Bomba davanti alla scuola

Brindisi, attentato davanti alla scuola “Morvillo Falcone”: morta una studentessa e feriti altri cinque ragazzi

Una ragazza di sedici anni, Melissa Bassi, dilaniata dallo scoppio di un ordigno, una seconda, Veronica Capodieci, in gravissime condizioni, quattro giovani con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni (una probabilmente perderà gli arti inferiori). E’ questo il bilancio orrendo di un attentato compiuto dinanzi ad una scuola brindisina, l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali “Morvillo Falcone” di Brindisi, che conta 600 alunni. L’esplosione ha coinvolto alcune studentesse che erano appena scese da un autobus urbano e stavano raggiungendo l’edificio scolastico.
Melissa era figlia unica – Era figlia unica Melissa Bassi. Il papà è un operaio, fa il piastrellista, e la mamma è una casalinga. “Era figlia unica – racconta il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, dopo aver incontrato i genitori – e ovviamente era una ragazza molto amata e coccolata, era la gioia di questi genitori che vivevano per lei”. “Il papà e la mamma della ragazza sono tornati a Mesagne dopo essere stati nell’obitorio dell’ospedale di Brindisi e ora – racconta il sindaco – sono nella loro casa, distrutti dal dolore. Quando li ho incontrati non sono riuscito purtroppo a trovare parole di conforto”.
L’obiettivo dell’attentato era la scuola – Secondo i primi accertamenti degli investigatori, l’obiettivo dell’attentato era la scuola. A esplodere è stato un ordigno confezionato artigianalmente con un innesco collegato a tre bombole di gas. Le tre bombole di gas, collegate anche ad un timer, erano state collocate su un muretto dietro un cartellone pubblicitario e vicino ad un cancello secondario della scuola.
L’ordigno è esploso 10 minuti prima – Il timer trovato nei pressi della scuola era bloccato, secondo indiscrezioni, sulle 7.55 ma l’esplosione dell’ordigno rudimentale è avvenuto intorno alle 7.45. Secondo alcune indiscrezioni invece l’ordigno era comandato a vista perché sarebbe stato trovato il telecomando.
Il preside: “Volevano uccidere” –Il preside della scuola dà fiato al tremendo timore e orrore che serpeggia nelle teste di tutti, via via che si delineano i particolari dell’attentato. “E’ stato fatto fatto per uccidere. A quell’ora le ragazze entravano a scuola, proprio a quell’ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza”, ha detto Angelo Rampino.
Il ministro Cancellieri in Puglia, lunedì il vertice – Il ministro del’Interno, Annamaria Cancellieri, arriva a Brindisi per portare la solidarietà e la vicinanza propria e del governo ai familiari delle vittime e all’intera cittadinanza coinvolti nel grave attentato. Il Viminale rende noto che “lunedì 21 maggio il ministro Cancellieri sarà nuovamente a Brindisi per presiedere un vertice con i responsabili nazionali e locali delle forze dell’ordine e della magistratura”. Intanto il Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha incontrato i presidi delle scuole della città.
Gli studenti hanno abbandonato le altre scuole cittadine – Le altre scuole della città pugliese non sono state evacuate, ma sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Fonti del ministero dell’istruzione confermano che a Brindisi gli studenti hanno lasciato spontaneamente gli edifici scolastici dopo aver appreso dell’ esplosione di un ordigno davanti all’Istituto “Morvillo-Falcone”. Non c’é stato alcun ordine di evacuazione che peraltro sarebbe potuto arrivare soltanto dal ministero dell’Interno.
La comunità scende in piazza – Per iniziativa del Comune e della Provincia di Brindisi stasera alle 18 in Piazza Vittoria si terrà una manifestazione contro l’attentato. “Dobbiamo testimoniare – ha detto il sindaco, Mimmo Consales, parlando ad un gruppo di cittadini vicino al luogo dell’ attentato, con al fianco il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese – che questa è una città sana, democratica, che nulla ha a che fare con la criminalità organizzata e il terrorismo. Non è ancora chiara la matrice dell’attentato. Ora bisogna solo pensare alla salute di questi ragazzi e pregare per loro. Noi non ci piegheremo di fronte a nessun atto criminale”.
19 maggio 2012
Bomba davanti alla scuolaultima modifica: 2012-05-21T09:48:59+02:00da ugo565
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