Los Roques, è una rotta maledetta Scomparso aereo con 4 italiani

Los Roques, è una rotta maledetta
Scomparso aereo con 4 italiani
Anche il figlio maggiore di Missoni

Il giallo: dal 1997 quattro casi simili con italiani a bordo. Riprese le ricerche

I connazionali a bordo sono Elda Scalvenzi, Guido Foresti e Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni, con la moglie Maurizia Castiglioni. Tutti delle province di Varese e Brescia. La drammatica coincidenza con il volo Transaven sparito 5 anni fa nella stessa zona con 8 italiani

 
ansa

ansa

Caracas, 5 gennaio 2013 – In Venezuela è scomparso da venerdì mattina un aereo da turismo con a bordo quattro italiani, tra cui Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni e la moglie Maurizia Castiglioni. Lo hanno reso noto le autorità locali che nella notte hanno sospeso le ricerche. Del velivolo, un piccolo bimotore britannico Norman BN2, si sono perse le tracce mentre sorvolava le acque dell’arcipelago Los Roques, una rotta sempre più maledetta

Segui le notizie su Facebook Condividi

Da qualche ora sono riprese le ricerche. Oltre ai mezzi già attivati ieri, hanno precisato fonti della Farnesina, sarà operativa da oggi una nave che permette di fare ricerche oceanografiche. Oltre all'”immediato rientro” a Caracas dell’ambasciatore Paolo Serpi, il ministro degli Esteri Giulio Terzi, che continua a seguire personalmente la vicenda, ha chiesto al governo venezuelano “massimo impegno” nelle operazioni tese a ritrovare i quattro connazionali, oltre a Missoni, la moglie Maurizia Castiglioni, l’imprenditore Guido Foresti e la moglie Eda Scalvenzi. Il governo di Caracas, tramite il viceministro degli Esteri di Caracas, Temir Porras, ha assicurato “la piena disponibilità” e ha attivato un canale diretto tra i nostri funzionari e il capo della protezione civile locale che coordina le operazioni per ritrovare l’aereo da turismo scomparso, hanno sottolineato fonti della Farnesina.

Per una straordinaria coincidenza esattamente cinque anni fa, il 4 gennaio 2008, nella zona era scomparso un altro aereo da turismo della compagnia Transaven con a bordo otto italiani. Il relitto non fu mai recuperato e l’unico corpo trovato fu quello del copilota.

Ma quella di Los Roques si conferma come una rotta maledetta: un altro caso simile si verifico’ nel 1997: il 2 marzo di quell’anno un Cessna 402 con a bordo due coniugi veneti, Mario Parolo e Teresa de Bellis, partito da Caracas e diretto a Los Roques non e’ mai arrivato a destinazione. Dei due italiani, che viaggiavano insieme ad altri tre passeggeri, non si seppe piu’ nulla. In un’interrogazione parlamentare dell’epoca, la Lega Nord affermo’ che i resti dell’aereo non furono localizzati e che durante le ricerche fu trovato il cadavere di un australiano, morto, in base all’autopsia, non per annegamento ma di morte violenta. Il deputato Enrico Cavaliere ipotizzo’ dunque, oltre all’ipotesi dell’incidente, anche quella di ‘un atto di pirateria aerea compiuto da organizzazioni di narcotrafficanti venezuelani”.

E spuntano altri due angoscianti precedenti simili nel 2004 e 2006. Nel primo caso scomparve un Beechcraft Bonanza, guidato da Antonio Buzzi: a bordo anche le due figlie, Barbara e Betty, e il genero Franco Rosetta. Nel 2006 scomparve invece un Cessna: a bordo Franco Rotunno Diaz, Vincenzo Efrain Rotunno Oteiza e Gabriel Venturi Ariza. I resti del velivolo vennero ritrovati mesi dopo, nessun superstite.

Tornando a ieri l’aereo, con a bordo i due piloti e quattro italiani originari delle province di Brescia e Varese, era decollato dallo scalo di Los Roques e doveva atterrare all’aeroporto internazionale Simon Bolivar di Maiquetia, a 20 chilometri da Caracas. I quattro italiani facevano parte di un gruppo che con altri due amici, giunti a Caracas con un altro volo, aveva trascorso il Natale e il Capodanno nell’arcipelago.

“L’ultimo contatto si è registrato a 10 miglia nautiche da Los Roques”, ha riferito il ministro dell’Interno venezuelano, Nestor Reverol.

La Farnesina ha fatto sapere di aver attivato tutti i canali di informazione in Venezuela e che l’Unità di crisi è in stretto contatto con le autorità locali.

Dall’elenco fornito dalle autorità venezuelane risulta che, oltre al figlio di Missoni e sua moglie, sull’aereo da turismo viaggiava una coppia di suoi amici, Elda Scalvenzi e Guido Foresti. Il pilota e il copilota, entrambi venezuelani, avevano rispettivamente 72 e 45 anni.

Vittorio Missoni, 58 anni, è il primo figlio dello stilista Ottavio e di Rosita Missoni. Sull’aereo viaggiava con la moglie Maurizia Castiglioni, e con una coppia di amici residenti nel bresciano, Guido Foresti ed Elda Scalvenzi.

Vittorio Missoni era stato direttore marketing del gruppo di moda e poi responsabile delle affiliate americane e francesi. Ottavio Missoni, nato nel 1921 in Dalmazia, ha altri due figli, Luca, nato nel 1956, e Angela, del 1958, che si occupano del design delle collezioni e della parte creativa.

UNA COPPIA E’ RIMASTA A TERRA PERCHE’ NON C’ERA POSTO – Altri due italiani componenti del gruppo Missoni in vacanza a Los Roques non sono saliti a bordo dell’aereo disperso perché non c’era posto: lo si è appreso da fonti vicino alla famiglia Missoni. Si tratterebbe del fratello di Elda Scalvenzi, Giuseppe e della moglie, Rosa Apostoli.

5 ANNI FA SPARI’ UN ALTRO AEREO CON ITALIANI, MAI RITROVATO – Una drammatica coincidenza pesa sulla scomparsa dell’aereo in Venezuela con quattro italiani a bordo: esattamente cinque anni fa, il 4 gennaio del 2008, un altro aereo scomparve al largo dell’arcipelago de Los Roques con 14 persone a bordo, tra cui otto italiani. In quella occasione non furono mai trovati né i resti del velivolo né i corpi dei passeggeri, a esclusione di quello del co-pilota venezuelano, che fu recuperato in alto mare. L’aereo, un Let l-410 di fabbricazione ceca, era partito da Caracas e se ne persero le tracce dopo che il pilota aveva segnalato un guasto ai motori.

A bordo si trovavano una famiglia della provincia di Treviso, Paolo Durante, la moglie Bruna e le due figlie Emma e Sofia, di otto e sei anni; una coppia romana, Stefano Fragione e Fabiola Napoli; e due amiche bolognesi, Annalisa Montanari e Rita Calanni Rindina. Oltre al pilota e co-pilota, vi erano altri quattro passeggeri: tre donne venezuelane e uno svizzero.

Ed è proprio di questi giorni la notizia che forse quell’aereo non precipitò ma fu dirottato da un gruppo di narcotrafficanti colombiani. Il ‘giallo’, i cui contorni sono stati descritti dal settimanale ‘Oggi’, potrebbe essere risolto a breve: una nave dotata di apparecchiature sofisticate per i rilievi marini sarà il 30 gennaio sul luogo della scomparsa alla ricerca del relitto.

Ora la nuova tragedia riporta i parenti a quelle tragiche ore. Una ”coincidenza sconvolgente” che fa loro ”rivivere la tragedia che hanno passato come se fosse il primo giorno”. Cosi’ l’avvocato Riccardo Trupiano racconta all’Adnkronos lo stato d’animo delle famiglie di Stefano Fragione e Fabiola Napoli, la coppia romana di sposi in viaggio di nozze che si trovava a bordo dell’aereo scomparso nel 2008. E la zia di una delle bolognesi scomparse, Annalisa Montanari auspica che vi sia un nuovo impulso alle indagini

Il sito “Viaggiare sicuri” della Frnesina, sconsiglia l’uso di velivoli a uso turistico per le escursioni aeree sugli arcipelaghi di fronte alle coste venezuelane, soprattutto se ” di ridotte dimensioni”, in quanto spesso “sono coinvolti in incidenti provocati anche dalla scarsa manutenzione”. La stessa avvertenza è sottolineata anche sul sito degli Esteri francese e britannico, che cita proprio la rotta da e verso Los Roques.

Los Roques, è una rotta maledetta Scomparso aereo con 4 italianiultima modifica: 2013-01-05T17:45:18+01:00da ugo565
Reposta per primo quest’articolo