Caro Di Battista, spiegami perché accetti soldi da Berlusconi e fai affari con lui

Caro Di Battista, spiegami perché accetti soldi da Berlusconi e fai affari con lui

Il leader numero due dice che non si candiderà in parlamento e poi pubblica un libro con la Mondadori dell’ex Cavaliere. Senza un minimo di coerenza

[La polemica] Caro Di Battista, spiegami perché accetti soldi da Berlusconi e fai affari con lui

Di Battista, detto Dibba, ha annunciato che lascerà la politica. E questa – secondo me – è una buona notizia per la politica. Dice che non gli interessa più di tanto, ha un figlio appena nato da allevare, girerà il mondo e scriverà libri. E darà una mano agli amici grillini con comizi e interventi vari.

In realtà non si tratta di una crisi esistenziale, ma di qualcosa ci molto più semplice. La Casaleggio gli ha preferito nel ruolo di aspirante premier il collega Di Maio, e quindi a lui restava la parte di  numero due, c osa che evidentemente non ha gradito. Lui si sente un rivoluzionario, un capopopolo, un Che Guevara. E quindi, salta un giro da parlamentare perché offeso.

Ma questa, come si diceva, è una buona notizia: meno Dibba vanno in parlamento meglio è per tutti. La cattiva è che, oltre a girare il mondo (per fare non si sa bene cosa), scriverà anche dei libri. Il primo, quello delle “spremute di umanità” che lui cercava in America latina, era francamente orrendo, una sequenza di stupidaggini da primato.

Forse ne ha fatto anche un secondo, ma è bastato il primo.

La cosa curiosa è che il suo editore di riferimento è il gruppo Mondadori, posseduto dall’arci-nemico Silvio Berlusconi. E fin qui niente di male. Dentro la Mondadori c’è di tutto e moltissimi stampano i loro libri con questo gruppo. La cosa si fa interessante quando si capisce che i libri di Dibba non hanno alcun valore letterario o storico, sono delle autentiche castronerie.

E allora perché li pubblicano e gli danno pure dei soldi? Esclusivamente perché Dibba è Dibba, uno che ha acquisito una certa notorietà andando in televisione a propagandare le sciocchezze del suo movimento. Un affare. Lui si convince di essere uno scrittore, Berlusconi lo vende (così come venderebbe le memorie di un calciatore di pallone) e fa i soldi. Una parte, come è giusto, viene poi girata a Dibba.

La cosa curiosa è che il grillino Dibba così difficile in fatto di denaro, poi accetta tranquillamente gli assegni del suo maggior nemico, cioè Berlusconi.

Per il capo di Forza Italia questi sono affari e solo affari, probabilmente ride anche lui delle cretinate che scrive Dibba. Ma per Dibba che cosa sono?

Un modo per vivere. Soldi. Un libraccio in cambio di assegni circolari, un bel cambio. E non importa se a pagare è Berlusconi.

Caro Di Battista, spiegami perché accetti soldi da Berlusconi e fai affari con luiultima modifica: 2017-11-26T10:05:23+01:00da ugo565
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