Il terribile sospetto dei carabinieri per i crolli a Pompei

Il terribile sospetto dei carabinieri per i crolli a Pompei. “Ecco chi c’è dietro i danneggiamenti”

“La manina dei custodi potrebbe essere responsabile”. In corso un duro scontro fra sovraintendente e sindacati

Il terribile sospetto dei carabinieri per i crolli a Pompei. 'Ecco chi c'è dietro i danneggiamenti'
Il muro di Pompei crollato qualche giorno fa

Dopo i recenti crolli a Pompei nei pressi della Casa del Citarista, si fa strada un incredibile sospetto sui presunti responsabili. Dietro i pezzi del sito archeologico che tutto il mondo ci invidia, non ci sarebbero solo incuria e segni del tempo ma addirittura la mano umana.

L’accusa arriva da un carabiniere che indaga sul recente cedimento di una porzione di muro di circa 1,5 mq. Secondo quanto riportato da Il Giornale, il militare ha dichiarato: “Nel corso degli anni abbiamo visto troppi cedimenti strutturali sospetti. In alcuni casi ci sarebbero state spintarelle decisive da parte di una manina. E solo gli uomini hanno le mani”.

Il carabiniere, di cui non viene svelata l’identità, precisa che per questo motivo si sta indagando anche sui custodi di Pompei. “Del resto- aggiunge il militare – la zona dove c’è stato il crollo è inibita ai turisti e gli unici che la possono visitare sono i custodi”.

Insomma un sospetto terribile tutto da verificare anche se sembra strano che chi lavora in un sito unico come quello campano possa aver interesse a danneggiarlo. Eppure tra le rovine non tutto va bene e la tensione è alle stelle. Da tempo sono in corso scontri fra il sovraintendente Massimo Osanna e i sindacati.

Il primo sta cercando in tutti i modi di far rendere al meglio il sito. Ma l’opposizione dei sindacati spesso è netta. L’archeologo, fedelissimo del ministro della Cultura Franceschini, non cede di un passo. “Dico no ai ricatti anche se sono stato denunciato per abuso d’ufficio perché voglio tenere gli scavi sempre aperti”. Osanna è arrivato anche ad aprire da solo i cancelli quando era in corso “l’ennesima assemblea sindacale”.

Tutte iniziative che non piacciono ai lavoratori i quali lamentano carenze di personale e rigettano le accuse del sovraintendente. Il mistero sui crolli (tra l’altro sempre in aree prive di telecamere) per ora resta. I carabinieri dovranno capire se dietro la caduta di quelle preziose porzioni di mura ci siano davvero le manine di chi quei posti li conosce benissimo.

Il terribile sospetto dei carabinieri per i crolli a Pompeiultima modifica: 2017-02-04T16:38:14+01:00da ugo565
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