Addio a Fantozzi, ateo non convinto.

Addio a Fantozzi, ateo non convinto. E’ morto a 84 anni Paolo Villaggio, artista della comicità fuori dalla regole. Beveva anche 12 cocktail Martini

03 Luglio 2017.

Una mattina di una ventina di anni fa, Paolo Villaggio se ne stava all’hotel Posta di Cortina, in pieno inverno, seduto a piedi nudi appoggiati sul tavolino a discettare amabilmente con chiunque gli si avvicinasse. Sorseggiava uno di quei cocktail Martini mirabilmente preparati dal barman Franco. Era al dodicesimo. Non era pero’ ubriaco, solo molto disinibito. Come quando anni dopo girava per il Fleming con dei tuniconi, senza nulla sotto, perché ingrassato, mal sopportavo di essere costretto in giacca e pantaloni. Era come sullo schermo, sempre border line. Per lui le regole esistevano per essere sfidate. Oggi nella clinica Paideia e’ arrivato all’eta’ di 84 anni quel momento da tutti tanto temuto, momento sul quale aveva spesso ironizzato, lui ateo non convinto. Funerali religiosi? Solo se mi li fanno a San Pietro. Forse diceva anche la verita’, sta di fatto che invece gli faranno una cerimonia civile. Ad annunciare la triste notizia e’ stata la figlia, Elisabetta su Facebook, su una foto del padre giovanissimo, scrive: “Ciao papa’ ora sei libero di volare”. La figlia forse vuole ricordare quella tristezza al limite della depressione che ha accompagnatogli gli ultimi anni dell’attore. Che si sentiva ormai trascurato da quel mondo al quale tanto aveva dato. E’ morto per complicazione di quel diabete che, parole della figlia, “aveva curato poco e male”. Con Villaggio se ne va un artista della comicità, uno dei pochi che sapeva improvvisare, sapeva uscire dai copioni ed inventarsi  situazioni e battute. Un po’ come il grande Toto’. Sono, sebben molto diversi, accomunati proprio per la loro duttilita’ artistica e per il rifiuto della banalità. Dal ’74 al 2000 Villaggio ha girato ben dieci Fantozzi, ma non bisogna dimenticare Fracchia, altro personaggio, che ha divertito con la sua comica tragicità. Poi i suoi film sono come parte di quelli di Toto’, li si può vedere e rivedere, senza mai stancarsi e scoprendo ogni volta una nuova piccola sfumatura. Quest potere di non annoiare mai appartiene solo ai geni della comicità. In paradiso c’era andato, così come Toto’, nei suoi film, ora chissà se si troveranno su quella nuvoletta per ridere insieme di quello che dice di loro questo strambo mondo.

Addio a Fantozzi, ateo non convinto.ultima modifica: 2017-07-17T09:18:45+02:00da ugo565
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