Il governo salva gli stipendi d’oro delle star Rai.

Il governo salva gli stipendi d’oro delle star Rai. Cade il tetto, il caso Vespa

Il Mise ha scritto alla Tv di Stato citando il parere dell’Avvocatura dello Stato che considera improprio porre il tetto per le prestazioni artistiche. Chi si salva e chi no

Bruno Vespa
(Foto Ansa)

Il repulisti sulla crescita esponenziale degli stipendi dei lavoratori Rai ha trovato uno stop. Almeno per quanto riguarda i contratti di prestazione artistica che non sono inclusi nel perimetro di applicazione del limite ai compensi previsto dalla legge. A precisarlo sarebbe la lettera inviata dal Mise alla Rai – a firma del sottosegretario Antonello Giacomelli -, nella quale si richiama il parere della Avvocatura dello Stato, che considerava improprio porre limiti ai compensi degli artisti. I quali a questo punto verrebbero pagati secondo il mercato.

Anche Palazzo Chigi era stato informato della lettera di richiesta di chiarimenti scritta dal ministero. Il Mise comunque precisa che la Rai non è esentata dal dovere di individuare i criteri per la determinazione della prestazione artistica e i meccanismi per la determinazione delle retribuzioni, anche in relazione agli obiettivi dei piani editoriali. Spetta alla concessionaria quindi valutare i singoli casi esentati dal tetto ed è – si precisa ancora – necessaria una sollecita determinazione dei criteri.

Bruno Vespa esentato

In sostanza andranno valutate diverse posizioni come quella di Bruno Vesca, il cui lavoro è a cavallo tra giornalismo e attività artistica. I giornalisti infatti, a differenza degli artisti, rientrano nella limitazione agli stipendi. Il conduttore di Porta a Porta, però, fa sapere che “i suoi contratti con la Rai fin dal 2011 sono concepiti come prestazioni artistiche” e quindi con contributi Enpals.

Il governo salva gli stipendi d’oro delle star Rai.ultima modifica: 2017-04-24T20:17:51+02:00da ugo565
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