Gli oppositori in Vaticano di Francesco ora attaccano la Madonna di Medjugorje per colpire il Papa

Gli oppositori in Vaticano di Francesco ora attaccano la Madonna di Medjugorje per colpire il Papa
La credibilità delle apparizioni potrebbe diventare un nuovo terreno di scontro per gli oppositori del Pontefice
Gli oppositori in Vaticano di Francesco ora attaccano la Madonna di Medjugorje per colpire il Papa

di Carlo Di Cicco
Le apparizioni della Madonna a Medjugorje non sono autentiche perché la Madonna non vi è mai apparsa. Questa valutazione tagliente e imbarazzante per tutto il business che si è sviluppato intorno alle presunte apparizioni dal 1982 fino ad oggi non è di una persona qualsiasi ma del vescovo di Mostar, la diocesi dove si trova anche il piccolo villaggio di Medjiugorje.

L’intervento del vescovo Ratko Peric, ferrato canonista, ha suscitato una certa sorpresa anche in Vaticano. Non perché non si conoscessero le sue posizioni, ma proprio perché queste sono state ribadite sul sito della diocesi proprio in concomitanza con la nomina e quindi alla vigilia dell’arrivo dell’inviato speciale della Santa Sede nominato dal Papa per verificare, con pieni poteri, l’andamento pastorale e l’organizzazione dell’accoglienza logistica e religiosa dei pellegrini che giungono ininterrottamente sul luogo delle presunte apparizioni. E la meraviglia di queste esternazioni, peraltro finora condivise negli anni passati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede guidata prima da Ratzinger e ora dal cardinale Gerard Muller, sta nel fatto che qualcuno lascia intravedere che la credibilità delle apparizioni potrebbe diventare un nuovo terreno di scontro per gli oppositori di Papa Francesco.

Non a caso anche la decisione del Papa di inviare l’arcivescovo Hoser di Varsavia come inviato speciale per una verifica pastorale delle presunte apparizioni, può essere compresa come un passo ulteriore di prudenza prima di rivelare ufficialmente il suo pensiero che tutti ormai attendono come parola di equilibrio capace di ricucire la spaccatura provocata dalla vicenda tra i cattolici di tutto il mondo.

Le dichiarazioni solenni del vescovo diocesano, che con tutta probabilità sono state certamente considerate anche nel rapporto dell’ultima commissione presieduta dal cardinale Ruini sulle presunte apparizioni, ricalcano quasi interamente quelle del vescovo Pavao Zanic, che guidava la diocesi di Mostar agli inizi delle presunte apparizioni. Fu lui a nominare la prima commissione diocesana per una valutazione dell’attendibilità delle apparizioni. Ma pochi ricordano che inizialmente Zanic non bocciò completamente le apparizioni. La sua critica decisa venne qualche tempo dopo.

La commissione diocesana allargata a 15 specialisti di varie discipline concluse i lavori tre anni dopo la sua nomina. Fu seguita nel 1987 da una Commissione costituita dalla conferenza episcopale jugoslava [allora esisteva ancora la Jugoslavia]. A differenza di quella diocesana le conclusioni di quella nazionale si conclusero con una posizione attendista: a tutt’oggi non consta la soprannaturalità delle apparizioni. Ma non escludeva in tal modo che successivamente il parere potesse mutare. Per allora la decisione fu che le apparizioni non sono vere e pertanto occorre cessare dai pellegrinaggi. Anche la Congregazione per la dottrina della fede già nel 1985 chiese ai vescovi italiani di dissuadere dall’organizzare pellegrinaggi. Ma tutte queste voci autorevoli rimasero inascoltate.

L’attuale vescovo di Mostar Peric è stato fin dal 1992 vescovo coadiutore di Mostar e dall’anno successivo fu vescovo ordinario succedendo a Zanic. Conosce quindi bene l’evolversi della situazione. Sul sito della diocesi Peric scrive tra l’altro di aver rilevato come il suo predecessore “la non autenticità delle apparizioni, che finora hanno raggiunto la cifra di 47.000. Questa Curia ha cercato sempre di informarne la Santa Sede, in particolare i Sommi pontefici san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco”. A suo parere “la figura femminile che sarebbe apparsa a Medjugorje si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna; a certe domande scompare e poi di nuovo ritorna; obbedisce ai veggenti e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Non si sa con sicurezza per quanto tempo apparirà; permette ad alcuni presenti di calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo. Questa non è la Madonna evangelica”.

Il vescovo di Mostar vuole forse precostituire un parere autorevole per influenzare l’inviato del Papa che forse potrebbe accendere disco verde rifacendosi ai primissimi giorni delle apparizioni, salvandone il valore spirituale e magari criticando molto di quanto è accaduto dopo? Certo l’attesa dell’intervento di Francesco diventa davvero interessante e dietro le quinte si sta giocando una partita non facile.

Gli oppositori in Vaticano di Francesco ora attaccano la Madonna di Medjugorje per colpire il Papaultima modifica: 2017-03-07T19:46:39+01:00da ugo565
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