gli scontri o la guerra. Nel caso di ordigni vecchi come i sovietici RBK la percentuale di “bomblets” inesplose potrebbe essere anche più elevata anche se, sul piano militare, l’efficacia di queste armi è indiscutibile poiché semina le sub-munizioni su vaste aree controllate dal nemico rendendone così pericolosi i movimenti. I siriani impiegano bombe cluster su obiettivi civili che però hanno anche una valenza militare in una guerra che vede i ribelli trincerati all’interno dei centri abitati a volte con l’appoggio della popolazione a volte facendosene scudo.

La Siria inoltre non ha firmato la Convenzione di Oslo sulle armi a grappolo adottata da 107 stati nel 2008 e in vigore dal 2010, che vieta la produzione, lo stoccaggio, il trasferimento e l’utilizzazione di questa categoria di armi e prevede la distruzione degli stock esistenti. Nel rifiuto di aderire alla convenzione Damasco è in buona compagnia poiché anche Stati Uniti, Russia, Cina e Israele sui riservano il diritto di impiegare questo tipo di ordigni. L’utilizzo di armi sempre più pesanti da parte dei lealisti siriani è da mettere in relazione ala recrudescenza delle offensive dei ribelli che nelle ultime ore avrebbero espugnato due basi aeree dell’aeronautica. Le forze Libero Esercito Siriano hanno annunciato di aver strappato ai lealisti gli aeroporti di Deir Foul, alle porte di Rastan nella provincia centrale di Homs, e di Atibah, nella provincia sud-occidentale di Rif Dimashq, vicino alla capitale.. I ribelli hanno definito molto importante la presa di Deir Foul, che ha permesso loro di “rifornirsi di nuove munizioni con cui rompere l’assedio” a Homs.

In Siria piovono bombe a grappolo mentre le Nazioni Unite prepara una missione di paceultima modifica: 2012-10-15T11:28:29+02:00da ugo565
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