Uragano Matthew, 900 morti ad Haiti. Cala intensità ma resta alta l’allerta negli Stati Uniti. Dieci vittime tra Florida, Georgia e North Carolina
Anche se è stato declassato a categoria 1 su una scala di 5, Matthew continua ancora a essere considerato “un uragano mortale”: così lo ha definito il governatore del North Carolina, Pat McCrory. Dopo aver investito la Florida nella giornata di sabato, Matthew si dirige verso nord. Il ciclone ha provocato inondazioni record nel North Carolina anche se bisognerà attendere le prossime ore per poter quantificare i danni. L’allarme rimane comunque alto: agli abitanti degli Stati interessati dal passaggio dell’uragano è stato chiesto di prendere precauzioni. L’ultimo aggiornamento del National Hurricane Center afferma che l’uragano si trova a 48km sud-sudovest da Cape Hatteras, nel North Carolina, con venti a 120km orari.
Ad Haiti, intanto, continua l’aggiornamento del bilancio dei morti e dei danni causati dall’uragano. Il conteggio delle vittime è salito fino a quota 900, ma le autorità locali temono che le vittime possano esserepiù di mille. Grande emergenza è quella legata all’acqua, che in molte parti del Paese risultlera, che in queste ore avrebbe già ucciso 7 persone: l’epidemia è già presente ad Haiti, ma ora potrebbe diffondersi ulteriormente. L’allarme è stato lanciato, in queste ore, anche dall’Unicef: “Fiumi in piena, acque stagnanti e cadaveri umani e di animali sono un terreno perfetto per le malattie trasmesse dall’acqua – ha detto Marc Vincent, rappresentante Unicef ad Haiti – Ogni giorno che passa aumenta la minaccia del colera. Siamo in una corsa contro il tempo per raggiungere questi bambini prima che lo facciano le malattie”. Le strutture di emergenza, intanto, sono al collasso: alcune risultano gravemente danneggiate, altre sono sovraccariche di feriti.